Labour Governance: una sfida per le organizzazioni tra normative e sostenibilità

In un contesto caratterizzato da sfide macroeconomiche, geopolitiche e normative, quali sono le condizioni necessarie per implementare best practice, garantire conformità legale e proteggere le aziende? E quali le responsabilità strategiche e operative dell’HR?

La Labour Governance richiama l’attenzione sulla necessità di garantire un equilibrio tra le richieste di gestione delle eventuali problematiche legali in azienda, comprese quelle di natura penale, e i sistemi di controllo interno. Questo approccio dinamico coinvolge diversi attori, in primis la figura classica delle Risorse Umane – non solo come funzione “staff”, ma come protagonista strategico nella governance aziendale –, che deve assicurare il rispetto delle normative e garantire le necessità organizzative di adeguate formazione, armonizzazione e progettualità. 

Tra i principali ambiti d’intervento spiccano la certificazione in sostenibilità, sicurezza, welfare e ambiente; la conformità al Decreto Legislativo 231/2001; la gestione del whistleblowing; il controllo delle catene produttive e distributive; i rapporti con il Collegio Sindacale, con l’Organismo di Vigilanza e con Comitati di Consiglio; e l’implementazione di soluzioni di Risk & Change Management, cybersecurity e intelligenza artificiale. 

L’approccio sistemico alla Labour Governance richiede inoltre analisi di materialità per la multi-sostenibilità e la costruzione di modelli organizzativi adeguati, in grado di rispondere a esigenze normative, tecniche e comunitarie, con algoritmi e regolamenti a supporto di un impiego conforme dell’AI. Questo scenario mette in luce l’urgenza di integrare tali sfide in una visione strategica e sistematica per la gestione organizzativa moderna.

Labour Governance: il ruolo strategico delle Risorse Umane 

L’articolo si basa sui lavori della quarta edizione di ORU – Officina Risorse Umane, evento di rilevanza nazionale che si è svolto a Roma il 23 e 24 novembre 2024 e che ha visto la partecipazione di esperti, HR manager e istituzioni, con l’obiettivo di costruire una visione condivisa sul futuro del lavoro. Patrocinato dal Ministero del Lavoro e AIDP e organizzato da HR LINK con la direzione scientifica dell’avv. Francesco Rotondi, Name Partner LabLaw, consigliere esperto Cnel,  ORU ha coinvolto otto tavoli di discussione, trattando altrettanti temi cruciali per le risorse umane e producendo una piattaforma di proposte da sottoporre alle istituzioni governative.

Il tavolo ORU sulla Labour Governance ha affrontato le sfide della gestione organizzativa in un contesto macroeconomico e geopolitico complesso, proponendo un approccio sistemico e integrato per le Risorse Umane. Le HR integrano in modo più specifico funzioni strategiche e operative:  in un’epoca in cui le organizzazioni devono navigare tra normative giuslavoristiche, civili, penali e regolatorie, gli HR assumono un ruolo chiave nella gestione di tematiche trasversali. 

Il tavolo ha introdotto il concetto dell’’ellisse gialla’, una rappresentazione grafica delle relazioni tra governance aziendale e sistemi di controllo interno. Questo modello evidenzia l’equilibrio tra stimoli provenienti dall’alto (Corporate Governance) e dal basso (Control Governance), con il compito di assicurare una gestione ottimale delle conseguenze patologiche, incluse eventuali responsabilità penali.

Per affrontare queste sfide, il tavolo ha anche sottolineato la necessità di formazione continua, armonizzazione e progettualità. I dipartimenti HR devono quindi essere riconosciuti come protagonisti strategici, con responsabilità che spaziano dalla certificazione delle politiche di sostenibilità al monitoraggio delle catene produttive e distributive, fino alla gestione delle crisi aziendali.
Una trasformazione che rappresenta un passo cruciale per garantire che le aziende siano in grado di affrontare le sfide di compliance, innovazione e tutela legale, assicurando un futuro organizzativo sostenibile ed efficace.

