Gap gender: donne e digitale, un’opportunità
Uno studio della Commissione Europea evidenzia il divario sempre più profondo tra la partecipazione maschile e quella femminile nei settori legati all’Ict
C’è un settore in cui il cosiddetto gender gap si percepisce in modo più evidente: è quello dell’Ict.
Un recente studio commissionato dalla Commissione Europea (Women in Digital Age, 2018) ha mostrato quanto sia profondo, e in costante crescita, il divario tra la partecipazione maschile e femminile nel settore digitale, a tutti i livelli: nell’educazione, nella carriera e nell’imprenditorialità.
Malgrado la crescente richiesta di specialisti in Ict e di profili digitali, dallo studio emerge che la percentuale di europei con una preparazione adeguata in questi ambiti è in diminuzione. E se questo trend vale sia per gli uomini che per le donne, sono decisamente meno le rappresentanti del genere femminile che intraprendono percorsi di educazione e carriere correlate all’Ict.
Come sempre, i numeri aiutano a delineare con più precisione il quadro. Ecco quelli emersi dallo studio:
- i ragazzi che intraprendono percorsi di studi in ambito Ict sono quattro volte di più delle ragazze e rispetto al 2011 sono diminuite le donne che frequentano un’istruzione superiore legata a questo settore;
- la quota di uomini che lavora nel settore digitale è tre volte superiore a quella delle donne;
- la perdita annuale di produttività per l’economia europea determinata dalle donne che abbandonano il proprio lavoro in ambito digitale è stimata in circa 16,2 miliardi di euro;
- sebbene le start-up al femminile abbiano in generale maggiori probabilità di successo, c’è una diminuzione nella partecipazione, nella leadership e negli investimenti nel settore digitale imprenditoriale femminile.
Questi dati e l’analisi qualitativa che ne è seguita suggeriscono come nel sentire comune persista un pregiudizio inconscio secondo cui la tecnologia e il digitale siano ambiti prettamente “maschili”. Una mentalità che acuisce il gender gap e che richiede un cambiamento culturale profondo.
A proposito di questi dati, la Commissaria europea al Digitale, Mariya Gabriel, ha commentato: “Sono estremamente preoccupata dall’assenza delle donne nell’economia digitale. Solo il 24,9% delle donne si laurea in settori legati alla tecnologia e solo il 14,8% dei fondatori di start-up sono donne”. Ecco allora che il Piano d’azione sull’Educazione Digitale (The Digital Education Action Plan) annunciato dalla Commissione Europea rappresenta un passo avanti per affrontare questo divario di genere, incoraggiando ragazze e ragazzi a seguire l’istruzione legata alle Ict per essere in grado di adattarsi alle esigenze dell’era digitale. In particolare la Commissaria Mariya Gabriel ha annunciato, nei prossimi due anni, azioni volte a combattere gli stereotipi nei media, promuovere l’imprenditoria digitale femminile e incoraggiare le ragazze a migliorare le competenze nel digitale e a seguire studi superiori nelle aree relative all’Ict.