Libri HR: le letture essenziali sul lavoro che cambia per l’estate 2024
Smart working, management, leadership, potere, selezioni e potenziale nascosto: sono numerosi i libri HR che affrontano temi di grande interesse per chi si occupa di risorse umane, osservando il campo da più punti di vista
Si parte per le vacanze e l’occasione è ottima per approfondire tutto ciò a cui non ci si è potuti dedicare durante le intense giornate di lavoro. I temi, per chi si occupa di Human Resources, sono numerosi, spesso intriganti, e sono tante le letture che possono offrire strumenti preziosi per gestire al meglio il lavoro di squadra. Ecco i nostri consigli sui libri HR da leggere per chi lavora nelle Risorse Umane.
Libri sullo smart working
Un tema tra tanti è senz’altro quello dello smart working, introdotto con forza durante la pandemia, fondamentale per proseguire con le attività lavorative, ha permesso di traghettare il mondo del lavoro oltre se stesso, avendolo forzato a compiere passi che diversamente avrebbero necessitato di molto più tempo per essere fatti.
Tra questi un libro – curato da HR Link e Smart Working Magazine – è stato scritto a otto mani da Paolo Iacci, Gabriele Gabrielli, Franco Amicucci e Luca Solari: si intitola Oltre lo smart working, edito da Franco Angeli, e raccoglie testimonianze a partire da quattro prospettive di ciò che è stato una vera e propria rivoluzione della vita lavorativa, in parte ancora in corso e su cui riflettere.
Dello stesso editore Smart Working: La seconda stagione di Luciana De Laurentiis, un testo che conduce alla ricerca di nuovi modi di lavorare, ma anche di vivere la propria quotidianità, attraverso alcune domande da porsi e da porre per diffondere nuovi modelli organizzativi.
Sempre dedicato allo smart working e sui nuovi equilibri tra occupazione e vita privata a cui tende la Generazione Z (ma anche le persone più mature) il libro di Francesco Delzio (manager, scrittore, giornalista e docente universitario), L’era del lavoro libero – Senza vincoli né barriere. Siamo pronti a questa rivoluzione? (Rubbettino) in cui si fa il punto su un trend sempre più evidente: la progressiva liberazione del lavoro da gran parte dei vincoli, delle barriere, dei pesi economici e sociali che lo hanno caratterizzato a partire dalla Rivoluzione Industriale ripartendo da un’economia della partecipazione, che coinvolga in modo più profondo i lavoratori.
Come cambiano lavoro e management
Ancora a firma di Paolo Iacci è un altro libro, Smetto quando voglio – Il lavoro nel nuovo millennio tra quiet quitting e silenzio organizzativo, Egea editore, che, a partire dall’impatto dirompente della pandemia, mette in luce la trasformazione delle dinamiche del mercato del lavoro, tra il prima e il dopo Covid. Alcuni temi si sono posti con forza come quello del rapporto tra individuo e potere e tra lavoro e costruzione della propria identità. Il cambiamento culturale si è necessariamente riversato sul mondo del lavoro e le imprese ancora non sanno come gestire questa trasformazione, che il libro analizza tentando di offrire possibili soluzioni.
Ad affrontare il tema del potere è anche il volume di Luca Baiguini (docente di People Management and Organization alla School of Management del Politecnico di Milano), Fate la pace con il potere – Contro la retorica della leadership (Egea), che cerca di fare chiarezza nella “diatriba” tra potere e leadership, utilizzando un approccio molto pragmatico che porta avanti l’idea di un’area grigia in cui questi termini si sovrappongono o dipendono l’uno dall’altro.
Ma, allora, qual è il cosiddetto “buon management”? Alla domanda prova a rispondere il libro Alla ricerca di un buon management (Egea), nel quale Alfonso Fuggetta – Ad e direttore scientifico del centro di innovazione digitale Cefriel e professore di Informatica al Politecnico di Milano – nella doppia veste di docente e manager, fa coincidere il buon management con l’innovazione tecnologica. E lo fa fornendo 52 riflessioni, una a settimana, per potersi rinnovare e migliorare.
