Politiche attive del lavoro, avanti pianissimo
Sono poco meno di 40 mila i percettori del reddito di cittadinanza che hanno trovato un lavoro, ma l’Anpal non ha comunicato quanti sono i posti intermediati dai navigator e quanti sono stati trovati in autonomia dalle persone. I percettori di reddito sono quasi un milione, i patti di servizi sottoscritti 260.000, ma i dati sono riferiti allo scenario pre Covid 19.
Da un lato il reddito di cittadinanza, uno dei provvedimenti più discussi e costosi del governo gialloverde, dall’altro la riforma delle politiche attive del lavoro, con l’assunzione dei navigator, la formazione, le proposte di lavoro ai percettori di reddito… Come stanno andando le cose su questo versante? Un aggiornamento, non completo, lo ha fornito Anpal, agenzia per le politiche attive del lavoro: al 31 gennaio 2020 erano 39.760 le persone che hanno avuto un contratto di lavoro dopo aver ottenuto il reddito di cittadinanza, con un incremento di circa 11 mila rispetto al 10 dicembre 2019 (+38,2%). Quello che Anpal non dice è quanti dei circa 40.000 posti sono stati intermediati dai navigator attraverso il collocamento pubblico e quanti sono stati trovati per altri canali: dalle agenzie private al passaparola, dalle conoscenze individuali all’invio di curriculum. Fonti non ufficiali riferiscono che i posti di lavoro intermediati dai navigator siano stati poche decine, a fronte di un impegno rilevante per le finanze pubbliche.
Patti di servizio
Più rilevanti i numeri che riguardano i Patti di servizio sottoscritti dai percettori di reddito di cittadinanza. È l’accordo scritto tra il Centro per l’impiego e l’utente (disoccupato o occupato) per la definizione di un piano di formazione, inserimento lavorativo o miglioramento della propria posizione lavorativa. “I centri per l’impiego – spiega Anpal – hanno convocato 529.290 beneficiari su un totale di 908.198 che potrebbero stipulare un Patto per il lavoro. I presenti alla prima convocazione sono stati 396.297 e sono stati sottoscritti 262.738 Patti di servizio”.
Navigator
Nella nota di Anpal si dà conto anche dell’attività dei navigator: hanno supportato gli operatori dei centri per l’impiego nella convocazione e accoglienza di 372.855 beneficiari del reddito di cittadinanza, di cui 125.641 nel mese di dicembre 2019; hanno assistito gli operatori dei centri nella presa in carico di 151.697 beneficiari del reddito.
Secondo Mimmo Parisi, presidente di Anpal, i numeri sono positivi per mettere a regime tutti gli interventi previsti. La dichiarazione di Parisi è pre emergenza Covid, una condizione che ha cambiato tutte le prospettive nel mondo del lavoro. A gennaio 2020 i percettori di reddito di cittadinanza (intesi come nuclei) erano poco meno di un milione, comunque un lieve calo rispetto a dicembre 2019. Il reddito di cittadinanza, comprese tutte le misure anche a favore di Anpal, è costato 3,8 miliardi nel 2019 a fronte di uno stanziamento di 5,6 miliardi di euro nella legge di bilancio 2019.