Ferie solidali: quando sono i colleghi a fare la differenza
I lavoratori possono cedere parte delle proprie ferie a colleghi in difficoltà, offrendo un aiuto concreto a chi deve affrontare gravi problemi personali o familiari. Ecco come funziona e cosa prevede la legge in Italia
![cosa sono e come funzionano le ferie solidali](https://www.hr-link.it/wp-content/uploads/2025/02/ferie.jpg)
La conciliazione tra la vita professionale e quella privata è una tematica sempre molto sentita. Oltre alla necessità di un miglior bilanciamento tra vita e impiego, infatti, ci sono situazioni in cui i dipendenti si trovano davanti a emergenze familiari o problemi di salute che richiedono una lunga assenza dal lavoro: situazioni che non sempre possono essere gestite utilizzando soltanto i giorni di ferie e i permessi accumulati.
È in questo contesto che si inseriscono le ferie solidali: un’opportunità per i dipendenti di dimostrare vicinanza ai colleghi che ne hanno bisogno. Questa iniziativa incarna la solidarietà aziendale nella pratica, ma quali sono i settori che la adottano e quali le condizioni per poterla attuare?
Che cosa sono le ferie solidali
Le ferie solidali sono uno strumento che permette ai lavoratori in difficoltà di poter aver accesso a giorni di ferie in più rispetto a quelli maturati,grazie alla solidarietà dei propri colleghi. I dipendenti, infatti, possono decidere di cedere volontariamente alcuni giorni delle proprie ferie ai colleghi che necessitano di permessi prolungati per affrontare gravi problemi personali o familiari.
La questione nasce in Francia con la Loi Mathys, legge del 9 maggio 2014, n. 459, che prende il nome di un bambino di 11 anni con un cancro terminale. In quel periodo, il padre, che aveva terminato le proprie ferie, ricevette quelle dei colleghi grazie a un accordo aziendale per poter passare più tempo possibile con il proprio bambino.
In Italia, questa possibilità è prevista dalla normativa con il Decreto Legislativo n. 151 del 2015 che, all’interno dell’articolo 24, recita: “I lavoratori possono cedere a titolo gratuito i riposi e le ferie da loro maturati ai lavoratori dipendenti dallo stesso datore di lavoro, al fine di consentire a questi ultimi di assistere i figli minori che per le particolari condizioni di salute necessitano di cure costanti, nella misura, alle condizioni e secondo le modalità stabilite dai contratti collettivi stipulati dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale applicabili al rapporto di lavoro”.
La legge consente quindi ai lavoratori di donare volontariamente e a titolo gratuito i propri giorni di ferie ai colleghi, ad esclusione di quelli che rientrano nel periodo minimo di quattro settimane previsto dalla legge.
Quali CCNL prevedono le ferie solidali
In generale, come visto nel testo del Decreto, questa possibilità è disciplinata dai vari CCNL e da accordi stipulati ad hoc dalle aziende che, in alcuni casi, ampliano il target di persone che possono beneficiare delle ferie solidali anche a casi che riguardano malattie personali o assistenza a un membro della famiglia non autosufficiente.
Il primo CCNL che ha previsto questa possibilità è quello del settore chimico-farmaceutico, seguito dal CCNL metalmeccanico che lascia spazio a questa possibilità grazie a un accordo tra Federmeccanica, Assistal e Fim, Fiom, Uilm che dal 2018 promuove la Banca ore solidale, permettendo di cedere a titolo gratuito le ferie non solo per l’assistenza di figli minori, ma anche per situazioni di grave necessità, patologie gravi e donne vittime di violenza.
Prevedono questa possibilità anche il CCNL sanità e quello delle telecomunicazioni, che concede l’opportunità di usufruirne ai dipendenti che devono assistere figli minori o familiari entro il 1° grado di parentela che necessitano di cure costanti.
Accanto alle ferie solidali, alcuni contratti prevedono anche i riposi solidali: la possibilità di donare non solo i propri giorni di ferie, ma anche ore di permesso accumulate nel tempo.
Come funziona la cessione delle ferie a un collega
Per poter accedere al sostegno delle ferie solidali, il lavoratore che lo necessita deve presentare una richiesta formale al proprio datore di lavoro o all’ufficio risorse umane accompagnandola con una documentazione medica che attesti la motivazione di tale necessità, la dichiarazione di aver terminato le proprie ferie e la durata di pausa lavorativa.
I colleghi che intendono donare le proprie ferie possono farlo compilando una dichiarazione e cedendo solo giorni maturati in eccesso rispetto al minimo stabilito dalla normativa. È anche possibile donare i giorni di riposo che fanno parte delle cosiddette festività soppresse.
Sarà poi il datore di lavoro, considerando la situazione e le esigenze organizzative, ad accordare la cessione.