Quanto conta la reputazione di un leader

A maggio sono stati pubblicati i risultati della prima CEO RepTrak, condotta dal Reputation Institute. È il CEO di Google il più ammirato, tra gli italiani ci sono Giorgio Armani e Fabrizio Freda

quanto conta la reputazione del leader

Quali sono a livello globale i CEO con la migliore reputazione?

Per la prima volta quest’anno il Reputation Institute, la società di consulenza che da anni misura la reputazione delle aziende, ha pubblicato la Global CEO RepTrak, la classifica degli Amministratori Delegati più stimati al mondo.

Ne è emerso che il CEO più ammirato è Sundar Pichai, il 45enne indiano alla guida di Google, premiato per le sue capacità manageriali e per la sua responsabilità sociale, ambientale e fiscale.

Mentre Denise Morrison della Campbell Soup Company e Tatsumi Kimishima di Nintendo hanno ricevuto una menzione d’onore.

Ma tra i dieci top CEO del mondo c’è spazio anche per due italiani: Giorgio Armani dell’omonima azienda di moda, e Fabrizio Freda, a capo della multinazionale di cosmetici Esteé Lauder.

Lo studio, durato due mesi, si è basato su oltre 28 mila interviste individuali raccolte in 15 Paesi (parte del G15) con 139 Ceo valutati. Ne è emersa una correlazione diretta tra la reputazione dell’Amministratore Delegato e la percezione che il pubblico ha dell’azienda nel suo complesso. In particolare la considerazione di cui gode il Ceo a livello globale rappresenta il 14% della reputazione dell’azienda che guida (addirittura il 16% negli Stati Uniti).

“La lista di ciò che serve per essere un grande leader sta rapidamente cambiando”, ha detto Stephen Hahn-Griffiths, Chief Reputation Officer presso il Reputation Institute. “Valutare le prestazioni di un Ceo basandosi esclusivamente sui rendimenti finanziari non è più sufficiente. Sta emergendo una nuova era in cui per essere rilevante come leader devi essere un Ceo con coscienza”.

Sempre più, dunque, una buona leadership è collegata al contributo sociale e a un comportamento etico e trasparente. Non è un caso che le caratteristiche più apprezzate – che incidono quasi per un terzo sulla reputazione degli Amministratori Delegati – siano l’impegno pubblico, con la volontà di prendere posizione su questioni chiave, e i comportamenti etici attenti alle cause sociali. Inoltre, a contare, è la percezione pubblica rispetto all’empatia, alla fiducia, alla coerenza, alla responsabilità sociale e all’apertura mentale del Ceo.

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