Sanofi, al via le misure per la sostenibilità sociale e ambientale
L’azienda leader nel settore farmaceutico risponde alla crisi energetica e climatica introducendo un piano di efficientamento per ridurre il proprio impatto. Le misure ‘green’ vanno dal limite di temperatura negli ambienti di lavoro alla chiusura degli uffici tutti i venerdì, quando le attività possono essere svolte in modalità agile. Ne abbiamo parlato con Laura Bruno, Direttore People & Culture.
«L’emergenza energetica ed economica che stiamo attraversando ci ha chiamato a misure straordinarie a favore tanto dell’ambiente nel quale viviamo, quanto delle nostre persone».
Questo ciò che pensa Laura Bruno, Direttore People & Culture Sanofi Italia, l’azienda
leader nel settore farmaceutico che ha cercato di rispondere alla crisi energetica e climatica introducendo un piano di efficientamento per ridurre il proprio impatto: l’azienda ha stabilito ad esempio dei limiti di temperatura negli ambienti di lavoro, ma anche la chiusura degli uffici tutti i venerdì del mese, giornata dedicata al lavoro in modalità agile.
L’attenzione della società alla riduzione delle emissioni di gas serra, oltre che dal piano di riduzione dei consumi, passerà anche dalla revisione del parco macchine, agendo su quattro leve di cambiamento. La prima è il passaggio graduale alle nuove tecnologie, con auto ibride, elettriche e future tecnologie; la seconda è l’ottimizzazione dell’efficienza del carburante dei motori termici, cui si accompagnerà la riduzione del chilometraggio quando possibile, anche grazie alle nuove modalità di lavoro; infine l’educazione alle tecniche di guida ecologica.
«Abbiamo deciso di dare un segnale all’interno di quella che è per Sanofi una più ampia strategia CSR, volta a portare impatto a livello sociale, economico e culturale e che da tempo ci impegna fortemente anche nella direzione del raggiungimento della neutralità delle emissioni di CO2», aggiunge ancora Bruno. Che spiega: «A partire dalla gestione delle materie prime, dei rifiuti, della risorsa idrica e dall’ottimizzazione di tutti i processi, entro il 2030 intendiamo arrivare al 100% di energia rinnovabile nei siti industriali e ad avere un parco auto a zero emissioni».
Inoltre, in accordo con in sindacati Filctem, Femca e Uiltec, è stato stanziato un bonus per tutti i 1.850 lavoratori italiani – 800 euro per operai e impiegati, 400 per i quadri – con l’obiettivo di aiutarli a fare fronte a inflazione e caro vita.