exploring eLearning
Milano – Cavallerizze | 06 – 07 Giugno 2018
exploring eLearning | Appunti di formazione digitale
Si è chiusa la terza edizione di exploring eLearning, l’evento nazionale dedicato all’apprendimento digitale ideato da Amicucci Formazione.
Vi raccontiamo com’è andata.
App, learning card, tutor digitali, simulatori virtuali e micro corsi di pochi minuti per ottenere supporto immediato su una singola
attività: la rivoluzione tecnologica ha cambiato il modo di fare formazione, aperto nuovi orizzonti e un’infinita possibilità di scelta.
Per accompagnare le aziende tra nuovi scenari e nuovi strumenti, tre anni fa è nato exploring eLearning,
l’evento nazionale dedicato all’apprendimento digitale ideato da Amicucci Formazione, eLearning Company
specializzata in formazione multimediale.
4 pilastri per 4 temi
Microlearning, Engagement, Digital transformation e Start elearning
Sono i 4 testimonial della formazione 4.0, e i 4 pilastri su cui è stata costruita l’edizione 2018 dell’evento milanese. Protagonisti della manifestazione i professionisti e le aziende con i loro casi di successo, e naturalmente i partecipanti, che hanno discusso, commentato e lanciato le loro proposte nel corso di 6 posterLab sviluppati sui 4 temi, a cui sono seguiti laboratori pratici. Ecco l’evento nelle parole di Chiara Moroni, coordinatrice dello sviluppo editoriale skillaLibrary.
GIUGNO 18, 2018 | FOCUS, FORMAZIONE | BY GIORGIA NARDELLI
Formazione linguistica, le opportunità dell’insegnamento a distanza:
il caso goFLUENT
Come si fa il salto dalla formazione linguistica tradizionale all’elearning?
E come si convincono i dipendenti a cogliere le opportunità che offre un percorso finalmente tagliato sulle personali esigenze,
e modulato sulla base dei propri impegni professionali?
A parlarne a exploring eLearning c’era goFLUENT, società internazionale specializzata nella formazione linguistica aziendale,
che ha portato all’evento la propria esperienza, raccontando come le nuove tecnologie digitali permettano di erogare
corsi flessibili e accessibili a un largo numero di dipendenti.
Il merito è del metodo blended, che coniuga la flessibilità dell’insegnamento a distanza con la presenza di un tutor.
Una metodologia già utilizzata con successo da aziende italiane come Esselunga o Enav, che hanno testimoniato la loro esperienza.
On the job revolution
Realtà aumentata e realtà virtuale applicata alla formazione
A Milano si è parlato anche di realtà aumentata e realtà virtuale, e del ruolo sempre maggiore che avranno nella formazione. I visitatori hanno potuto toccare con mano le nuove frontiere dell’eLearning 3D grazie all’installazione di tre postazioni di realtà virtuale a sei gradi di libertà. “La realtà aumentata sta evolvendo anche nella formazione e ha un enorme potenziale per il training on the job”, ha spiegato Lucio Monterubbiano, Technology Solution Manager Amicucci Formazione. “Per comprendere le infinite potenzialità del mezzo basta immaginare un lavoratore che sta imparando a usare un macchinario. Grazie a strumenti di questo tipo è in grado di ricevere in tempo reale le informazioni necessarie a capire come intervenire sul macchinario, in quel preciso momento, per l’utilizzo che ne deve fare”.
Il Modern Workplace,
perché c’è bisogno di rendere “liquidi” gli spazi lavorativi
“La nostra realtà è fluida, e liquido è anche il modo di lavorare. I nuovi ambienti di lavoro devono modificarsi sulla base delle nuove modalità e delle esigenze di chi li abita”. A exploring eLearning si è parlato di Modern Workplace con Luba Manolova, direttore della Divisione Microsoft 365, soluzione che integra le tecnologie dei sistemi operativi Microsoft per coprire le esigenze legate a una nuova organizzazione del lavoro. “Le grandi aziende hanno sedi in diverse parti del mondo, e tra dipendenti e collaboratori cresce l’esigenza di smart working. Sono evidenze che non vanno ignorate, è il momento che le imprese comincino a modificare i modelli organizzativi orientandosi alla flessibilità”. Il Modern Workplace – ha spiegato la Manolova – va concepito anche in
funzione di rendere l’apprendimento più fluido. Spazi di lavoro e trasferimento delle conoscenze sono infatti strettamente collegati. “I nuovi strumenti offrono la possibilità ai lavoratori di accedere ai contenuti e interagire con i colleghi sparsi in tutto il mondo in qualunque momento”, ha spiegato la manager, che ha aggiunto: “Collaboration is key. Condividere le esperienze senza frontiere stimola la creatività, migliora la trasparenza, e favorisce anche lo scambio intergenerazionale”. Non solo. “Il Modern workplace riesce a combinare smart working e creatività. Potersi muovere stimola l’inventiva, a patto di darsi delle regole: norme organizzative interne che consentano a ciascun lavoratore di adottare una policy personale e digitale che salvaguardi la propria vita privata”.