Le proposte 

Sono tre le proposte che il tavolo di lavoro di ORU-Officina Risorse Umane ha individuato, legate ad altrettante priorità d’intervento:

  1. la partecipazione diretta e proattiva della funzione Hr ai comitati strategici 
  2. un opportuno presidio diretto nella gestione dei processi 
  3. la responsabilizzazione formale della figura HR con l’obbligo di istituire dei meccanismi di attribuzione di crediti formativi annuali alla stregua di molte altre professioni intellettuali.   

HR al centro: formazione e responsabilità 

Dal tavolo sulla Labour Governance emerge quindi con forza la necessità di riportare le Risorse Umane al centro delle organizzazioni. Una centralità non solo naturalmente riconosciuta, ma anche dettata dalla loro funzione normativa e strategica, partecipando alla creazione delle policy aziendali e alla costruzione dei processi insieme ai capi delle funzioni. 

Questo ruolo centrale implica una responsabilizzazione crescente dei professionisti HR, accompagnata dalla necessità di una formazione continua. Non basta più una certificazione iniziale: la competenza deve essere alimentata costantemente, diventando un fattore abilitante essenziale per garantire l’efficacia e la qualità nello svolgimento di una funzione sempre più cruciale per il successo aziendale.

Il commento dei coordinatori del tavolo

Cesare Damiano, già ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e presente a Officina Risorse Umane in veste di rappresentante istituzionale e coordinatore del tavolo di lavoro sulla Governance, ha commentato: “Oggi Risorse Umane è sinonimo di coloro che nell’impresa valorizzano le persone, anche perché l’impresa moderna ha bisogno della valorizzazione, dell’inclusione e del dialogo e soprattutto di offrire le giuste retribuzioni, le giuste tutele e il welfare protettivo di natura aziendale e complementare al fine di accrescere produttività e obiettivi. Dialogare con le istituzione è importante per aiutare il processo legislativo intrapreso da Governo e Parlamento”.

Anche Vito Rotondi, Managing Director, LabLaw e co-coordinatore del tavolo di lavoro, ha lasciato un commento: “Il tema centrale del tavolo di lavoro è legato alla figura delle Risorse Umane, che diventa mediatrice, capace di ricomporre tutte le direttrici che vanno oltre il diritto del lavoro perché ricomprendono anche responsabilità che sono di altre funzioni, dagli organismi di vigilanza al collegio sindacale, e declinare tutto questo mondo intorno al lavoro costruendone comitati, linee guida, guidance, compliance, tutti temi molto centrali da rendere unitari per le soluzioni”.

I partecipanti al tavolo

  • Damiano Cesare, Già ministro Ministero del Lavoro e delle politiche sociali (rappresentante istituzionale, coordinatore del tavolo di lavoro)
  • Rotondi Vito, Managing Director, LabLaw (coordinatore del tavolo di lavoro)
  • Soldi Giovanni Maria, Avvocato Studio dell’avv. Giovanni Maria Soldi – LabLaW (per la direzione scientifica) 
  • Marco Neri, Partner, Lablaw (per la direzione scientifica)
  • Gallotta Ilaria, AI Angel, Skilla (AI Angel)
  • Pompeo Ludovico, AI Angel, Skilla (AI Angel)
  • Ambrosetti Flavio Marco, Direttore Risorse Umane e strumentali, Equitalia Giustizia
  • Brunetti Maria Rosaria, Direttore Risorse Umane, 2i Rete Gas
  • Casali Alberto, CHRO, Medcenter Container Terminal
  • Cossu Mauro, HR & Organization Director, ICS Maugeri
  • Gualtieri Pasquale, Group HR Director, Proma
  • Mancini Alessandro, Head of Industrial Relations and Labour Law, DHL Supply Chain Italia
  • Monga Marco, Human Capital & Organization Director, IIT
  • Quizielvù Massimo, President & CEO, Glasford International Italy
  • Scrimieri Pietro, Direttore Risorse Umane e Organizzazione, Acquedotto Pugliese 
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