Smart working, il Gruppo Fs rilancia
Grazie a un nuovo accordo con i sindacati il Gruppo Fs estenderà le forme di lavoro agile ad altri 1500 dipendenti. La prima sperimentazione era partita a settembre scorso
Dopo poco più di sei mesi di sperimentazione dello smart working, il Gruppo Fs rilancia.
Nel nuovo accordo, raggiunto a fine aprile tra le Ferrovie dello Stato e i sindacati, è prevista l’estensione a 1500 dipendenti della possibilità di lavorare da casa o da qualsiasi luogo scelto dai lavoratori. Le nuove forme di lavoro agile sono state sperimentate dal Gruppo, per la prima volta, a settembre per 500 dipendenti volontari delle sedi di Roma che hanno avuto la possibilità di lavorare fuori dall’ufficio da un minimo di 4 fino a un massimo di 8 giornate al mese non frazionabili. Prima di iniziare, i lavoratori che hanno richiesto di poter usufruire di questo strumento hanno seguito un periodo di formazione preliminare e sono stati dotati degli strumenti tecnologici idonei. Inoltre, per aiutarli a centrare i risultati, a ognuno di loro sono stati dati degli obiettivi puntuali e misurabili.
Questa sperimentazione ha allineato Fs, una delle più grandi controllate pubbliche (di proprietà del Tesoro), alle tante aziende private come Microsoft, Barilla, American Express e Ferrero che già da tempo hanno avviato progetti di smart working. Fin dall’inizio, del resto, le intenzioni del Gruppo sono state quelle di estendere questo strumento ai dipendenti di tutte le sedi – così come dichiarato anche dal direttore delle Risorse Umane – e di farlo diventare una modalità di lavoro permanente. E con il nuovo accordo con le parti sindacali, in effetti, il progetto viene confermato e si allarga.
“Questa sperimentazione ci consente di calibrare lo smart working sulla nostra realtà aziendale e di trovare formule innovative anche sul versante tecnologico e organizzativo, per aumentare flessibilità e compatibilità con esigenze personali e risultati. Uno degli obiettivi è valutare le performance di ognuno per quello che produce, aldilà del tempo passato in ufficio”, aveva detto in occasione dell’avvio del primo periodo di sperimentazione Mauro Ghilardi, direttore centrale Risorse Umane e Organizzazione di Fs Italiane.