Laurea: il riscatto è agevolato, ma non sempre conviene
All’interno del decreto sul reddito di cittadinanza è stata prevista la forfetizzazione: 5.240 euro per ogni anno riscattato. Ma potrà farlo solo chi, indipendentemente dall’età, ha iniziato a versare contributi dal 1996. Resta la vecchia modalità di riscatto, più costosa ma non riduce la pensione. La convenienza per ognuno è da calcolare
Riscatto della laurea, ci sono novità. È stato un tema sempre molto sentito perché gli anni universitari possono incidere in maniera significativa sulla propria età contributiva, migliorando la propria posizione previdenziale. Negli anni, la normativa per il riscatto è cambiata diverse volte: a volte più incentivante, a volte meno. Ora è stata introdotta una opzione favorevole per il riscatto degli anni della laurea, ma non è detto che convenga sempre scegliere questa strada. Tutti, indipendentemente dall’età (inizialmente era una misura solo per gli under 45), potranno accedere a questa opzione ma solo se si è iniziato a versare contributi dal 1996 (l’anno del contributivo), non prima. Un riscatto meno costoso, ma impatta sull’assegno previdenziale, riducendolo. Per non avere decurtazione della pensione, si può scegliere il riscatto tradizionale.
Forfait
La novità è la cosiddetta forfettizzazione, introdotta con il decreto legge 4/2019 (quello del reddito di cittadinanza), ed è la possibilità di valorizzare gli anni di studio a fini pensionistici. Con la nuova opzione un anno di riscatto costa “solo” 5.240 euro (il 50% è detraibile), invece di un terzo dell’ultima retribuzione annuale lorda percepita, ma non è detto che sia sempre una scelta conveniente. Oltre al risparmio sul costo diretto occorre fare altre valutazioni, soprattutto considerando che il raggiungimento dell’età pensionistica – soprattutto per i più giovani – è un parametro altamente mobile.
Non solo laurea
Il decreto ha previsto diverse possibilità di riscatto degli anni di formazione universitaria: non solo il periodo della laurea. Si possono riscattare il diploma universitario, la laurea in ogni sua durata, il diploma di specializzazione post-laurea,il dottorato di ricerca. È possibile chiedere il riscatto anche di periodi parziali. Il Sole 24 Ore ha ha sviluppato un calcolatore, per conoscere la convenienza o meno del riscatto della laurea.
Il vecchio riscatto
Resta in vigore, per tutti e senza nessuna limitazione, la possibilità di riscattare gli anni universitari con il metodo tradizionale, cioè pagando in base al proprio reddito. Il riscatto tradizionale è più oneroso rispetto a quello tradizionale, ma bisogna considerare sia che non ci saranno decurtazioni all’assegno previdenziale, sia gli sgravi fiscali riconosciuti sulle somme pagate per il riscatto. Non esiste la formula unica della convenienza, ogni caso fa storia a sè, così come ogni esigenza personale è diversa.
Chiarimenti
La normativa è in costante evoluzione. Al momento per tutti i dubbi fa fede la circolare Inps n.36 del 5 marzo 2019, con i chiarimenti sulle modalità di accesso al sistema della forfetizzazione.