Rapporto ILO 2025: le sfide del lavoro globale tra NEET e gap occupazionale

Il World Employment and Social Outlook 2025 evidenzia l’aumento del gap occupazionale e dei NEET, esaminando le sfide globali del mercato del lavoro e le opportunità nei settori verde e digitale per favorire una ripresa sostenibile e inclusiva

L’economia globale sta rallentando, ostacolando la piena ripresa dei mercati del lavoro, secondo il rapporto World Employment and Social Outlook: Trends 2025 pubblicato dalla International Labour Organization (ILO).

Nel 2024, l’occupazione mondiale è cresciuta in linea con l’espansione della forza lavoro, mantenendo stabile il tasso di disoccupazione al 5%. Tuttavia, la situazione dei giovani resta critica: la disoccupazione giovanile si è attestata al 12,6%, mostrando solo lievi miglioramenti.

Le sfide alla ripresa

Il rapporto sottolinea diverse sfide che gravano sui mercati del lavoro, tra cui le tensioni geopolitiche, l’aumento dei costi legati al cambiamento climatico e le persistenti problematiche del debito.

Nel 2024, la crescita economica globale si è attestata al 3,2%, segnando un leggero calo rispetto al 3,3% del 2023 e al 3,6% del 2022. Per il 2025 si prevede un tasso di crescita simile, sebbene nel medio termine sia attesa una progressiva decelerazione.

Il rapporto evidenzia che, sebbene l’inflazione sia in calo, resta comunque elevata, erodendo il potere d’acquisto dei salari. In termini reali, i salari sono aumentati solo in alcune economie avanzate, mentre la maggior parte dei Paesi è ancora alle prese con le conseguenze della pandemia e dell’inflazione.

Disparità di genere e partecipazione giovanile

I divari di genere restano marcati, con una partecipazione femminile alla forza lavoro ancora inferiore, frenando così i progressi negli standard di vita.

Parallelamente, la partecipazione dei giovani uomini al mercato del lavoro è calata drasticamente, con un numero crescente che non è impegnato in istruzione, occupazione o formazione (NEET). Questa tendenza è particolarmente accentuata nei Paesi a basso reddito, dove il tasso di NEET tra i giovani uomini è aumentato di quasi 4 punti percentuali rispetto alla media pre-pandemia, esponendoli a maggiori vulnerabilità economiche.

Crescita dei NEET e gap occupazionale

Nel 2024, i tassi di NEET nei Paesi a basso reddito sono destinati a crescere, con 15,8 milioni di giovani uomini (20,4%) e 28,2 milioni di giovani donne (37,0%) al di fuori di istruzione, occupazione o formazione. Rispetto al 2023, ciò rappresenta un incremento di 500.000 unità per gli uomini e 700.000 per le donne.

A livello globale, il fenomeno coinvolge 85,8 milioni di giovani uomini (13,1%) e 173,3 milioni di giovani donne (28,2%), con un aumento rispettivamente di 1 milione e 1,8 milioni rispetto all’anno precedente. Complessivamente, il gap occupazionale mondiale ammonta a 402 milioni di persone.

Il gap occupazionale globale – che misura il numero di persone che desiderano lavorare ma non hanno un impiego – raggiungerà i 402 milioni nel 2024. Questo dato include 186 milioni di disoccupati, 137 milioni di persone temporaneamente non disponibili a lavorare e 79 milioni di lavoratori scoraggiati che hanno smesso di cercare un’occupazione. Sebbene il divario si sia progressivamente ridotto dopo la pandemia, le previsioni indicano una sua stabilizzazione nei prossimi due anni.

Nuove opportunità nei settori verde e digitale

Lo studio individua un potenziale di crescita occupazionale nei settori dell’energia verde e delle tecnologie digitali. I posti di lavoro nelle energie rinnovabili sono cresciuti a 16,2 milioni in tutto il mondo, grazie agli investimenti nell’energia solare e nell’idrogeno. Tuttavia, questi posti di lavoro sono distribuiti in modo disomogeneo, con quasi la metà in Asia orientale.

Anche le tecnologie digitali offrono opportunità, ma molti Paesi non dispongono delle infrastrutture e delle competenze necessarie per trarre pieno vantaggio da questi progressi, si legge nel rapporto.

Raccomandazioni per il futuro

“Il lavoro dignitoso e l’occupazione produttiva sono fondamentali per garantire la giustizia sociale e raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Per evitare di aggravare le già fragili coesione sociale, l’impatto crescente del cambiamento climatico e l’escalation del debito, è essenziale agire subito per affrontare le sfide del mercato del lavoro e costruire un futuro più equo e sostenibile”, ha dichiarato il Direttore generale dell’ILO, Gilbert F. Houngbo.

Il rapporto propone alcune raccomandazioni per rispondere alle attuali sfide:

  • Aumentare la produttività: investire nella formazione, nell’istruzione e nelle infrastrutture per stimolare la crescita economica e favorire la creazione di posti di lavoro.
  • Espandere la protezione sociale: garantire un migliore accesso alla sicurezza sociale e a condizioni di lavoro sicure per ridurre le disuguaglianze.
  • Utilizzare efficacemente i fondi privati: nei Paesi a basso reddito, sfruttare le rimesse e i fondi della diaspora per sostenere lo sviluppo locale.
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