Occupazione, le previsioni per il quarto trimestre 2020
Una ricerca di Manpower su un campione di 603 datori di lavoro italiani aiuta a dipingere un quadro più chiaro di ciò che potrebbe attendere il mercato del lavoro entro la fine dell’anno, e porta alla luce gli effetti della pandemia.
Rispetto al trimestre in corso, quali cambiamenti in termini di occupazione totale prevedete nella vostra azienda entro la fine di dicembre 2020? Una domanda alla quale, nel clima di assoluta incertezza portato dall’emergenza Covid, si sta cercando di trovare una risposta ormai da mesi. A replicare sono ora 603 datori di lavoro italiani presi a campione da Manpower per tentare di delineare qualche prospettiva più definita sul tema occupazione. I risultati, come prevedibile, riportano un calo dell’intenzione di assumere: solo un 10% degli intervistati prevede un aumento del proprio organico, mentre il 14% anticipa un calo delle assunzioni. Il 69%, infine, si aspetta che la situazione nella propria azienda rimanga invariata. Dati che, con gli aggiustamenti stagionali, portano la previsione sull’occupazione al -1%, 8 punti in meno rispetto al 2019.
Micro, piccole, medie e grandi imprese
A partecipare alla survey sono stati datori di lavoro provenienti dalle 4 macrocategorie imprenditoriali: micro, piccole, medie e grandi aziende. Tra le quattro, sono solo le micro e piccole imprese a prevedere un calo dei dipendenti, rispettivamente del -8 e -7 %. Le restanti categorie, invece, presentano una situazione opposta, con addirittura una previsione di incremento occupazionale. Rispetto all’anno precedente, in ogni caso, tutte hanno riportato un calo nei piani di assunzione, incluse le grandi aziende (-12 %).
I settori più colpiti
Nel nostro Paese, su sette settori industriali quattro prevedono tagli al personale entro la fine del 2020. Si tratta di finanza e servizi alle imprese, che registrano un calo dell’8%, insieme ai comparti della manifattura, delle costruzioni e di ristoranti e alberghi, che decrescono rispettivamente del 2% e dell’1%. Troviamo invece previsioni positive nel settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio, con un +7%, e in altri servizi, con un + 6%. Una situazione che, non stupirà, è comunque per tutti e sette i settori ampiamente peggiorata rispetto al 2019. A riportare il crollo più deciso la manifattura, con ben 24 punti percentuali.
L’occupazione nel resto del mondo
Con oltre 38.000 datori di lavoro intervistati in 43 Paesi, ManPower Group ha tentato di dare una risposta alla domanda sulle previsioni occupazionali anche su scala globale. I datori di lavoro di 22 dei 43 Paesi intervistati prevedono aumenti del personale, 16 tagli, e 5 una situazione di stasi. A emergere fra gli stati con i mercati del lavoro più resilienti troviamo Taiwan, Stati Uniti, Turchia, Giappone e Grecia, mentre al capo opposto della classifica Panama, Costa Rica, Sudafrica, Colombia e Regno Unito.