Legge di Bilancio 2025: le novità in materia di lavoro

Dal premio di risultato al welfare, fino alle misure di sostegno della famiglia, una panoramica sulle novità della Legge di Bilancio per dipendenti e aziende

Le novità sul lavoro della Legge di Bilancio 2025

Con l’approvazione della legge 207 del 30 dicembre 2024, conosciuta come Legge di Bilancio, il nuovo anno introduce una serie di misure rilevanti in tema di lavoro. La legge, già pubblicata in Gazzetta Ufficiale, prevede interventi mirati per lavoratori e aziende che spaziano dal welfare aziendale ai benefit, ai congedi parentali fino alle nuove agevolazioni fiscali come l’IRES premiale. Vediamoli nel dettaglio.

Welfare aziendale e benefit

Il welfare aziendale si conferma uno strumento centrale per favorire il benessere dei lavoratori e incrementare la loro produttività. Diverse le misure previste dalla Legge di Bilancio 2025, vediamo le più significative.

Fringe benefit

La soglia di esenzione fiscale per i fringe benefit per il triennio 2025-2027 è di mille euro per i dipendenti senza figli e duemila euro per i dipendenti con figli a carico. Questi benefit possono includere, ad esempio, buoni spesa, rimborsi per utenze domestiche o altre forme di sostegno economico personalizzabili.

Rimborsi per canoni di locazione e manutenzione

I datori di lavoro potranno erogare o rimborsare fino a 5 mila euro annui per coprire i costi di locazione e manutenzione sostenuti dai nuovi dipendenti assunti a tempo indeterminato nel corso del 2025.

Per accedere a questo beneficio, il collaboratore deve trasferire la residenza per motivi lavorativi a oltre 100 chilometri dalla precedente abitazione e non avere percepito un reddito da lavoro superiore a 35.000 euro nell’anno precedente l’assunzione. Questa misura non solo supporta i lavoratori in mobilità, ma incoraggia anche la creazione di nuovi posti di lavoro stabili.

Premi di risultato e produttività

Per incentivare l’efficienza e il rendimento aziendale, il governo conferma alcune agevolazioni. Parlando di premi produttività, viene prorogata la riduzione dal 10% al 5% dell’aliquota dell’imposta sostitutiva per il triennio 2025-2027. Una scelta che, di fatto, determina un’agevolazione sulle somme legate ai premi di risultato o di partecipazione agli utili dell’impresa.

Congedi parentali e sostegno alle famiglie

Le famiglie beneficeranno di alcune misure a sostegno della genitorialità: l’indennità per congedo parentale all’80% della retribuzione sale a tre mesi, utilizzabile da madre o padre entro il sesto anno di vita del bambino o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento.

Confermato, inoltre, l’esonero contributivo mamme lavoratrici: una misura dedicata alle madri con lavoro dipendente con due o più figli, che ora è stata estesa anche alle lavoratrici autonome che non optano per il regime forfettario. Per ottenere l’esonero, è necessario avere un reddito che non superi i 40 mila euro annui.

A queste si aggiungono poi altre agevolazioni, come il bonus per gli asili nido che, per i bambini nati dal 2024 in nuclei con redditi ISEE inferiori a 40.000 euro, porta un beneficio di 3.600 euro a prescindere dalla presenza di altri figli, il bonus elettrodomestici e il bonus bebè, che prevede 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato a partire da gennaio 2025 per tutte le famiglie con ISEE sotto ai 40.000 euro annui.

Ancora presente il bonus psicologo, rifinanziato per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia. Le risorse stanziate ammontano a 9,5 milioni di euro per il 2025, 8,5 milioni per il 2026 e 9 milioni per il 2027, mantenendo un limite di 8 milioni annui a decorrere dal 2028.

Incentivi per nuove assunzioni

Accanto alle misure a sostegno delle famiglie, la Legge di Bilancio 2025 prevede incentivi per l’occupazione: prorogata per i prossimi tre anni la maggiorazione del 20% della deduzione relativa al costo del lavoro derivante da nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate da imprese e professionisti.

Tale deduzione può arrivare fino al 130% del costo del lavoro nel caso di assunzioni stabili di particolari categorie di soggetti, tra cui:

  • disabili
  • giovani under 30 ammessi agli incentivi occupazione
  • mamme con almeno due figli
  •  donne vittime di violenza
  • ex percettori del reddito di cittadinanza

Questa misura mira a incentivare la creazione di posti di lavoro stabili, con particolare attenzione ai lavoratori più vulnerabili, promuovendo al contempo la responsabilità sociale delle imprese.

IRES premiale e sostegno ai lavoratori e alle aziende

Un capitolo significativo riguarda le agevolazioni fiscali per i lavoratori e le imprese. Oltre alla conferma strutturale dell’IRPEF a tre scaglioni, viene confermato e reso strutturale il taglio del cuneo fiscale per i redditi medio-bassi con estensione ai redditi da lavoro dipendente fino a 40 mila euro.

Per quel che riguarda il  settore turistico,  dal 1° gennaio al 30 settembre 2025, i lavoratori degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e del comparto del turismo è riconosciuto un trattamento integrativo speciale pari al 15% delle retribuzioni lorde relative al lavoro notturno e al lavoro straordinario dei giorni festivi.

La Legge di Bilancio 2025 introduce inoltre una riduzione dell’aliquota IRES dal 24% al 20% per le aziende che soddisfano specifici requisiti, con l’obiettivo di favorire la crescita economica e incentivare gli investimenti produttivi. Le aziende possono accedere all’aliquota ridotta al 20% se:

  • reinvestono almeno l’80% degli utili in una riserva vincolata destinata agli investimenti
  • allocano almeno il 30% degli utili reinvestiti all’acquisto di beni strumentali tecnologicamente avanzati, appartenenti alle categorie 4.0 e 5.0
  • incrementano la forza lavoro di almeno l’1% rispetto all’anno precedente

Questa misura mira a stimolare l’innovazione tecnologica e la creazione di nuovi posti di lavoro, rafforzando la competitività del sistema produttivo nazionale.

Per incoraggiare la quotazione delle PMI sui mercati regolamentati o su sistemi multilaterali di negoziazione all’interno dell’UE o dello Spazio Economico Europeo, è stato inoltre prorogato per tre anni il credito d’imposta del 50% sulle spese di consulenza sostenute per la quotazione.

error

Condividi Hr Link