Work life balance, Unicredit punta sulla flessibilità
La banca ha firmato con il comitato aziendale un accordo sul bilanciamento vita privata-lavoro che prevede innovative forme di flessibilità: permessi retribuiti per la stipula del mutuo e il trasloco o la laurea dei figli, così come la possibilità di convertire il premio in giornate di permesso
Permessi retribuiti per la stipula del mutuo, per il trasloco, per la laurea o il matrimonio dei figli e per il lutto di parenti fino al secondo grado. Sono solo alcune delle novità previste dalla Dichiarazione congiunta sul work life balance siglata dal Gruppo Unicredit e dal comitato aziendale europeo, che ha identificato 5 macro aree di intervento: la digitalizzazione, la flessibilità, la gestione del tempo al lavoro, il benessere e il cambiamento culturale. L’accordo (siglato a novembre scorso ma diventato operativo per l’Italia ai primi di maggio) è la conclusione di un percorso, iniziato tre anni fa, che ha coinvolto tutti i 91.952 dipendenti del Gruppo (il 46,74% basati in Italia e il 53,26% all’estero).
Il punto di partenza sono stati i risultati delle survey interne che hanno messo in luce una forte attenzione dei lavoratori all’orario di lavoro, un tema trasversale a tutte le generazioni. Le flessibilità orarie – che trovano una delle loro espressioni nel lavoro agile che è possibile per un giorno alla settimana – sono così diventate il primo grande capitolo dell’accordo e il Gruppo ha scelto di affiancarvi nuovi permessi, pagati e non. I lavoratori avranno la possibilità di convertire il premio, il cosiddetto vap (valore aggiunto pro capite) in giornate di permesso pagate per esigenze specifiche: il mutuo o il trasloco, ma anche l’assistenza dei figli affetti da disturbi specifici dell’apprendimento e un giorno per fare volontariato. A questi vanno poi aggiunti i permessi non retribuiti che possono essere presi per la malattia dei figli e per il loro inserimento all’asilo nido e alla scuola materna. Verranno, inoltre, sperimentati i permessi solidali: chi lo vorrà potrà donare alla “Banca del tempo” dei permessi retribuiti per aiutare colleghi che stanno vivendo una situazione di particolare difficoltà per ragioni personali o familiari. E non è tutto: i lavoratori avranno anche la possibilità di prendere un periodo sabbatico di quattro mesi, unica condizione è di richiederlo con un preavviso di sei mesi.
La Dichiarazione prevede interventi anche sul benessere dei lavoratori. In particolare, per migliorare la condizione lavorativa saranno sperimentate iniziative di benessere emotivo-cognitive che interesseranno l’area fisica e l’area nutrizionale, per la quale è stata avviata una partnership con Slowfood, e per valorizzare l’area emotiva e quella relazionale. Proprio a questo proposito, Unicredit metterà a disposizione un programma di orientamento psicologico e di counseling per fornire sostegno in caso di situazioni di disagio o di difficoltà personali.