Mercato del lavoro, i numeri della ripresa nel post covid
Il mercato del lavoro si muove dopo lo stallo pandemico e, con esso, i flussi di assunzioni e licenziamenti. L’Osservatorio dell’Inps sul precariato riporta un ritorno ai livelli pre covid segnando un incremento generalizzato rispetto al biennio 2018-2019 con quasi un milione di contratti di assunzione in più nel settore privato. Si inserisce in questo contesto anche il fenomeno della Great Resignation, con una crescita delle dimissioni pari a un terzo rispetto all’anno precedente, 3.322.000 solo nel primo semestre del 2022.
Dopo la pandemia riprendono i flussi il mercato del lavoro sul fronte di assunzioni, trasformazioni e cessazioni, come si evince dai dati di giugno 2022 pubblicati dall’Osservatorio sul precariato dell’Inps che fotografano, appunto, il primo semestre dell’anno.
Più 26% è il dato relativo al totale delle assunzioni, che sono state oltre quattro milioni (4.269.179) e hanno riguardato sia i contratti a tempo indeterminato (+36%), sia le diverse tipologie di contratti a termine (intermittenti +40%, apprendistato +27%, tempo determinato +24%), sia quelli stagionali (+22%) e somministrati (+17%).
Più 74% le trasformazioni dei tempi determinati, rispetto allo stesso periodo nel 2021; aumentate dell’11% (60.673) anche le conferme di rapporti di apprendistato arrivati alla conclusione del periodo formativo.
In crescita, però, anche le cessazioni, che registrano un +36% – ovvero 3.322.373 – e riguardano tutte le tipologie contrattuali. Un totale all’interno del quale spicca l’aumento dei licenziamenti di natura economica – che sono passati da 135.115 a 266.640, complice il venir meno dei blocchi imposti in fase pandemica – e le dimissioni volontarie, che superano il milione di casi (+31,73% rispetto allo stesso periodo del 2021) e riguardano anche i tempi indeterminati (+22% a confronto con lo scorso anno).
Sono diminuiti, poi, del 2% (15.689) i lavoratori impiegati con CPO, i contratti di prestazione occasionale a giugno 2022 sono stati 15.689 e la remunerazione risulta pari a 243 euro.
Diminuiti del 35% anche i lavoratori pagati con i titoli del libretto Famiglia (LF), che, a giugno 2022, risultano 10.469.