Lavoro sostenibile: ruoli e obiettivi in ottica HR
La sostenibilità è uno tra i temi più attuali, ma qual è il coinvolgimento delle risorse umane? Concretezza, obiettivi a lungo termine e persone sono state le parole chiave degli interventi che si sono succeduti in particolare nel pomeriggio dell’evento Lavoro Sostenibile, ideato e organizzato da HR Link il 24 maggio 2023 presso Le Village by CA a Milano nel contesto del Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso da Asvis. Un’occasione per analizzare le prospettive dell’impatto dei criteri di Environment, Social Governance (ESG) in ottica HR.
Sostenibilità e Risorse Umane
Tra gli ospiti, gli autori del libro “Sostenibilità e risorse umane” edito da Franco Angeli, Paolo Iacci, Founder & Board Member della Fondazione AIDP Lavoro e sostenibilità ETS, presidente di Eca e di AIDP Promotion, professore a contratto, cattedra Gestione delle risorse umane Università degli Studi di Milano, e Luca Solari, professore ordinario Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche all’Università degli Studi di Milano e co-fondatore di Orgtech hanno illustrato l’urgenza di rileggere l’impresa e la funzione HR in ottica di sostenibilità dal punto di vista della salvaguardia dell’ambiente e soprattutto come garanzia di uno sviluppo equo dell’impresa in un contesto civile e sociale davvero in grado di promuovere capacità e aspirazioni delle persone.
Per Paolo Iacci, se durante la pandemia le persone hanno cominciato a riflettere sulle loro priorità, come la salute, la vita personale, i propri obiettivi e così via, le aziende dall’altra parte ragionano ancora secondo quanto sosteneva A.H. Maslow nel suo primo libro del 1954 (Motivation and personality, Harpers, ndr). Cosa significa? Oggi dobbiamo considerare che, per esempio, per le persone la necessità di relazione è tra le più importanti, a differenza di 70 anni fa, ma non solo. Iacci ha spiegato, infatti, che oggi si deve considerare un rethinking generale, in cui le funzioni HR possono avere un ruolo fondamentale.
Luca Solari, sul palco con Iacci, ha aggiunto che oggi più che mai la people strategy è al centro dell’attenzione, ma si tratta di una partita che si deve giocare hic et nunc. Le HR, secondo Solari, devono andare a occupare lo spazio che si è creato nelle aziende con soluzioni concrete, che considerino la relazione con le persone a medio-lungo termine, tornando per incominciare back to basics rispetto alla conoscenza operativa di quello che accade realmente in azienda.
Diversity and Inclusion
Paola Mele, responsabile Selezione, Inclusione e Employer Branding, di Cassa Depositi e Prestiti ha illustrato la strategia di applicazione della policy Diversity & Inclusion di Cassa Deposito e Prestiti, fornendo una prospettiva concreta dell’articolazione e del beneficio della fruizione di uno strumento ben implementato. Mele ha raccontato come si sono approcciati alla policy ragionando in maniera ampia e con uno sguardo sempre rivolto al bene comune, costruendo la strategia su 4 pillar: governance, consapevolezza, accesso alle abilità e sviluppo dei percorsi di carriera e quello che hanno chiamato ecosistema, ossia l’interazione con l’esterno. Per fare tutto questo, ha sottolineato Mele, è stato essenziale raccogliere una dashboard di dati articolata per conoscere gli effetti reali delle diverse iniziative, un aspetto fondamentale per realizzare qualcosa di davvero concreto.
Chi è responsabile della sostenibilità in azienda?
Zeno Beltrami, Global Technical Manager di DNV ha risposto a questa domanda anche alla luce dell’evoluzione di norme, persone e leadership.
Beltrami ha illustrato come le prime certificazioni ISO 9000 si sono sviluppate negli anni 80 per individuare norme rispetto ai modelli organizzativi per passare poi alla sostenibilità dei processi sino a oggi, quando l’automatizzazione impone di concentrarsi sulle persone e su competenze sempre più specifiche. L’HR, secondo Beltrami, dovrà perciò avere una visione a medio-lungo termine che non può prescindere da una formazione intesa come il risultato della triangolazione tra il mondo della produzione, le università e gli altri operatori. Questo riflettendo su come oggi a fare la differenza sia il comportamento delle persone, inclusi i leader, che devono sapere assumersi il rischio e la responsabilità delle proprie decisioni. Per questo secondo Beltrami la norma della sostenibilità è una responsabilità di team, così come un’opportunità per le aziende di restare dentro alla catena di valore.
