Una analisi condotta da Top Employers Institute: l’81% delle aziende esaminate lo considera una nuova forma di cultura aziendale che migliora la collaborazione e la valutazione. Secondo il Politecnico di Milano nelle imprese agili c’è un aumento della produttività. Ma la cultura smart richiede un cambiamento profondo di mentalità e di spazi fisici.
Tag: <span>Clima aziendale</span>
Il welfare aziendale è prioritario anche per le piccole imprese
I dati del Welfare Index Pmi: la quota di Pmi che hanno politiche di welfare per i propri dipendenti è in forte crescita. Quasi la metà delle piccole ha attivato progetti, mentre le imprese molto attive in welfare sono triplicate. Ma i programmi hanno successo solo se c’è ascolto dei lavoratori e sono considerati strategici per l’impresa.
Corporate wellbeing: il benessere dei dipendenti fa bene all’impresa
Intervista ad Andrea Bandini, Ceo di Gympass Italy: “Le imprese sono chiamate a strutturare programmi di benessere organizzativo, per rispondere alle crescenti richieste del personale. Abbiamo servizi in grado di soddisfare le esigenze di tutti gli addetti, ma la nostra forza è la misurabilità dei risultati: più engagement, meno turnover e assenteismo.
Oltre lo stipendio, al lavoro anche per motivi “soft”
Uno studio di Automatic Data Processing sulle motivazioni che spingono le persone ad andare al lavoro. La retribuzione è il fatto principale per il 51% degli intervistati. Agli altri interessano crescita personale e altre gratificazioni. Individuati anche i “fattori di rischio” e cinque lezioni per gli HR manager che devono puntare sul “fattore umano”.
Non solo compensation, la soddisfazione delle persone passa dal Total Reward
Il modello di ricompensa proposto da OD&M Consulting, società di Gi Group specializzata in hr consulting, si basa su un approccio integrato che guarda alla persona e ai suoi bisogni, per attrarre, motivare e trattenere le risorse umane. Ne parliamo con Miriam Quarti, senior consultant di OD&M.
Corporate family responsibility, un premio e un indice per l’impresa pro famiglia
L’indicatore ideato dalla Fabbrica per l’Eccellenza della Compagnia delle Opere con l’obiettivo di farlo diventare un benchmark di riferimento pubblico per stimolare iniziative di work life balance. L’Italia è indietro rispetto all’Europa soprattutto per ritardi di natura culturale. Il primo riconoscimento è stato assegnato a Ici Caldaie.
L’impresa che attrae è quella che ha una reputazione
La classifica redatta del Reputation Institute: al top in Italia ci sono Ferrari e Brembo. Nel mondo i datori di lavoro più ambiti sono quelli che esprimono valori progressisti, mettono al centro la sostenibilità e l’etica di impresa. Lo stipendio non è l’unico fattore che determina la scelta lavorativa dei talenti.
Top Employers 2019: 102 le aziende italiane. Le persone al centro dell’impresa
Sono le aziende che hanno ottenuto la certificazione del Top Employers Institute, riservata alle realtà imprenditoriali che offrono condizioni di lavoro eccellenti e hanno una strategia HR focalizzata sulla centralità delle persone. Sono 17 le nuove imprese italiane certificate, mentre 41 hanno ottenuto anche la certificazione Europe.
Stress sul lavoro, quando troppo è troppo, anche per i colletti bianchi
L’Inail ha riconosciuto il burnout come malattia professionale. Inizialmente era una condizione legata alle professioni e alle attività in ambito sociosanitario, adesso riguarda tutti. La troppa competitività, l’iperconnessione e l’ansia da prestazione non aiutano. Imprese e Hr manager devono attrezzarsi e lavorare per prevenire un fenomeno molto pericoloso.
Obiettivi d’impresa e premio di produzione viaggiano insieme
Sono poco meno di 3 milioni i dipendenti che ricevono un premio, uguale a circa l’8% della retribuzione globale annua. Il caso del Gruppo Messina nelle parole del direttore HR, Rodolfo Magosso: obiettivi raggiunti negli ultimi 13 mesi consecutivi.