Policy D&l e i valori della diversità, equità ed inclusione: la case history di Cassa Depositi e Prestiti
Paola Mele, responsabile Selezione, Inclusione e Employer Branding Cassa Depositi e Prestiti, racconta il valore della diversità e inclusione, sia per CDP sia per la comunità attraverso la testimonianza di Cassa Deposito e Prestiti.
Parola d’ordine equità per Cassa Deposito e Prestiti, che lo scorso anno ha realizzato la sua prima policy D&I.
“Abbiamo cercato di ragionare in maniera ampia partendo da quattro “pilastri”: fornitori, business, comunicazione & engagement” ha spiegato Paola Mele, responsabile Selezione, Inclusione e Employer Branding Cassa Depositi e Prestiti, durante l’edizione 2023 dell’evento Lavoro Sostenibile.
“Senza le persone non sarebbe possibile effettuare nessuna trasformazione” ha sottolineato Paola Mele. “ E anche per quanto riguarda i fornitori, ci siamo chiesti come stimolarli maggiormente rispetto alle tematiche inclusive. A questo proposito, abbiamo introdotto nelle nostre gare requisiti D&I, che presto saranno tra l’altro richiesti anche dal punto di vista normativo. Ci siamo poi interrogati su come incentivare il business, premiando, per esempio, l’imprenditoria femminile, così come su come comunicare e ingaggiare sul tema dell’inclusività”.
Quattro sono anche i pillar della policy di CDP, ossia: governance, consapevolezza, accesso equo alle opportunità ed ecosistema.
Come si struttura una reale governance su questo tipo di processi? Come si genera conoscenza su questi temi? “Sono tutte domande che ci siamo posti, oltre a considerare il fatto che ognuno può avere una sensibilità diversa rispetto alle tematiche coinvolte nella creazione di un ambiente inclusivo. Dal mio punto di vista ‘inclusivo’ significa prima di tutto un ambiente aperto all’espressione del sé, dove ci si può sentire liberi anche di dire no o di sfidare il management” ha continuato Mele.
“Un altro punto fondamentale è l’accesso equo alle opportunità di carriera, dalla selezione allo sviluppo del proprio percorso professionale, così come altrettanto importante sarà individuare quei bias che non vediamo in maniera evidente nei processi decisionali all’interno dei meccanismi HR” ha specificato Mele.
Una realtà come Cassa Depositi e Prestiti ha sicuramente il privilegio di potere entrare in contatto con un network enorme di aziende, ecco perché “puntiamo molto anche alla costruzione di un ecosistema in grado di creare interazione con l’esterno e di promuovere tutto ciò che può realizzare connessioni culturali sui temi D&I”.
I dati e il ruolo dell’HR
Fondamentale è inoltre il tema della misurabilità. “Abbiamo iniziato a raccogliere dati in una dashboard, alimentata soprattutto da HR, che ci aiuteranno a monitorare nel tempo l’andamento delle nostre iniziative D&I. Sposiamo un approccio pragmatico, dobbiamo conoscere quale sia l’effetto di un corso di formazione, così come raccogliere i contributi di tutte le persone che fanno parte di questo cambiamento” ha spiegato Mele.
A fare la differenza sarà dunque il comportamento “agito”. “È giusto stimolare gli HR su queste tematiche, perché sarebbe complicato guidare il resto dell’azienda altrimenti. E si dovranno interrogare proprio a partire dai dati, poiché su questi temi non è più possibile andare a intuito” ha concluso Paola Mele.