Top head hunter Italia 2018. Un biennio di forte crescita del settore, ma il brand fa la differenza

Un aggiornamento sul settore dell’Executive Search in Italia, dopo il fortissimo interesse riscosso dalla nostra ultima classifica.

Top head hunter Italia 2018

Dopo il successo dell’ultima indagine sul settore dell’Executive Search in Italia, abbiamo deciso – con l’aiuto del nostro network – di aggiornare il monitoraggio sui Top Head Hunters del nostro Paese. Parliamo dei «cacciatori di teste» che si occupano le posizioni top, con pacchetti retributivi superiori ai 120.000 euro annui.

Dopo gli anni bui della crisi, il settore è in forte crescita. Il mercato, secondo gli operatori, è andato molto bene negli ultimi due anni grazie al ritorno delle attività di ricerca, ma anche ai servizi aggiuntivi di advisory (assessment, board evaluation, ecc).

I top player dell’head hunting italiano

Il mercato italiano continua ad essere molto concentrato. Abbiamo due player con un fatturato intorno ai 20 ml di euro anno – Egon Zehnder International e Spencer Stuart – cui seguono altri due grandi player al di sotto dei 10 ml, Korn Ferry e Key to People.

Il resto è un mercato di dimensioni piccole, anche se con nicchie di eccellenza, tra le quali, solo per citarne alcune:

  • Eric Salmon,
  • Russel Reynolds,
  • Management Search,
  • Heidrick & Struggles.

Questa situazione ha comportato anche la crescita del mercato della ricerca, cioè di tutte le persone che, operando in staff con i partner delle società, effettuano le ricerche nel back office. Un lavoro preziosissimo, in grado di fare la differenza sull’erogazione del servizio, andando a scovare i migliori talenti. Per queste figure il mercato è stato molto attivo e il turnover molto elevato.

Se andiamo a rivedere la lista dei top head hunter per fatturato personale, scopriamo che i nomi non sono molto cambiati e che lavorano tutti nelle big del settore, a dimostrazione dell’importanza del marchio: difficilmente un cacciatore di teste che non lavora per le big riuscirà a fatturare oltre 1.000.000 di euro anno. Stimiamo che in Italia, a differenza di altri paesi stranieri (soprattutto anglosassoni), nessuno riesca a superare individualmente 1.000.000 di euro di fatturato annuo, in virtù di tariffe inferiori rispetto ai mercati anglosassoni (solitamente intorno al 30% dei pacchetti complessivi, con dei “minimum fees” intorno ai 60.000 euro) e del mercato italiano, che non è particolarmente grande e dinamico.

I top Head Hunter

Ma vediamo la classifica cui siamo pervenuti tramite la nostra indagine, basata sulle opinioni professionali dei componenti del nostro network e sui “rumors” ricevuti dagli operatori, e dunque suscettibile di un certo margine di errore. Partiamo dal leader di questo mercato, Egon Zehnder International (EZI), dove si confermano tra i top Riccardo Rossini, practice leader consumer, e Alessandro Di Fusco, che vanta precedenti esperienze in Microsoft, mcKinsey e Procter&Gamble. Si aggiunge alla lista il nuovo AD di EZI Italia Francesco Buchicchio.

Cambia invece casacca lo storico consulente di EZI Nicola Gavazzi che diventa AD di Russel Reynolds Italia.

Qualche conferma anche in Spencer Stuart grazie al Presidente Carlo Corsi e al leader della pratica industriale Alessandro Rovis. Dopo alcuni anni positivi entra invece in classifica Andrea Pecchio, un altro ex Mc Kinsey, che ha seguito la crescita dei financial services.

Merita una menzione anche Massimo Milletti, storico leader di Eric Salmon.

Anche il gentil sesso è ben rappresentato nella top list dei cacciatori di teste.

Maurizia Villa, leader indiscussa di Korn Ferry, è considerata la n.1 del settore a livello di fatturato individuale grazie soprattutto alla sua esperienza sul mercato financial services, ma anche ad altri settori ai quali ha esteso la sua attività negli ultimi anni.

Altre due componenti del gentil sesso meritorie di menzione sono Cristina Calabrese, AD di Key to People, e Beatrice Ballino, specialista di moda e luxury di Russel Reynolds.

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