AI, competenze, leadership e non solo: ecco i libri HR da mettere sotto l’albero di Natale

ChatGpt, management e ironia, cura, competenze, benessere “globale”, leadership. Sono questi alcuni degli interessanti argomenti trattati nei libri HR che vi suggeriamo per Natale 2024, magari da leggere proprio durante le feste, quando oltre al relax, ci si potrà dedicare a tematiche interessanti da approfondire e su cui riflettere, per crescere personalmente oltre che professionalmente. 

Portano dritte a un tema “spinoso” Sonia Malaspina e MariaLaura Agosta che, nel loro volume Il congedo originale. Come trasformare le organizzazioni con il potere della cura (ROI Edizioni), cercano di accompagnare il lettore a riflettere sul tema della cultura della cura per parlare di ciò che comunemente si definisce “congedo” da un punto di vista legislativo.

Le autrici, quindi, tracciano un ragionamento che porta a riconoscere una delle attività più nobili e umane, come quella della cura, appunto, capaci di “allenare” le persone a sviluppare tutte quelle competenze che servono a decifrare il mercato e necessarie nelle organizzazioni. E lo fanno a partire dalla descrizione delle azioni messe in campo in questo senso dall’azienda Danone, che ha cambiato il proprio paradigma culturale.

Di competenze e di reskilling si parla anche nel volume edito da Il Sole24Ore, Il mondo del lavoro non sarà mai più come prima, a cura di Francesco Rotondi e Armando Tursi il cui obiettivo, come si legge nella prefazione, è “duplice: informare e ispirare” e supportare il lettore nel riconoscimento delle “nuove” competenze necessarie per adattarsi alla tecnologia che evolve e all’uso della IA: la prefazione del libro, a tal proposito, è stata fatta proprio con ChatGpt. 

Ancora di competenze, analizzate e valutate questa volta in ogni loro aspetto e sfaccettatura, parla La valutazione della performance: una questione di micron (Franco Angeli) di Piero Vigutto, testo utile sia per i responsabili delle risorse umane che per leader aziendali. 

Nel volume Essere leader in un mondo complesso. Scegliere la direzione per persone e organizzazioni (Egea) Alessandro Cravera analizza i leader definendoli come persone che devono possedere doti in grado di creare “le condizioni affinché il contesto in cui opera (sia esso un’azienda, un’organizzazione, un ente o un Paese) evolva in una direzione sostenibile nel tempo”. Afferma Cravera: “Siamo soliti attribuire a un leader la capacità di ispirare e influenzare gli altri, e la scelta della direzione da prendere e del modo per raggiungere un certo obiettivo. Il primo aspetto pesa però enormemente di più rispetto al secondo. In sostanza, tendiamo a fidarci di persone che sanno guidare anche se sbagliano la direzione in cui ci portano. E non consideriamo leader le persone che non sono interessate a creare schiere di seguaci, ma sanno prendere decisioni, giuste, etiche, sostenibili e che favoriscono un’evoluzione positiva del contesto in cui si muovono. È ora di invertire i fattori”.

Una volta scovate le competenze necessarie alla propria organizzazione è fondamentale concentrarsi sulla retention: ecco che il libro intitolato Onboarding e socializzazione organizzativa (Franco Angeli) di Libera Anna Insalata, Anita Anderson e Stefano Livi si occupa proprio di questo e di come la retention dia forza alla stessa attraction. 

Fatte queste analisi, tuttavia, Paolo Iacci nel suo  libro intitolato Ironia (Franco Angeli) ricorda quanto sia importante, appunto, che non venga mai a mancare l’ironia: Iacci si interroga ad esempio sul fatto se “Possiamo gestire persone e imprese con ironia e umorismo? Dobbiamo solo soffrire o possiamo anche divertirci? L’ironia può salvare una vita? E un lavoro?”, come si legge nell’abstract dedicato al libro. Stop quindi alla visione del management visto come qualcosa di triste e involuto, e spazio ad ironia e umorismo, caratteristiche basilari, per Iacci, per gestire le risorse umane. 

Edito da Franco Angeli anche Unicità, testo in cui Maria Cristina Bombelli si interroga su cosa i giovani cerchino nel mondo del lavoro in un’epoca in cui “si sono legittimati desideri e si è compreso che la vita va vissuta nel miglior modo possibile”. E lo fa mettendo a confronto esperti e consulenti.

Sempre Franco Angeli propone un testo che tratta un altro tema interessante, quello suggerito da David M.R. Covey e Stephan M. Mardyks che in Trap tales ragionano su come uscire da quei momenti di blocco, di trappola, che sembrano impossibili da superare finché non si scorge la strada alternativa.  

Dario Forti e Giuseppe Vacchetta, poi, fanno un excursus di trent’anni di riflessioni sui principali nodi della vita delle organizzazioni nel libro intitolato Seguendo le organizzazioni (Franco Angeli).  Curiosa anche la lettura di Playthebrain© neuroscienze al lavoro (Franco Angeli) di Riccardo Bubbio porta a scoprire cosa accade nel cervello quando si lavora.

Di welfare “globale” si occupa Stefano Castrignanò nel libro Le best practice del global welfare in Italia (Franco Angeli) che punta a trovare il modo in cui garantire il benessere “globale” alle persone. Simone Paolo Guzzardi si concentra su chi lavora in ambito HR ma anche su chi aspira a farlo con Employer community (Franco Angeli) perché “è importante per le aziende costruire delle community composte da persone interne ed esterne, a cui rivolgersi con uno stile comunicativo omogeneo e coerente”. 

Infine il libro Il viaggio dell’eroe nel mondo del lavoro. Raccontare il passato, ristrutturare il presente, migliorare il futuro (Il Sole24Ore editore) dove Francesco Gungui parte dal viaggio dell’eroe tipico della mitologia per  dire che ogni persona è autore, sceneggiatore, regista e produttore della propria vita e quindi anche colui che è in grado di cambiarla.