Innovazione digitale
Opportunità e lati oscuri
Di innovazione digitale, di opportunità e rischi ha parlato anche Francesco Domenella, Responsabile Produzione Multimediale e IT Amicucci Formazione. “La multicanalità ci dà l’opportunità di sfruttare al massimo tutte le occasioni formative: quando siamo in azienda, se saliamo su un aereo, attraverso i device mobili”, ha spiegato a Hr-Link. Questo ecosistema formativo quasi totalmente digitale può però porre il lavoratore di fronte ad alcune difficoltà: è bene informarlo e prepararlo, così che possa essere pronto a gestirle.
GIUGNO 18, 2018 | FOCUS, FORMAZIONE | BY GIORGIA NARDELLI
Gestire e superare i limiti dell’insegnamento virtuale
Sui limiti dell’eLearning e sulle modalità per superarli si è soffermato Roberto Poli,
docente del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento e Cattedra Unesco sui sistemi anticipanti,
nel corso di un laboratorio a tema Digital Transformation ricco di spunti e di suggestioni.
Poli, membro del comitato scientifico di exploring eLearning, ha discusso con i partecipanti dei freni che limitano oggi
lo sviluppo del digital learning, e di come creare le condizioni perché le nuove tecnologie favoriscano una vera e propria “rivoluzione” pedagogica.
Rivoluzione che necessita di un cambio di prospettiva – ha suggerito il professore – che finalmente vede lo studente al posto di guida,
a dettare ritmi e modalità di insegnamento.
Formazione
Nuove competenze dei quadri aziendali
I quadri aziendali sono tra le figure che più necessitano di una formazione di qualità. “Sono destinati a guidare il cambiamento perché hanno un alto grado di scolarizzazione, gestiscono gruppi eterogenei, sono di supporto alla definizione di strategie”, ha spiegato a Hr-Link Pierluigi Richini, responsabile Area Formazione Studi e Ricerche Quadrifor. I quadri apprendono soprattutto dall’esperienza individuale, attraverso lo scambio sociale con colleghi o esperti, fornitori e clienti. Per favorire una formazione di qualità le aziende non possono limitarsi a seguire la vecchia impostazione, ma attuare una strategia più complessa, che parte dalla revisione dei propri modelli organizzativi. “La nuova impostazione dovrebbe prevedere modalità di apprendimento che utilizzino nuovi strumenti tecnologici e smart, ripensare i luoghi di lavoro per favorire la circolazione di idee, e ripensare i manager, che devono essere capaci di liberare energie creative”.
GIUGNO 18, 2018 | FOCUS, FORMAZIONE | BY GIORGIA NARDELLI
Digital mindset: quali soft skill per affrontare l’era
digitale in modo vincente
Per “cavalcare” la rivoluzione tecnologica l’impresa ha bisogno di nuove competenze,
soft skill che permettano di cogliere le opportunità date dai cambiamenti in atto senza lasciarsi travolgere dalle innovazioni.
È un tema non secondario quando si parla di formazione 4.0, e che a exploring eLearning è stato approfondito
da Emanuele Mangiacotti, senior consultant di People Management lab, Digital mindset nel corso di un
laboratorio pratico Learning agility, flessibilità e altre competenze per avere successo.
Change agility, la capacità di adattarsi a un cambiamento senza scomporsi, o growth mindset,
il coraggio di osare e buttarsi in nuove avventure, sono solo alcune tra queste abilità. Attitudini che possono essere sviluppate
con i giusti esercizi, e che hanno un comune denominatore: la capacità di adattarsi e la voglia di imparare.
Diritto alla formazione
La novità nel Contratto Nazionale dei Metalmeccanici
L’approvazione del nuovo contratto dei metalmeccanici e l’introduzione, all’articolo 7, del diritto soggettivo alla formazione apre una nuova era nel mondo del lavoro e del welfare. Per la prima volta il lavoratore diventa protagonista della formazione – attraverso le proprie scelte – e viene posto al centro di un’alleanza tra impresa, dipendenti e sindacati, fondata sul diritto della persona alla crescita professionale e personale. Ce ne ha parlato Massimiliano Costa, docente all’Università Ca’ Foscari Venezia e componente del Comitato Scientifico di exploring eLearning.