Il calendario del leader
Come i Ceo gestiscono il loro tempo, risorsa vitale per il successo aziendale e per mantenere buone relazioni umane? La ricerca pubblicata sulla Harvard Business Review
Non è semplice la vita del Ceo di una grande azienda.
Guidare oggi una grande impresa significa imparare a gestire le decisioni tra scenari complessi, obiettivi ambiziosi e a breve termine, facendo i conti con una speranza di vita lavorativa sempre più corta. E se è innegabile che i manager abbiano dalla loro parte una grande quantità di risorse e di supporti, sono loro, più di chiunque altro, a doversi confrontare con la cronica scarsità di tempo.
Dalla corretta gestione di questa risorsa, scarsa per definizione nel lavoro come nella vita, dipendono successi aziendali e qualità delle relazioni umane all’interno di un’impresa.
È partendo da qui che Michael E. Porter e Nitin Nohria, ricercatori della Harvard Business School, nel 2006 hanno avviato una ricerca per capire come è scandita la giornata dei Ceo, e come questi utilizzano il loro tempo. Per circa 10 anni hanno dunque osservato 300 amministratori delegati, focalizzando in particolare l’attenzione su 27 manager di grandi aziende. Le loro giornate sono state scandagliate e analizzate per circa 3 settimane, 7 giorni su 7. Ecco cosa è venuto fuori.
62,5 ore di lavoro a settimana
I Ceo lavorano molto di più dei propri dipendenti. La media delle ore spese in attività lavorative è di 9,7 nei giorni infrasettimanali, di 4 nei giorni del week-end. Nemmeno in vacanza si stacca del tutto: ben 2 ore e mezza in media al giorno scorrono tra lettura dei documenti, mail e call. In una settimana si arrivano a totalizzare così 62,5 ore lavorative, circa il 50% in più di un impiegato medio a tempo pieno.
Il tempo per sé è sacro
Nonostante i ritmi serrati, la maggior parte degli amministratori delegati intervistati riesce a ritagliare del tempo per sé. I Ceo dormono in media 6,9 ore a notte, altre sei ore sono dedicate a se stessi o alla famiglia, e molti si allenano regolarmente, occupando per le attività fisiche circa il 9% delle ore riservate al tempo libero (in media 45 minuti al giorno). Riposo e attività fisica sono infatti fondamentali per reggere anche fisicamente il peso del lavoro e delle responsabilità. Anche la famiglia ha il suo spazio. In genere i manager trascorrono circa la metà delle ore di relax con i propri cari, e sono piuttosto rigidi nel preservare questi spazi. Altre 2,1 ore al dì vengono infine spese per guardare la tv, leggere o dedicarsi ai propri hobby.
Faccia a faccia sì, riunioni no
Le relazioni umane sono per i leader un elemento vitale per il successo aziendale. Dalla capacità di costruire rapporti veri e duraturi dipende infatti la loro legittimazione, fattore che influisce sul raggiungimento degli obiettivi di business. Non è quindi un caso che i più preferiscano interloquire con i propri collaboratori in incontri faccia a faccia, bypassando possibilmente riunioni allargate e conference-call. Quasi il 61% delle ore lavorative trascorre in confronti personali e appena il 24% viene impiegato in interazioni elettroniche. Molti di loro trovano improduttive e controproducenti le email, e per evitare “valanghe digitali” alcuni manager si servono di collaboratori che filtrano i messaggi e delegano quelli meno importanti ad altri dirigenti.
Fuori, e meglio soli…
Tra appuntamenti con i clienti, incontri con gli investitori, trasferte e visite presso altre sedi aziendali, gran parte della giornata del manager trascorre fuori dagli uffici della società: oltre il 50% delle attività si svolge infatti fuori dalle mura aziendali. Sarà forse per questo, ma la frase “un uomo solo al comando” sembra cucita su di loro: per volere o per necessità, i manager operano per lo più in solitudine. Il 28% di ciò che fanno, lo fanno senza il confronto con alcuno.