Risorse Umane: sempre più donne al vertice
Ormai la direzione delle risorse umane ha sempre più una componente femminile e diventa così sempre più rilevante il numero dei CHRO appartenenti al gentil sesso. In questo mese abbiamo assistito ad altre due importanti nomine
Ormai la direzione delle risorse umane ha sempre più una componente femminile e diventa così sempre più rilevante il numero dei CHRO appartenenti al gentil sesso.
In questo mese abbiamo assistito ad altre due importanti nomine.
La prima é quella di Simonetta Arlori nuovo Chief People, Organization & Trasformation Officer in sostituzione di Domenico Braccialarghe in Leonardo. La Arlori ha una carriera lavorativa trascorsa al di fuori delle Risorse Umane, essendo laureata in fisica e avendo fatto esperienze nella consulenza e nelle banche fino ad approdare in Cassa Depositi e Presiti come COO.
Ad un livello leggermente inferiore, ma comunque con una complessità molto significativa abbiamo assistito all’altra recente nomina, che é quella di Francesca Morichini che dopo avere ricorperto il ruolo di Regional VP per Whirlpool EMEA, entra in Amplifon come CHRO.
Le donne al vertice
Ricordiamo che le altre donne al vertice di grandi direzioni risorse umane sono anche Francesca Di Carlo in Enel anche essa proviene da una crescita manageriale in funzioni non HR e Monica Possa alla guida della funzione in Generali che, invece, dopo avere iniziato la sua carriera in consulenza vanta una lunga esperienza nella Funzione prima in Omnitel e poi in RCS.
Quindi guardando alle 12 posizioni “top of the top” nel HR italiano identificate dall’analisi di HR-Link (“Top Jobs HR: quali sono in Italia e chi li ricopre”) evidenziamo quindi che 3 sono oggi ricoperti da donne.
Altre seggiole importanti in rosa sono quelle di Emilia Rio in A2A , precedente esperienza in Techint, e di Ilaria Dalla Riva, che vanta esperienze nell’industria e nella multinazionale dell’entrateinemnt SKY, in Banca Montepaschi.
Insomma, ormai le donne avanzano verso i vertici delle direzioni risorse umane; una su quattro delle posizioni più importanti nel settore é occupata da donne; pensiamo che sia probabilmente la funzione aziendale con una maggiore percentuale di donne ad alto livello. Certamente che il diminuire di importanza della relazioni sindacali , attività da sempre molto legate agli uomini del personale, ha reso più possibile questa scalata rosa alla vetta. Anche le policy di diversity delle aziende hanno certamente favorito questo fenomeno.