Inail presenta il nuovo robot ErgoCub
Si chiama ErgoCub il robot umanoide frutto della partnership tra l’Inail e l’Istituto italiano di tecnologia (IIT), progettato per eseguire lavori pesanti e controllato da remoto in tempo reale
ErgoCub è un robot umanoide sviluppato dalla collaborazione tra Inail e l’Istituto italiano di tecnologia (IIT) con l’obiettivo di sollevare carichi pesanti e svolgere compiti potenzialmente pericolosi per gli esseri umani, allo scopo di ridurre il rischio per gli operatori. L’innovativo robot è stato presentato all’inizio di aprile presso il Generali Convention Center di Trieste durante l’evento Selecting Italy 2024, organizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dalla Conferenza delle Regioni per promuovere gli investimenti esteri in Italia.
Commissionato dall’Inail all’Istituto italiano di tecnologia, ErgoCub mira a mitigare l’impatto delle malattie muscolo-scheletriche nei luoghi di lavoro del futuro, integrando avanzate tecnologie robotiche con protocolli di sicurezza innovativi.
Secondo Daniele Pucci, ricercatore presso IIT che ha spiegato il progetto di ErgoCub in un’intervista a HRLink, il 70% delle malattie sul luogo di lavoro è attribuibile al carico biomeccanico e al tessuto connettivo, una tendenza costante nel tempo che evidenzia l’inefficacia delle misure adottate finora.
Per questo motivo è stato sviluppato questo robot umanoide di circa 1,50 metri di altezza, dotato di una serie di sensori che gli consentono di comprendere l’ambiente circostante. Dispone di mani avanzate che gli permettono di svolgere operazioni di manipolazione e durante la presentazione era controllato da un operatore situato a Genova.
Daniele Pucci spiega che è possibile controllare la piattaforma da remoto in tempo reale, separando così il rischio dall’operatore, che può lavorare da una posizione sicura. Fondamentalmente, si tratta di una macchina che può assistere gli esseri umani, allontanando i pericoli. Durante l’evento sono state presentate anche tecnologie indossabili, come abiti intelligenti che utilizzano l’intelligenza artificiale per monitorare in tempo reale i carichi sulle articolazioni e gli sforzi, anche tra le vertebre.