Il coraggio di superare i propri limiti
Come la figura dell’HR, ora investita anche della responsabilità della sostenibilità, può trovare il coraggio di superare i propri limiti? Lavoro Sostenibile ha inviato come ospite d’onore il triatleta Alessandro Fabian intervistato da Ida Linzalone, Sustainability & Institutional Philanthropy Advisor, e Simona Ciotti, Business director HR Link, che ha raccontato alla platea in sala e da remoto su LinkedIn la sua esperienza di atleta di alto livello. Per Fabian nello sport come in azienda serve pragmaticità per guidare le persone in maniera concreta verso un miglioramento là dove serve, al di là del talento, con una visione che non si perda solo nella parte teorica.
L’impatto della sostenibilità sulle persone e le scelte adeguate al loro benessere
L’evento si è concluso con un ultimo determinate tema: l’impatto della sostenibilità sulle persone e le scelte adeguate al loro benessere
Quali solo le transizioni in atto? Se ne è parlato durante la tavola rotonda conclusiva dell’evento. Patrizia Cappelletti, ricercatrice dell’Università Cattolica di Milano ha spiegato il concetto di sostenibilità contributiva, partendo dalla considerazione che le persone fanno parte dell’impresa, ma anche della comunità. Si dovrà dunque secondo Cappelletti ripensare la relazione tra l’impresa e il mondo in una logica di alleanza verso la sostenibilità. Sostenibilità contributiva dunque significa disegnare evolutivi integrati, orientati al lungo periodo, centrati sul rafforzamento di libertà consapevoli dei legami sociali, ambientali e generazionali che le costituiscono.
Paolo Bonifati, Head of Innovability People and Organization di Enel, ha in seguito portato l’esempio di Enel su come Innovazione e sostenibilità siano necessarie per alimentare il futuro grazie a un ecosistema globale. Bonifati ha evidenziato come le premesse siano un impegno molto coerente, lo studio e la consapevolezza che la sostenibilità è qualcosa che riguarda ogni singola persona in azienda. Ascolto delle persone, dialogo aperto, cultura dell’errore, safety estrema e attività su tantissimi temi sono alcune delle azioni introdotte.
Giuseppe Pone, senior b2b sales manager di FreeNow, ha posto l’attenzione sulla sostenibilità con un occhio di riguardo alla mobilità aziendale. Secondo Pone, quello della sostenibilità è un tema quanto mai attuale per gli HR, in primis in ottica di acquisition e retention. Si deve infatti considerare che, come mostrano anche i dati di diverse importanti ricerche, le nuove generazioni orientano sempre più la scelta del posto di lavoro in base agli obiettivi ESG delle aziende. È in questo senso che la mobilità sostenibile diventa centrale in un’ottica di attrattività e coinvolgimento. Le persone si sentono parte attiva quando possono partecipare alle scelte sostenibili dell’azienda, adottando per esempio comportamenti virtuosi nei loro spostamenti casa-lavoro. Il tutto va però agevolato con attente strategie di mobilità che includano, tra le altre, la possibilità di lavorare in smart working e la disponibilità di budget per l’utilizzo di mezzi pubblici, sharing, ricariche elettriche e così via.
Ida Linzalone, Sustainability & Institutional Philanthropy Advisor, ha infine illustrato il funzionamento delle fondazioni come facilitatori e acceleratori di una transizione sostenibile, e quindi come alleate per le direzioni HR nell’orientamento di una cultura.
Lavoro Sostenibile è stato un momento di incontro rilevante. Grazie ai relatori per i loro interventi di alto livello e ai partner che hanno reso possibile l’evento: Lifeed, FreeNow, People Management Lab, DNV, Performant by Scoa, Workplais e a quanti lo hanno sostenuto: Smart Working Day, Make a Wish e Franco Angeli.