Migliorare l’employee experience grazie all’intelligenza artificiale: gli strumenti.
L’AI diventa supporto per una employee experience più fluida e gratificante: grazie all’intelligenza artificiale è possibile rendere l’essere umano ancora più protagonista. Sono sempre di più, infatti, gli strumenti basati su AI che semplificano il lavoro dei team HR, permettendo così di concentrarsi su aree più strategiche. Vediamo assieme come si sta evolvendo il settore.
Negli ultimi mesi si sente sempre più spesso parlare di intelligenza artificiale, tra i benefici che i nuovi strumenti potrebbero apportare e i possibili rischi per i lavoratori. Sempre più aziende, però, stanno sviluppando programmi, piattaforme e sistemi basati su AI, che altrettante organizzazioni hanno scelto di adottare. A partire dalla futura versione di Microsoft Teams, per esempio, che implementerà OpenAI per permettere agli utenti di estrarre agilmente le informazioni da condividere poi con i componenti di un workgroup, avviare il processo creativo di un testo, semplificare la redazione di presentazioni partendo da una semplice richiesta o ancora analizzare tendenze e creare infografiche in tempo reale. Non si tratta quindi di aumentare semplicemente la produttività individuale, ma di creare un nuovo modello di conoscenza sfruttando i tanti dati e insight in possesso di un’organizzazione.
Una employee experience più semplice e fluida
Altri sistemi, invece, puntano a snellire le procedure più manuali e ripetitive e permettere ai team HR di dedicarsi ad altre questioni più urgenti o strategiche. È il caso, tra i tanti, di Personio, azienda che offre software HR per le piccole e medie imprese, che recentemente ha annunciato nuovi tool per la sua piattaforma: l’obiettivo è offrire al personale una employee experience più fluida e comoda e nel contempo consolidare ulteriormente l’utilizzo degli strumenti HR e aumentare l’efficienza. In effetti, per quasi quattro responsabili delle risorse su dieci (il 37%) l’efficienza dei processi è fondamentale per aiutare le aziende a superare momenti difficili. Si stima infatti che due terzi dei responsabili HR perdano almeno tre ore e mezza a settimana per rispondere alle domande dei dipendenti.
Personio Conversations con AI-Powered Answers è un helpdesk che aiuta le risorse umane a definire le priorità e a rispondere alle richieste dei dipendenti. I dipendenti, infatti, potranno rivolgersi direttamente a Personio per informazioni o dubbi, senza necessità di coinvolgere i team HR per quanto riguarda, per esempio, domande legate alle politiche di congedo.
L’altro tool, invece, risponde alle nuove normative sul whistleblowing introdotte in numerosi Paesi europei: Personio Whistleblowing si presenta come una soluzione centralizzata per le segnalazioni anonime ed è progettata per soddisfare i più recenti requisiti normativi della Direttiva UE sul whistleblowing e del GDPR.
Un valido aiuto
L’implementazione di strumenti di intelligenza artificiale mira a restituire valore alle persone e alle relazioni umane: si tratta, cioè, di migliorare non solo l’employee experience, ma anche di dar vita a una vera e propria people experience, per la quale l’essere umano torna al centro di tutto. L’uso delle nuove tecnologie, infatti, permette di alleggerire il carico di lavoro dell’HR, in modo tale da permettere al team di concentrarsi principalmente sulla componente della relazione. In quest’ottica, quindi, tecnologia e personale dipendente lavorano in piena sinergia, più che in competizione. Dalla fase di recruiting a quelle più avanzate e strategiche, infatti, l’AI si rivela uno strumento assolutamente efficace e utile, in grado di rivelarsi un aiuto essenziale per la direzione HR. Sempre più HR sono consapevoli che l’esperienza dei dipendenti sia un aspetto fondamentale della loro strategia: secondo una ricerca condotta da Forrester Consulting nel 2021, per esempio, il budget destinato a programmi di employee experience è quasi raddoppiato (dal 6% all’11%) nel giro di due anni. Un inequivocabile segnale che rivela le nuove tendenze in atto.
