Uffici green e a basso consumo, il parere degli esperti
A volte, la forma è sostanza. Particolarmente vero se si tratta di rendere sostenibile un ambiente, come, per esempio, quello di un’azienda. A4A è uno studio di architetti e designer specializzati nella progettazione di spazi sostenibili. Abbiamo chiesto a Nicoletta Savioni, e Giovanni Rivolta, fondatori e partner dello studio, alcuni consigli su come rendere gli uffici più “green”, in particolare in relazione al periodo di crisi energetica e climatica che stiamo attraversando.
Due architetti, laureati al Politecnico di Milano e specializzati in interior design che, circa una ventina di anni fa, iniziano a sperimentare, con un pezzo di cartone alveolare trovato per caso, creando una libreria – tutt’ora un produzione – e successivamente una serie di allestimenti temporanei e installazioni: è la genesi dello studio A4A, fondato da Nicoletta Savioni, oggi partner e project development manager e da Giovanni Rivolta, partner e marketing manager. «Comieco, il consorzio che si occupa del riciclo di materiali a base di cellulosa, ha sponsorizzato il nostro primo Fuorisalone – ricordano i due architetti – e poi siamo stati notati dai brand di alta moda, per i quali abbiamo curato l’allestimento di diversi negozi e vetrine. Oggi facciamo allestimenti temporanei (arredi e stand del Salone della Formazione erano “griffati” A4A, ndr.) anche con cartoni di diversa tipologia, dall’ondulato a quello teso, al flessibile: si tratta di materiale semplice, di facile smaltimento, funzionale, ma al contempo adatto anche ad arredi duraturi e permanenti».
Arredi nell’era del risparmio energetico
Abbiamo chiesto ai due architetti qualche consiglio per arredare gli uffici sia in un’ottica di benessere sia di risparmio energetico: «Gli aspetti da tenere in considerazione sono molteplici, dal comfort termico all’isolamento degli ambienti per evitare la dispersione di calore ed energia, dalla qualità degli arredi, che devono essere ergonomici e possibilmente sostenibili e green – come il cartone, appunto – al fattore acustico: anche in quest’ultimo caso il cartone si rivela una scelta vincente perché non riflette ed è fonoassorbente – ci spiegano –».
In ufficio come a casa
«Importanti inoltre sono le piante, che migliorano la qualità dell’ambiente: riuscire a creare negli uffici delle zone verdi, delle aree microclimatiche, serve anche a rilassare lo sguardo e a combattere lo stress».
Anche la luce gioca un ruolo fondamentale negli uffici: meglio se naturale, ça va sans dire, e possibilmente con una finestra “a portata di occhi” dove la vista possa spaziare su un panorama aperto; per quanto riguarda il computer, dovrebbe essere illuminato perpendicolarmente: «Esistono delle lampade che emanano una luce molto simile a quella del sole, poco stancanti e con lampadine sostenibili; utili sono anche le fonti luminose nascoste e soffuse».
«Le aziende possono fare molto – affermano ancora Savioni e Rivolta – per esempio cercando di fare spazi non monotoni, con sedute comode, che prevedano angoli ricreativi, funzionali però all’attività, per brain storming informali e veloci: migliorare la qualità degli ambienti di lavoro, renderli più “domestici” porta sicuramente a un miglioramento della qualità della vita dei dipendenti, favorisce il senso di attaccamento all’azienda e, di riflesso, aumenta anche la produttività personale».