Il manager della felicità entra in azienda
L’esperienza pionieristica di Velvet Media, società di servizi cresciuta vertiginosamente negli ultimi anni. I dipendenti hanno a disposizione una psicoterapeuta per superare tensioni e migliorare i rapporti tra colleghi. A settembre anche in Italia la certificazione per Hr manager su: Scienza della Felicità e Organizzazioni Positive
Occuparsi del benessere dei propri dipendenti è una attività sempre più rilevante dell’hr management. Lo è per diverse ragioni: dalla ritenzione e attrazione di talenti, all’incremento della produttività correlato allo star bene sul posto di lavoro. Benessere dei dipendenti è una formula ampia, che può comprendere il welfare aziendale, la promozione dell’attività fisica o il wellbeing in genere…una formula che qualcuno ha deciso di portare all’estremo, oltre il mero star bene. L’obiettivo è la felicità.
Il caso
La storia è quella di Velvet Media, una società di servizi di marketing cresciuta vertiginosamente nel giro di pochissimi anni. Il fondatore è Bassel Bakdounes, figlio di un siriano arrivato in Italia negli anni ‘70: ha raccontato a Repubblica la sua decisione di inserire in azienda la figura del “manager della felicità”. “Da un buon io deriva un buon noi – ha dichiarato il fondatore a Repubblica.it – lo diceva già nel 1979 Michael Gruneberg un pioniere nello studiare la soddisfazione sui posti di lavoro. E da quella massima abbiamo deciso di introdurre questa figura per migliorare il welfare aziendale. Siamo certi che se i nostri dipendenti saranno più felici, ameranno di più lavorare e per questo ci aiuteranno a raggiungere risultati migliori”. La scelta è caduta su una donna, Damarì Feltracco, psicologa e psicoterapeuta clinica e di comunità, che è a disposizione dei dipendenti: in azienda c’è una sorta di “confessionale”, dove si affrontano problemi e si sciolgono tensioni tra colleghi, perché conoscere i colleghi apprezzare le capacità e valorizzare le eccellenze per crescere come gruppo è una delle sfide cruciali che le aziende affrontano oggi.
La scelta di Velvet Media è pionieristica per l’Italia ma la figura del Chief happiness officer (Cho) e del Leadership & learning manager (Llm), non è sconosciuta ai modelli di organizzazione aziendale. I risultati, al momento, stanno dando ragione al Ceo e fondatore di Velvet Media. “La nostra azienda – ha detto Bakdounes – cresce a ritmi vertiginosi, a maggio avevamo già raggiunto il fatturato dello scorso anno. Accelerare i processi di integrazione umana e professionale nel flusso di lavoro è la nostra priorità. La mia è quella di lavorare in un ambiente sereno e motivato. Meglio trovare sorrisi che musi duri in azienda, no?”.
Il “corso”
Che la felicità dei dipendenti sia importante per le imprese, lo dimostra anche il percorso di certificazione che parte in Italia dal prossimo settembre: è un vero e proprio corso per la formazione di Competenze, Strumenti e Pratiche per costruire e gestire Organizzazioni Positive. La Scienza della Felicità e delle Organizzazioni Positive è stata integrata con in master e corsi di prestigiose Università in tutto il Mondo come Harvard, Berkeley, Michigan, Stanford, London BS.
I costi indiretti
Secondo il global report di Edelman, l’Italia ha uno dei tassi più elevati di dipendenti demotivati. La demotivazione, tradotta in cifre vuol dire 500 miliardi di produttività persi a livello globale di cui 500 milioni in Italia (fonte: ricerca Gallup per Valore D).