Il concetto di categoria nei contesti lavorativi
Il temine categoria deriva dal greco che e può avere due diverse traduzioni opposte tra loro: accusare oppure affermare. In riferimento ai contesti lavorativi le categorie sono uno strumento di classificazione delle persone
Il temine categoria deriva dal corrispondente termine greco che può avere due diverse traduzioni, distanti quanto tangenti: accusare ed affermare.
Sebbene l’attività del categorizzare sia funzionale all’organizzazione del nostro sapere, conosciamo abbondantemente quanto in essa si nascondano pericolose insidie se applicata alle persone, ai loro comportamenti e quindi alla produttività delle loro performance.
Stereotipi e pregiudizi sono l’estrema declinazione della categorizzazione cui, sembrerebbe, non sono scevre neppure le intelligenze artificiali e non solo quelle umane. Un interessante articolo pubblicato su Ninjamarketing affronta questo delicato tema da un punto di osservazione insolito quanto inquietante: le macchine apprendono dagli uomini e degli uomini finiscono per imitare, in maniera esponenziali, anche le distorsioni di pensiero.
Le categorie svolgono il prezioso compito di rendere la realtà ordinata e prevedibile, e se ad esse è collegata la possibilità anche di riconoscerla. dall’altra parte nascondono l’insidia di renderla conoscibile.
Le persone rischiano di essere le vittime “privilegiate” di questo strumento e nelle aziende si sta facendo strada la consapevolezza che è necessario andare oltre il presunto conosciuto per intercettare, saperi, competenze e capacità che la categorizzazione rischia di oscurare.
Sempre più frequentemente si parla della necessità/opportunità di conoscere, di scoprire i talenti nascosti che le persone spesso utilizzano al di fuori dei luoghi di lavoro dove spesso invece risultano invisibili. La stessa categoria di talento ha così subito una evoluzione virtuosa superando la distinzione tra persone di talento versus quelle prive che ne vengon ritenute prive.
L’unica categoria valida rimane allora quella umana: l’universale di socratica memoria cui è lecito riferirsi senza temere ne di accusare o affermare impropriamente.