Per comprendere e comprendersi meglio, serve conoscere i propri punti di forza. Raffaella Villa approfondisce l’argomento in I tuoi punti di forza – Un metodo per scoprirli e poter fare scelte consapevoli, edito da Franco Angeli. Il libro illustra un metodo guidato non solo per metterli a fuoco, ma anche per imparare a comunicarli e permettere agli altri – in questo caso proprio gli HR – di comprenderli.
In I 6 talenti al lavoro – Come individuare i propri punti di forza e capire meglio le dinamiche di un team (Franco Angeli) Patrick Lencioni, grande esperto internazionale di dinamiche del team e autore di alcuni best seller, svela come aiutare le persone a riconoscere il tipo di lavoro che le rende felici e piene di energia, evitando quello che causa stress ed esaurimento.
Generazioni a confronto
Di management, visto sotto la lente dell’età, parla anche il volume scritto da Giulia Tossici (psicologa e docente), Ilaria Marchioni (coach) e Gaia Moretti (sceneggiatrice e sociologa), Il valore dell’età (Egea): obiettivo, quello di favorire la crescita, la consapevolezza e la comprensione reciproca tra persone che hanno età diverse incentivando creatività e desiderio di collaborazione, migliorando la capacità di stare assieme e quindi la produttività.
Se invece ci si vuole concentrare sul potenziale allora bisogna leggere Il potenziale nascosto (Egea), il libro di Adam Grant, psicologo delle organizzazioni presso la Wharton School dell’Università della Pennsylvania, autore di bestseller letti in tutto il mondo e considerato tra i pensatori più influenti nel campo del management. Grant parte da una provocazione: cosa hanno in comune l’attore comico Steve Martin, il giocatore di baseball Robert Allen Dickey e la percussionista Evelyn Glennie?
Si concentra sulle singole persone e sulla seconda metà della vita, privata e lavorativa, Arthur C. Brooks, docente di Pratiche di leadership pubblica presso la Harvard Kennedy School e Management presso la Harvard Business School, che invita a rendersi conto del fatto che la felicità è sempre alla portata di tutti, nel libro La seconda onda. Trovare il successo, la felicità e un senso profondo nella seconda metà della vita (Edizioni Aboca), best seller tradotto di recente in italiano, in cui l’autore, affrontando la propria esperienza, mette a confronto tra la prima fase della vita lavorativa in cui risiedono speranze di successo e tensione verso obiettivi e la seconda nella quale spesso ci si ritrova stanchi e non appagati.
Non parla di human resources ma comunque racconta le persone sotto un profilo psicologico che esce dalla lente di ingrandimento di internet, il libro di Chris Anderson, ideatore dei TED, Generosità contagiosa – L’idea che vale la pena diffondere (Egea) che invita a diffondere generosità contagiosa e buone pratiche attraverso la rete.
Saggi sulla selezione del personale
Più incentrati sui temi della selezione del personale, alcuni saggi editi da Rubbettino: La selezione del personale: come trovare i migliori talenti per la tua azienda di Marco Mazzuca offre una carrellata di tutti gli aspetti da tenere in considerazione nel processo di selezione.
Ricco di consigli pratici il saggio di Federica Formenti Reclutamento e selezione: una guida pratica, mentre è una panoramica di strategie ciò su cui si concentra Selezione del personale: strumenti e strategie di Cristina Bellino.
Il colloquio di lavoro: come farsi un’idea precisa del candidato di Giuliana Rossi è un libro che spiega come condurre un colloquio di lavoro efficace, dalla preparazione alla valutazione dei candidati. Luca Visconti, poi, nel suo Il test attitudinale: uno strumento efficace per la selezione del personale analizza i diversi tipi di test attitudinali. Infine, Francesca De Carlo affronta il tema dell’assessment center nel libro L’assessment center: un metodo di selezione completo e affidabile.