Tre regole per avere una formazione professionale efficace
Gli investimenti in formazione professionale sono in crescita in tutto il mondo: le imprese Usa spendono 90 miliardi di dollari l’anno in formazione e sviluppo. I benefici sono chiari, ma se la struttura d’impresa non supporta i cambiamenti e se gli obiettivi non sono chiari “è meglio non spendere soldi per la formazione”
L’investimento delle imprese italiane in formazione professionale è in crescita: secondo l’ultimo rapporto Anpal, l’Italia investe circa 600 milioni annui in formazione. Una cifra in crescita ma pur sempre inferiore a molti paesi europei, che investono fino a 4-5 volte di più.
Gli adulti occupati che fruiscono della formazione professionale in azienda in Italia sono l’8,3% del totale dei lavoratori (nel 2015 in Italia era al 7,3%), mentre la media europea si attesta al 10,8%. L’utilità, l’importanza e i benefici dei programmi di formazione dei dipendenti – una forza lavoro più competitiva, un livello più alto di employee retention, maggiori tassi di engagement da parte dei dipendenti – sono chiari e celebrati in decine di ricerche, ma vengono spesso messi in luce anche i mancati risultati di questi interventi.
Perchè non funziona la formazione? Il motivo principale è affidarsi alla formazione per risolvere problemi aziendali di altro genere quali ad esempio processi di decision making inefficienti o la rigidità di strutture troppo verticistiche. Un paper (When Companies Should Invest in Training Their Employees — and When They Shouldn’t) pubblicato sulla Harvard Business Review analizza le tre condizioni necessarie affinché i programmi di formazione raggiungano davvero il proprio scopo. Il paper prende spunto dai dati sulla formazione professionale fatta dalle aziende Usa: nel 2017 hanno speso 90 miliardi di dollari in attività di formazione e sviluppo nel 2017, con un aumento anno su anno del 32,5%.
Queste le tre condizioni necessarie per una formazione efficace:
- Tutto il sistema interno deve supportare il cambiamento desiderato
2. Ci deve essere un impegno al cambiamento
3. La formazione deve essere a supporto delle priorità strategiche dell’azienda
(inteso che deve essere chiaro a cosa serve il programma di formazione in chiave lavorativa)
La conclusione del paper redatto da Ron Carucci, esperto di processi di trasformazione aziendale e autore di diversi libri in materia, è un vero e proprio avviso all’imprenditore che sta pensando a un programma di formazione: “Se hai intenzione di investire milioni di dollari nella formazione aziendale, sii sicuro di affrontare un bisogno di apprendimento strategico. Inoltre, assicurati che la tua organizzazione possa apprendere e sostenere le nuove competenze e conoscenze contrastando i tanti fattori che potrebbero mettere in discussione il loro affermarsi. Se non sei sicuro di queste condizioni, non spendere i soldi”.