Innovazione aziendale, il report di Quadrifor relativo alla digital trasformation
La digital transformation è la frontiera dell’innovazione con cui si stanno confrontando le aziende di tutto il mondo. L’Italia si trova in una situazione di svantaggio che rispecchia le difficoltà che l’economia del nostro paese manifesta nel campo dell’innovazione
Quadrifor, ente bilaterale per lo sviluppo della formazione per i middle manager del terziario, ha recentemente pubblicato su Persone e Conoscenze un report che illustra tale situazione, fornendo anche un modello di intervento di cui vi daremo prossimamente un approfondimento
I riferimenti autorevoli che vengono citati nel report, riportano una situazione critica di passaggio alle nuove tecnologie, ostacolata da vari fattori tra cui spicca la massiccia presenza nelle PMI di quella generazioni che hanno maggiore difficoltà a intraprendere il passaggio culturale che la digital transformation esige.
Il confronto con le altre nazioni è impietoso.
L’indicatore Desi (Digital society and economy index) vede il nostro Paese in quart’ultima posizione nell’Unione europea a 28.
A conclusioni analoghe arriva l’ indicatore europeo Innovation scoreboard secondo cui l’Italia rimane posizionata tra i moderate innovator, al di sotto della media dell’Ue 28.
Il panorama generazionale che ci troviamo di fronte, ben illustrato dal rapporto Istat 2016 ci fornisce un ulteriore elemento di analisi. La compresenza di 5 generazioni all’interno delle organizzazioni rappresenta elemento di criticità che è oggetto di attenzione del Diversity management. La gestione delle risorse umane si trova ad affrontare per la prima volta una tale massiccia presenza di persone che, accanto alla differenza anagrafica, portano con sé notevoli e determinanti differenze culturali.
Le cinque generazioni a confronto
Ma quali sono queste cinque generazioni?
- Generazione della ricostruzione
- Baby boomers
- Generazione di transizione o Generazione X
- Generazione del Millennio
- Generazione delle Reti
Ciascuna di esse possiede non solo esperienze diverse ma una diversa attitudine verso il lavoro e verso i modelli di apprendimento.
Lo studio evidenzia la massiccia prevalenza nel middle management di quella generazione che presenta maggiori carenze e resistenze alla digital trasformation. Sono infatti le generazioni successive ad essere maggiormente disponibili e già in parte competenti in tale campo.
Per la prima volta quindi, nella storia delle organizzazioni, le giovani generazioni sono portatrici di saperi fondamentali e allineate con le nuove esigenze di sviluppo. Coloro che sono collocati nelle posizioni di gestione ne sono in parte sprovvisti, ma al tempo stesso sono i detentori di fondamentali competenze di business.
Si pone urgentemente quindi la questione su come poter trasferire reciprocamente le competenze di ciascuna generazione verso l’altra.
Il Reverse Mentoring
Come suggerisce il temine, quando parliamo di Reverse Mentoring ci riferiamo ad un cambio di paradigma nell’ambito del trasferimento delle conoscenze tra discente e docente. Negli anni ’90 si era accorto di questa necessità/opportunità Jack Walsh, CEO di General Electric. Un cambio di paradigma epocale che vede un processo circolare e virtuoso di trasferimento di conoscenze tra gli individui che ne sono portatori. La valorizzazione quindi dei saperi delle persone dell’organizzazione sta alla base di questo processo.
A prescindere dall’elemento anagrafico che non è più quindi di per se’ criterio sufficiente per stabilire il rapporto tra mentor e mentee.
Oggi il Reverse mentoring si coniuga con la digital transformation generando un nuovo modello di leadership, con grandi vantaggi che si riverberano trasversalmente su tutta l’organizzazione.
Di fondamentale importanza per il raggiungimento dell’obiettivo desiderato è lo sviluppo delle competenze specifiche relative al digital mentoring e la preparazione, da un punto di vista psicosociale del terreno.
Il top management deve essere accompagnato sia verso le nuove competenze sia soprattutto verso questo nuovo modello di trasferimento.
Ai giovani vanno passate le competenze di business seguendo le attitudini e i linguaggi che sono propri delle loro generazioni.
Quadrifor ha progettato un modello di Reverse Mentoring insieme a Skilla-Amicucci Formazione cui dedicheremo prossimamente un approfondimento.