Pc, smartphone e tablet fuori dalla porta: siamo in riunione
Nella Silicon Valley prendono sempre più piede i topless meeting, riunioni in cui è vietato introdurre device tecnologici di ogni tipo, per evitare distrazioni e infastidire gli oratori. Consultare il telefono nel corso di un meeting è considerato comportamento da maleducati
Va bene il multitasking, ma l’eccesso di notifiche può ammazzare una riunione e la concentrazione dei partecipanti. Basta summit in cui c’è chi chatta, chi controlla le mail e chi fa ricerche online, il futuro sono i “topless meeting”, incontri in cui le tecnologie restano fuori dalla porta. È una nuova tendenza, partita dalla Silicon Valley (dove altrimenti?), per mettere un limite a quei lunghi incontri in cui ogni partecipante sembra si stia occupando d’altro.
Il dibattito sul tema non è nuovo: in tanti si sono e si stanno interrogando sull’impatto dell’iperconnessione, delle notifiche e del bombardamento informativo sull’efficienza e la concentrazione sul posto di lavoro. Ci sono studi che hanno dato fondamento scientifico alle tesi di chi sostiene la messa al bando temporale dei device, almeno nelle riunioni. Uno di questi è stato condotto dalla Marshall School of Business dell’Università della California su 554 lavoratori di profilo medio alto (guadagni superiori ai 30 mila dollari annui, impiegati in aziende con almeno 50 dipendenti). In questo caso la ricerca era concentrata sull’utilizzo dello smartphone (il device più diffuso) in occasione di riunioni formali e informali.
I dati, anche se variano in base alla posizione ricoperta nell’organizzazione (più è alta più c’è intolleranza) non lasciano spazio al dibattito: il 76% ritiene maleducato controllare Sms e mail durante un meeting, mentre l’87% ritiene scortese rispondere a una telefonata nel corso della riunione. Dare la precedenza agli stimoli provenienti dall’esterno è comportamento percepito come irrispettoso. Inoltre viene evidenziata la mancanza di concentrazione e di ascolto.
Anche negli incontri informali, l’utilizzo dello smartphone non è visto di buon occhio. In genere sono le donne e le persone con età avanzata ad avere meno tolleranza nei confronti di chi controlla lo smartphone ripetutamente.
Le indagini e le analisi citate nello studio della Marshall hanno dato risultati non univoci, differenti anche in base alle aree di mercato, ma sono diverse le aziende che hanno scelto i meeting topless o hanno redatto codici di “buone maniere” per limitare la pervasività della tecnologia. Su alcuni blog californiani ne discutono professionisti dell’hi tech, che si sono trovati a parlare a platee di persone che non staccano la testa dallo smartphone. La battaglia, per ora, la sta vincendo lo smartphone, ma in fatto di nuove tendenze la Silicon Valley è imbattibile.
Chissà…