Formazione sulla sicurezza, cosa fanno le aziende?

Prevenire gli incidenti sul lavoro richiede una formazione efficace. Come le aziende possono coinvolgere i dipendenti, monitorare i risultati e promuovere una cultura della sicurezza condivisa e duratura?

formazione sulla sicurezza aziendale

Rendere l’ambiente di lavoro sicuro è una vera emergenza: in Italia, solo nel 2024, le persone morte sul lavoro sono state almeno mille – senza contare gli incidenti e gli infortuni. Siamo ben lontani dall’anno a zero morti bianche auspicate dal presidente Mattarella, ma ciascuna azienda ha il dovere – e l’occasione – di intervenire tempestivamente per rafforzare e consolidare la propria cultura della sicurezza.

La sicurezza sul lavoro non è quindi solo una questione di conformità normativa, ma rappresenta un valore essenziale per ogni azienda che deve garantire un ambiente lavorativo privo di rischi. La formazione sulla sicurezza sul lavoro gioca un ruolo di primo piano, per prevenire incidenti e infortuni, ma anche per promuovere il benessere generale dei dipendenti e migliorare la produttività complessiva dell’organizzazione.

L’importanza della formazione sulla sicurezza sul lavoro

Secondo i dati dell’INAIL, la maggior parte degli incidenti sul lavoro è da attribuire a una scarsa consapevolezza dei rischi o a comportamenti non conformi alle normative di sicurezza. Diventa quindi fondamentale formare i dipendenti non solo per tutelare la loro salute, ma anche, di riflesso, per ottimizzare le performance dell’azienda stessa.

Ridurre il numero di incidenti significa anche abbattere i costi legati a indennità, assenze e turnover, oltre a migliorare il morale e l’engagement dei dipendenti e a rafforzare la reputazione dell’azienda sul mercato.

Il quadro normativo

In Italia, il D.Lgs. 81/2008, ovvero il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, rappresenta il riferimento normativo principale in materia di sicurezza e salute sul lavoro. Questo decreto impone alle aziende l’obbligo di:

  • valutare i rischi: ogni azienda deve identificare e analizzare i potenziali rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori
  • pianificare la formazione obbligatoria: tutti i dipendenti, indipendentemente dal ruolo, devono ricevere una formazione adeguata e specifica sui rischi presenti nel loro ambiente di lavoro
  • aggiornare la formazione periodicamente: le normative prevedono corsi di aggiornamento regolari per garantire che le conoscenze dei dipendenti rimangano attuali
  • coinvolgere il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP): figura cruciale nel supportare le aziende nell’organizzazione e nella gestione della sicurezza

Il mancato rispetto di questi obblighi comporta gravi sanzioni economiche, oltre che inevitabili danni reputazionali che possono compromettere l’intera attività aziendale.

Cosa devono fare le aziende

Per adempiere alle proprie responsabilità in materia di sicurezza, le imprese devono seguire un processo strutturato ben preciso: analisi dei rischi, pianificazione dei corsi sulla sicurezza, monitoraggio dei risultati.

1. Analizzare i rischi e i bisogni formativi

Ogni ambiente di lavoro presenta rischi specifici. Un’azienda deve quindi condurre un’analisi approfondita per identificare le potenziali criticità e valutare quali competenze e quali interventi siano necessari per prevenirle. Questo include per esempio la revisione delle mansioni svolte dai dipendenti e l’identificazione dei rischi legati a macchinari, sostanze chimiche, posture o ambienti fisici.

2. Pianificare i corsi

Una volta individuati i bisogni formativi è poi fondamentale definire un piano di formazione chiaro e dettagliato. Occorre quindi selezionare i formatori (esterni o interni), scegliere i metodi formativi più efficaci e indicati (lezioni frontali, e-learning, simulazioni pratiche), stilare un calendario che garantisca la partecipazione di tutti i dipendenti senza interrompere le attività lavorative.

3. Monitorare i risultati

La formazione sulla sicurezza non può ovviamente limitarsi alla trasmissione delle informazioni. È necessario valutare l’efficacia dei corsi attraverso test, questionari o simulazioni pratiche, per assicurarsi che i dipendenti abbiano assimilato le conoscenze necessarie.

Coinvolgere i dipendenti: i consigli

Per creare una vera e propria cultura della sicurezza condivisa serve coinvolgere attivamente i dipendenti, rendendoli partecipi del processo di prevenzione. I modi per farlo sono vari e molteplici, ma un buon punto di partenza può essere incentivare la partecipazione attiva, così da coinvolgere lavoratrici e lavoratori per mezzo di workshop interattivi o sistemi di segnalazione dei rischi, ma anche programmi di riconoscimento per i dipendenti che si distinguono nel promuovere comportamenti sicuri.

La sicurezza deve inoltre essere percepita come una responsabilità comune. Comunicazioni interne regolari, come newsletter o incontri periodici, possono aiutare a mantenere alta l’attenzione sui temi della sicurezza.

Un aspetto forse sottovalutato, quando si parla di rischi e di sicurezza, è poi proprio la comunicazione. La formazione sulla sicurezza deve infatti essere comprensibile e accessibile a tutte e tutti, indipendentemente dal livello di istruzione o dalla lingua parlata da lavoratrici e lavoratori. Utilizzare un linguaggio semplice, esempi pratici e materiali visivi aiuta a trasmettere i concetti in modo chiaro e immediato.

Formare i manager come esempi positivi

I manager, d’altra parte, hanno un ruolo chiave nella promozione della sicurezza sul lavoro. Essi devono essere formati non solo per garantire il rispetto delle normative, ma anche per fungere da modello positivo per i loro team. Un manager consapevole dei rischi e attento alla sicurezza dei propri collaboratori contribuisce a diffondere una mentalità proattiva all’interno dell’azienda.

Sottolinea questo aspetto anche Teresa Ferro, People Director di Heineken Italia, che dal 2024 ha implementato il suo programma pluriennale HEI Care. Nutriamo il nostro benessere, che ha coinvolto numerosi aspetti della sicurezza che riguardano anche la vita privata dei dipendenti e quella delle persone a loro care.

 “La cura per le persone è uno dei valori che guidano l’azienda e che ispirano le nostre azioni quotidiane” spiega Teresa Ferro. “Credo fermamente che sicurezza, benessere mentale e fisico siano al centro del nostro impegno. Infatti, la sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare, è da sempre il nostro punto di forza”.

“Abbiamo toccato tutte le dimensioni del benessere – continua Ferro – attraverso iniziative concrete volte alla formazione, dai webinar, agli incontri con esperti qualificati, ai training comportamentali, alle numerose esperienze e testimonianze. Una fra tutte Safety week: la sicurezza va in scena, una settimana di formazione nei nostri quattro birrifici e nella sede di Sesto San Giovanni tra virtual reality, investigation game e tecniche teatrali per scoprire come agire in caso di emergenza”.

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