Politiche attive e pari opportunità per manager industriali
Le principali novità contenute nel nuovo contratto firmato da Federmanager e Confindustria. Sarà creato un fondo per finanziare percorsi di outplacement per dirigenti coinvolti in processi di ristrutturazione. Ma il problema delle imprese è la mancanza di manager: l’87% fa fatica a trovare il dirigente adatto.
Politiche attive del lavoro e pari opportunità di genere. Sono due delle principali novità contenute nel nuovo contratto dei dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi (i manager industriali), firmato da Federmanager e Confindustria, valido per i prossimi 5 anni, con scadenza 31 dicembre 2023. Uno degli elementi innovativi del contratto è la parte riguardante la ricollocazione dei manager coinvolti in processi di ristrutturazione. Le parti firmatarie del contratto hanno assegnato a 4.Manager (associazione costituita da Federmanager e Confindustria per sostenere la crescita dei manager e delle imprese, che svolge un ruolo da ente bilaterale) il coordinamento delle politiche attive a favore dei dirigenti coinvolti in processi di ristrutturazione d’impresa. Le iniziative di politiche attive messe in campo dall’associazione saranno finanziate con un fondo alimentato dal contributo di 100 euro annui versato dalle imprese per ogni dirigente in servizio. Le risorse del fondo saranno destinate allo scopo esclusivo di finanziare iniziative di outplacement, anche a favore di dirigenti interessati in processi che comportino la risoluzione del loro rapporto di lavoro per fondati motivi e non abbiano maturato il diritto a una prestazione pensionistica. 4.Manager concorrerà alla copertura del costo del percorso di outplacement richiesto dal dirigente fino a un massimo di 3.000 euro.
Pari opportunità
L’altro punto innovativo del contratto riguarda il tema delle pari opportunità uomo-donna tra i manager industriali, con particolare riferimento alla parità di trattamento salariale. Nel contratto è stato inserito un nuovo articolo dedicato alla raccolta delle best practice aziendali riguardo la gestione delle pari opportunità sulla base delle quali 4.Manager avrà il compito di realizzare specifiche iniziative per una maggiore diffusione della cultura della parità di genere in ambito manageriale. Inoltre, le aziende associate a Confindustria, tenute a trasmettere il rapporto biennale sulla situazione del personale, nel caso abbiano alle dipendenze dirigenti uomini e donne, dovranno presentarne i contenuti alla RSA dei dirigenti e trasmettere il rapporto a 4.Manager. L’attenzione alle pari opportunità è dimostrata anche dal miglioramento delle tutele per maternità e paternità.
Pochi manager
Il tema delle politiche attive è importante, ma non sembra essere quello il problema principale dei manager industriali. Più che mandarli via, si fa fatica a trovarli. Secondo quanto è emerso dallo studio “Capitale Manageriale e Strumenti per lo Sviluppo”, condotto dall’Osservatorio Mercato del Lavoro e Competenze Manageriali di 4.Manager su un campione di 2.130 intervistati (di cui 614 imprenditori e 1.516 manager), le imprese hanno sempre più necessità di dotarsi di figure manageriali ma fanno fatica a trovarle: gli imprenditori intervistati hanno dichiarato, nell’87% dei casi, di incontrare difficoltà nel reperire le figure manageriali. Un dato che sale al 91% al Nord del Paese, al 94% tra le imprese più giovani e al 92% tra le imprese familiari. Secondo il 44% degli imprenditori la principale carenza riscontrata è relativa alle cosiddette soft skills.