Lo stipendio delle risorse umane: quanto guadagnano HR specialist e recruiter nel 2025
Quanto guadagna un responsabile delle risorse umane? HR specialist, recruiter, HR training: il campo d’azione è lo stesso, ma ruoli, responsabilità e incarichi possono essere diversi. E dal punto di vista della retribuzione conta anche la seniority. Ecco che cosa fa e quanto guadagna nel 2025 chi lavora nelle risorse umane.

Il settore delle risorse umane assume un ruolo sempre più strategico per le aziende, chiamate a fronteggiare profondi cambiamenti nella gestione del personale. L’evoluzione delle esigenze dei lavoratori e l’impatto delle nuove tecnologie impongono infatti un ripensamento delle strategie, rendendo la funzione HR un motore essenziale per l’innovazione e la competitività.
Oggi la domanda di professionisti HR è in forte crescita, con le aziende sempre più alla ricerca di competenze specializzate per affrontare le sfide della trasformazione digitale e dell’evoluzione del mercato del lavoro. Ma quanto guadagna un HR? Ecco una panoramica orientativa con utili riferimenti per le aziende e per chi è alla ricerca di un’opportunità lavorativa in questo settore.
HR Director e gli altri profili HR
La figura dell’HR si occupa della gestione del capitale umano all’interno di un’azienda o di un’istituzione, coprendo una vasta gamma di ruoli e responsabilità. Questo settore comprende attività che spaziano dal recruiting, ovvero la ricerca e selezione del personale, fino alla gestione, formazione e cura delle relazioni con i dipendenti. Se in passato il ruolo dell’HR era prevalentemente legato all’amministrazione, oggi è diventato sempre più strategico e centrale per la competitività aziendale.
Le mansioni di un professionista HR sono molteplici e variano in base alle necessità dell’azienda o dell’ente in cui opera. Al vertice della gerarchia troviamo l’HR Director (HRD), responsabile della supervisione completa della gestione delle risorse umane. Si tratta di un ruolo di grande responsabilità, ma anche altamente remunerato: un CHRO a livello globale potrebbe avere una RAL fissa di 250.000€, mentre i direttori delle risorse umane di aziende con 500 -1.000 dipendenti potrebbero percepire in media 120.000€.
La figura che sta in capo alla funzione HR è affiancata da numerosi HR specialist che supportano la gestione delle persone, ognuno per la propria specializzazione: vediamo quali sono le loro retribuzioni.
Gli stipendi degli HR nel 2025
Capire quanto guadagna un responsabile delle risorse umane, a vari livelli, può essere utile per chi si affaccia a questo settore come per chi già vi opera ed è in cerca di un avanzamento di carriera.
L’ammontare dello stipendio di chi lavora in ambito HR può variare in base a qualifica professionale e anzianità lavorativa. La recente Salary Guide di Hays – gruppo di recruiting globale – dà indicazioni sulle retribuzione annua lorda dei profili HR in Italia.
Ecco alcuni tra i principali profili professionali HR con i relativi stipendi lordi annui in relazione alla seniority nel mercato italiano 2025.
- HR Director (>10 anni di esperienza): dai 99.000 € ai 142.000 €
- HR Business Partner (5-10 anni di esperienza): dai 65.000 € agli 88.000 €
- HR Manager (5-10 anni di esperienza): dai 74.000 € agli 88.000 €
- Junior HR Manager (2-5 anni di esperienza): dai 49.000 € ai 60.000 €
- Recruiting Manager (5-10 anni di esperienza): dai 66.000 € ai 76.000 €
- Recruiting Specialist (2-5 anni di esperienza): dai 33.000 € ai 38.000 €
- HR Training & Development Manager (5-10 anni di esperienza): dai 65.000 € ai 76.000 €
- HR Training & Development Specialist (2-5 anni di esperienza): dai 33.000 € ai 35.000 €
È importante sottolineare come il dato indica la RAL (retribuzione annua lorda) e si riferisce alla mediana dell’intero perimetro nazionale, includendo aziende di tutte le dimensioni (grandi, medie e piccole) e distribuite su tutto il territorio italiano: Nord, Centro, Sud e Isole.
Va anche considerato che in Italia circa il 92-93% delle aziende rientra nella categoria delle piccole e medie imprese (PMI), il che incide significativamente sui valori medi delle retribuzioni. Altresì si annota che il dato comprende la mediana di tutte le figure HR apicali, indipendentemente dal titolo specifico (es. HRD, CHRO, Chief People Officer, ecc.), considerando che la mediana tiene conto di realtà aziendali molto diverse tra loro.
Lavorare come HR specialist: i requisiti
Per lavorare nel settore delle risorse umane è essenziale possedere una combinazione di competenze tecniche e trasversali. Una conoscenza approfondita di ambiti specifici come il reclutamento, la formazione e la gestione delle performance è fondamentale, così come il bagaglio di conoscenze non può prescindere dagli aspetti normativi che regolano il lavoro.
Le mansioni dell’HR richiedono poi un’interazione costante con il personale a tutti i livelli: ecco perché sono richieste abilità comunicative e relazionali, oltre alla capacità di gestire conflitti e promuovere un ambiente lavorativo positivo.
Un vantaggio competitivo è anche quello di avere buone competenze tecnologiche, considerando come l’uso di strumenti digitali e piattaforme HR sia sempre più diffuso, ma ci sono anche qualità umane indispensabili come il pensiero strategico e analitico che permette di interpretare i dati aziendali per sviluppare strategie efficaci di gestione del personale. In un contesto lavorativo sempre più globalizzato, una solida conoscenza della lingua inglese è spesso richiesta, specialmente nelle aziende internazionali.
Più in generale, lo sviluppo e il miglioramento delle competenze sono fondamentali per chi desidera entrare e crescere professionalmente nel settore HR, rispondendo alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione.