Torna la classifica Top Employers, 131 imprese italiane hanno raggiunto la certificazione
Dalle aziende manifatturiere a quelle dedicate ai servizi, dalle banche alle compagnie di assicurazione, l’ente certificatore assegna il riconoscimento alle imprese che si sono distinte per politiche HR focalizzate sulla crescita professionale e personale e sul benessere dei lavoratori. In classifica nomi come Intesa Sanpaolo, Poste Italiane, Nexi, Accenture, Generali, Allianz, Axa, Itas, Ferrari, Lamborghini, Philip Morris Italia, Coca-Cola Hbc Italia, Hera, Iren, Windtre, Vodafone.
Ambiente di lavoro, benefit, piani di carriera, formazione e sviluppo, attrazione di talenti, attenzione alle esigenze familiari. Sono alcune delle aree su cui si costruisce la certificazione Top employers, che nel 2021 è stata raggiunta da 1.857 aziende in 123 paesi: numeri che riguardano otto milioni di lavoratori, nei confronti dei quali sono stati messi in pratica comportamenti “modello”, sotto forma di politiche HR focalizzate sulla crescita professionale e personale e sul benessere.
Per l’Italia entrano in classifica 131 imprese, dalle aziende manifatturiere a quelle dedicate ai servizi, dalle banche alle compagnie di assicurazione. 42 di esse hanno ottenuto anche la certificazione Top Employers Europe 2022, riconosciuta alle aziende che raggiungono la certificazione in almeno 5 Paesi europei, mentre 9 sono state certificate anche Top Employers Global 2022, un terzo livello riservato alle aziende che raggiungono i parametri in almeno 20-25 Paesi di più Continenti.
Le imprese certificate
Tutela dell’occupazione e capacità di attrarre i candidati migliori sono ciò che contraddistingue Intesa San Paolo soprattutto per ciò che riguarda le nuove professioni. Così anche come l’innovazione nell’organizzazione che, attraverso la strategia Esg integrata, prevede sistemi di welfare di secondo livello, progetti di inclusione e per la genitorialità, e interessanti programmi di formazione.
Poste Italiane, per il terzo anno in classifica, esprime una capacità di investire nelle nuove generazioni che non si è interrotta neanche durante la fase pandemica, associata alla messa in campo di programmi di formazione e di welfare che si dimostrano essere molto vicini ai bisogni delle persone, soprattutto le più fragili.
People e business strategy, programmi di learning & development, leadership e talent attraction sono invece gli elementi che hanno portato alla premiazione di Nexi, insieme al welfare aziendale, completo sotto più punti di vista. Accenture è poi risultata la migliore azienda italiana sotto il profilo della ricerca di talenti, così come per il sostegno e la cura nella fase di onboarding.
Forte sul piano dell’attrazione dei talenti anche il gruppo Generali, che si rivela un luogo di lavoro attento al benessere delle persone, di cui viene messo in risalto il potenziale, in modo che impatti positivamente sia sul business che sulla comunità.
Il gruppo Allianz, dal canto suo, ha ottenuto una certificazione sul piano della parità di genere, attraverso il processo di valutazione Edge (Economic Dividends for Gender Equality). Empatia, dialogo, rispetto e gentilezza i punti forti di Axa; innovazione e solidità per Itas, particolarmente attenta alle esigenze dei giovani.
Nel campo manifatturiero, Ferrari si è concentrata sull’ambiente di lavoro e sul benessere delle persone; Lamborghini su assunzioni e sviluppo di nuove competenze, con investimenti nel learning e nelle nuove tecnologie.
Philip Morris Italia e Philip Morris manufacturing & technology Bologna hanno visto confermata – per la tredicesima volta – la valutazione positiva delle condizioni di lavoro e delle politiche Hr. Coca Cola HBC Italia entra in classifica per ascolto ed engagement.
Ricerca e motivazione talenti e formazione associata a sviluppo della cultura aziendale le carte vincenti della multiutility Hera; nello specifico Heracademy, la corporate university del gruppo, eccelle per modalità organizzative che stimolano il lavoro agile e il cambiamento. Valutazione top anche per le politiche Hr di Iren, che opera per impattare positivamente sulla vita dei lavoratori.
Tra le migliori aziende italiane per politiche HR spiccano anche i due colossi delle telecomunicazioni Wind e Vodafone, che ottengono il riconoscimento rispettivamente per il quarto e il quinto anno consecutivo. La prima per le proprie strategie di miglioramento del benessere delle persone e dell’ambiente di lavoro, la seconda per l’impegno nell’assicurare un’alta qualità della employee experience e la creazione di un ambiente di lavoro inclusivo.