Festival del Lavoro Sostenibile 2025: le direzioni HR al centro del cambiamento
Appuntamento a Roma l’8 Maggio con l’edizione 2025 del Festival del Lavoro Sostenibile. Un evento unico nel suo genere, che offre ai più importanti HR Manager l’opportunità di confrontarsi direttamente con i protagonisti delle istituzioni, della politica e dell’accademia

Le direzioni delle risorse umane giocano oggi un ruolo chiave nel plasmare le scelte di governance, influenzando non solo il contesto aziendale ma anche l’intero sistema produttivo e sociale in cui operano, e nel proiettare le imprese verso le grandi sfide dell’innovazione.
È da questa consapevolezza che prende avvio la terza edizione del Festival del Lavoro Sostenibile, in programma a Roma l’8 maggio 2025. Presso l’Hotel Quirinale, direttori HR e professionisti si confronteranno sulle innovazioni nel mondo del lavoro a supporto della crescita sostenibile, con l’obiettivo di tradurre strategie e modelli in azioni concrete che coinvolgano territorio e sistema.
All’evento interverranno esponenti di vertice del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di Confindustria e dei sindacati, che si confronteranno direttamente con i manager delle risorse umane per rispondere a una domanda cruciale: quali strategie possono essere adottate oggi da una direzione HR per favorire la sostenibilità sociale del lavoro, e come possono le istituzioni e la politica aiutare questo processo?
Promosso da HR LINK, magazine online dedicato alle risorse umane, e da Digital Horizon, società di consulenza strategica specializzata nella creazione di pensiero e progetti innovativi fondata dal professor Francesco Delzio, e con il patrocinio di AIDP, il Festival del Lavoro Sostenibile 2025 rappresenta un’importante occasione di confronto nel panorama italiano delle risorse umane e della sostenibilità.
“Il dialogo è fondamentale per sviluppare consapevolezza e azioni concrete verso la sostenibilità sociale del lavoro” commentano da HR Link. “Confrontarsi tra direzioni HR ed esperti permette di condividere buone pratiche, individuare soluzioni innovative e favorire un ambiente lavorativo equo e inclusivo. HR LINK ha cuore la promozione di questi momenti di dialogo per costruire un futuro del lavoro più sostenibile e responsabile”.
“Stiamo vivendo una curva della Storia nel mondo del Lavoro, sotto la spinta dell’avvento dell’AI generativa di massa e della nuova mappa dei valori della Generazione Zeta che richiedono una trasformazione profonda dei modelli organizzativi e del modo di gestire i rapporti di lavoro. Oggi la qualità del lavoro, le competenze innovative dei lavoratori e la loro capacità di engagement sono decisivi per il successo delle nostre aziende” spiega il prof. Francesco Delzio, Direttore del Master in Relazioni Istituzionali e Human Capital della Luiss Business School e autore de “L’era del Lavoro Libero” (Rubbettino). “Eppure molte aziende sembrano ancorate ai modelli di organizzazione del lavoro del Novecento. Dobbiamo aiutarle a innovarsi senza snaturarsi, superando i problemi di talent attraction e talent retention e moltiplicando la loro produttività”.
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I temi del Festival del Lavoro Sostenibile 2025
Molti e di grande attualità i temi che verranno affrontati durante l’evento, a partire dall’impatto dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro. Questa tecnologia sta trasformando profondamente il modo in cui operiamo, ma senza le giuste competenze rischiamo di non governarla in modo efficace. Per una transizione realmente sostenibile, è fondamentale investire in upskilling e reskilling, attrarre nuovi talenti e comprendere i meccanismi interni degli algoritmi per ridurre i bias. Proprio per questo, uno dei temi centrali sarà dedicato alle competenze necessarie per gestire le “macchine intelligenti”.
Si discuterà inoltre dell’impatto sociale dell’AI nel mondo del lavoro, esplorando strategie e soluzioni per una transizione sostenibile. Sarà trattato anche il tema delle STEM: come innovare il modello educativo per colmare la carenza di professionisti che sta rallentando l’innovazione e la competitività delle imprese?
Non mancherà il tema del confronto generazionale da uno specifico punto di vista, quello del rapporto tra manager e Generazione Z: i giovani lavoratori hanno nuove esigenze di flessibilità, autonomia e work-life balance, ma molte aziende faticano ad adattarsi. Per attrarre e trattenere i talenti under 30, è necessario un cambiamento nei modelli manageriali e organizzativi, costruendo un ambiente di lavoro più inclusivo e innovativo.
Si metteranno poi a confronto gerarchie classiche e nuovi modelli organizzativi, per chiedersi come le aziende possano ripensare i propri modelli organizzativi adottando leadership più orizzontali e agili per rispondere meglio alle nuove esigenze del mercato e dei lavoratori.
L’invecchiamento della forza lavoro è spesso visto come un problema da gestire, ma può trasformarsi in una grande opportunità per le aziende. Si parlerà dunque di lavoratori over 60, i cosiddetti Longennials, per capire come valorizzare il loro contributo.
Le academy aziendali, un tempo pensate come strumenti di formazione interna, possono oggi assumere un ruolo più ampio, diventando veri e propri poli di sviluppo per l’intero ecosistema produttivo del Paese. Si vaglierà l’idea di trasformarle in hub di competenze, capaci di colmare il gap tra domanda e offerta di lavoro e di contribuire alla crescita del sistema economico nazionale.
Un altro aspetto chiave è la partecipazione dei lavoratori all’impresa. Il livello di engagement e soddisfazione è in calo e, con esso, anche la produttività. Modelli di coinvolgimento attivo, che prevedano meccanismi di retribuzione condivisi e un maggiore peso decisionale per i dipendenti, potrebbero essere la soluzione per invertire questa tendenza e ridare slancio al mondo del lavoro.
Anche la contrattazione collettiva è chiamata a evolversi. Dopo un’intensa stagione di rinnovi contrattuali, il focus si sposta su temi cruciali come flessibilità, welfare e qualità della vita lavorativa. L’obiettivo è trovare nuove modalità di accordo che possano rispondere meglio alle esigenze di imprese e lavoratori, migliorando il clima aziendale e il senso di appartenenza.
Infine, il tema del welfare aziendale e del people caring aprirà una riflessione sui confini tra iniziativa privata e intervento pubblico. Sempre più aziende ampliano la loro offerta di benefit per rispondere ai bisogni personali dei dipendenti, ma fino a che punto questo modello è sostenibile? Serve un equilibrio tra il sostegno delle imprese e il ruolo dello Stato, per garantire il benessere dei lavoratori senza creare squilibri nel sistema sociale.
Cosa accadrà al Festival del Lavoro Sostenibile
Ogni gruppo di lavoro avvierà un dialogo mirato a riconoscere criticità e opportunità relative a programmi di sviluppo sostenibile inerenti agli ambiti d’influenza dalle direzioni risorse umane. I gruppi sono formati da vertici risorse umane delle aziende, specialisti di settore, docenti, fondazioni e istituzioni. Al termine della giornata, che si aprirà con un momento istituzionale, saranno presentati i risultati.
Per tutte le informazioni https://www.lavorosostenibile.com/2025