Lavoro ibrido o remoto, come cambia la produttività?
Quasi la metà (42%) dei leader di team remoti e ibridi sta investendo di più nella workplace culture a causa della pandemia. Nonostante ciò, il 55% dei lavoratori completamente remoti e ibridi afferma di non avere opportunità di comunicazione e collaborazione sul lavoro o strumenti per svolgere le proprie mansioni in modo efficace. Quali le possibili strategie per supplire a queste mancanze?
La produttività – o meglio, il timore di una sua diminuzione – è stata la prova del nove che ha decretato l’efficacia del lavoro da remoto: sembra infatti che la maggior parte delle aziende non abbia avuto contraccolpi produttivi con il passaggio allo smart working, anzi: secondo l’indagine How managers are investing in remote and hybrid team success (Come i manager stanno investendo per il successo di team remoti e ibridi, ndr) condotta da Omnipresent and Remote Social, infatti, il 51% del manager britannici dichiara di aver registrato dei vantaggi in termini di produttività e redditività, mentre il 52% dei team leader dichiara un work-life balance soddisfacente per il proprio team e il 32% ha addirittura migliorato la comunicazione interna. Tutto questo, però, a fronte di investimenti specifici dedicati alla workplace culture che, per il 40% degli intervistati, ammontano a 51-100 dollari al mese per collaboratore.
Remote working, personal connection
Sempre secondo la ricerca, lo smart working non porta automaticamente a una rottura delle connessioni tra i colleghi: la paura principale di molti global team manager – ovvero che il lavoro da remoto impedisca l’instaurarsi di rapporti interpersonali e di collaborazione tra i diversi membri della squadra – è invece stata scongiurata nel 42% dei casi, con i manager che hanno dichiarato che i cambiamenti sul piano lavorativo dovuti al Covid-19 hanno invece favorito l’instaurarsi di connessioni personali su un piano ancor più profondo.
Certo, uno step fondamentale rimane il rafforzamento della cultura aziendale, quello spirito di corpo che consente ai membri del team di prendere le decisioni in maniera autonoma verso la realizzazione di un obiettivo condiviso, accanto al quale è necessario prevedere investimenti su misura per rispondere alle necessità dei singoli team.
I manager, inoltre, devono ripensare alle sfide in maniera inclusiva sia per i lavoratori da remoto sia per quelli on-site, creando una cultura e un ambiente di lavoro che siano di supporto per entrambi i gruppi, con la consapevolezza che si tratti di due realtà diverse ma ugualmente parte dello stesso ecosistema.
Engagement, interazione e comunicazione sono dunque le parole-chiave per costruire una cultura di squadra che sia produttiva ed efficace, indipendentemente dalla location dove il singolo individuo si trova a lavorare.