Employer of Record: come assumere dipendenti all’estero
Quali sono i vantaggi di assumere talenti internazionali senza aprire una filiale all’estero? Remote e Smartpricing lo hanno spiegato in un webinar per capire meglio come funziona e quali sono i benefici dell’Employer of record
Nel mercato del lavoro un tema urgente è quello dello skill shortage, a cui le aziende e gli imprenditori devono far fronte in maniera rapida per mantenere la propria competitività. È questa delle tematiche più pressanti, anche se non l’unica, a cui risponde una soluzione come quella dell’Employer of record, un concetto interessante che offre alle aziende un modo efficiente per espandere le proprie operazioni internazionali e per attingere a risorse basate all’estero nel breve o lungo periodo.
Oggi, grazie alla digitalizzazione e alla possibilità di essere costantemente connessi, il mercato del lavoro si è infatti espanso oltre i confini nazionali, aprendo nuove opportunità a livello internazionale. Questo cosa comporta? Un responsabile delle risorse umane può facilmente individuare competenze all’estero e integrarle nella propria organizzazione come, allo stesso modo, l’azienda può semplificare la propria presenza a livello globale, adottando un approccio flessibile e superando gli ostacoli e i tempi imposti dalla burocrazia. Di questi temi si è parlato durante il webinar Employer of Record: cos’è e come funziona organizzato da Remote e Smartpricing, per capire di più su come l’EOR permette alle aziende di assumere dipendenti all’estero senza dover avere una sede o un ufficio di rappresentanza.
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Semplificare le assunzioni internazionali
A definire gli ambiti di azione dell’EOR (Employer of Record) e in particolare di Remote durante il webinar moderato da Simona Ciotti, Business Director di HR Link, è stato Luca Cefali, Territory Manager della HR Tech company fondata nel 2019, che oggi conta oltre 2mila dipendenti in più di 90 Paesi e permette a decine di migliaia di aziende di trovare e assumere candidati in qualsiasi parte del mondo, affidandosi alla sua impronta globale e alla sua competenza interna in materia legale, fiscale, di buste paga, mobilità, benefit e conformità locale.
“Grazie alle sedi legali che abbiamo creato all’estero diventiamo un partner HR globale, gestendo tutte le attività legate all’assunzione e gestione di talenti esteri senza privare l’azienda del pieno controllo. Il nostro servizio è in grado di risolvere diverse esigenze di business in molteplici contesti, a partire dal reperimento di talenti a livello globale, rendendo possibile l’assunzione dei migliori professionisti, ovunque essi si trovino. Un’altra casistica frequente è quella delle espansioni internazionali di aziende che hanno l’esigenza di vendere i propri servizi all’estero penetrando nuovi mercati con personale locale, senza aprire proprie sedi legali” ha commentato Cefali.
“Offriamo anche soluzioni di relocation, supportando i dipendenti che, per esigenze aziendali o personali, devono trasferirsi in altri Paesi e un altro tema importante è quello della riduzione dei costi” ha specificato Cefali. “Sappiamo infatti purtroppo come l’Italia sia uno dei Paesi in cui il costo del lavoro è particolarmente elevato e come un’opzione come l’assunzione di personale all’estero offra una soluzione per l’ottimizzazione delle spese rivolgendosi eventualmente a Paesi con costi sociali o retribuzioni più contenuti. Da questo punto di vista un altro caso è quello di aziende che hanno pochi dipendenti in un Paese estero e ritengono di non voler più mantenere una propria sede legale. Tutto questo sia in un’ottica di lungo periodo che di breve”.
Remote si occupa di gestire ogni aspetto giuslavoristico attraverso le sue sedi legali locali, frutto di anni di esperienza. “Questo garantisce alle aziende un supporto affidabile e una profonda conoscenza delle normative locali – precisa Cefali – eliminando le preoccupazioni legate all’ingresso in nuovi mercati. I fattori chiave valutati dalle aziende che scelgono le nostre soluzioni includono la qualità del servizio, il livello di supporto ricevuto, la sicurezza dei dati nel Paese in cui si assume e, naturalmente, l’expertise locale. Il nostro supporto non si limita alla fase di assunzione, ma inizia già durante la fase di valutazione, fornendo informazioni precise e dettagliate sulle normative locali”.
Flessibilità e velocità per la crescita internazionale
Durante il webinar Fabio Ferioli e Irene Mainardi, rispettivamente Chief Financial Officer e People and Culture Manager di Smartpricing, hanno raccontato la fruttuosa collaborazione con Remote e di come le soluzioni proposte siano andate incontro alle specifiche esigenze della SaaS company italiana specializzata in soluzioni per la gestione delle entrate e il monitoraggio delle prestazioni in ambito hospitality.
“Come start up con una rapida crescita internazionale abbiamo la necessità di avere presidi locali diretti o più flessibili” ha spiegato Fabio Ferioli. “Le soluzioni offerte da Remote ci permettono di essere rapidi e attrattivi sul mercato del lavoro, riuscendo a essere proattivi su diversi mercati e valutare soluzioni più stabili, come la creazione di una società o di un branch, solo a fronte di un vero beneficio economico, mitigando rischi, costi e ed effort. Remote ci consente di contattare talenti internazionali e finalizzare i contratti in modo efficiente, per essere responsive nei confronti sia del mercato che del candidato. Ridurre il time-to-market per attrarre i migliori professionisti è un processo cruciale, soprattutto in un contesto dinamico come il nostro, dove soluzioni flessibili sono fondamentali”.
Il punto di vista dell’HR
“Remote abbraccia la nostra esigenza di business e la nostra cultura aziendale. Tutti i nostri dipendenti, anche dall’Italia, lavorano da remoto e siamo fermamente convinti che il talento non abbia confini geografici” ha spiegato Irene Mainardi.
“Remote ci permette di offrire a tutte le nostre persone le stesse tutele e la stessa gestione. Un punto cruciale per noi ad esempio riguarda i benefit aziendali: è importante evitare di creare differenze tra i lavoratori, indipendentemente dal Paese di assunzione. Per esempio, quando abbiamo introdotto un piano di welfare in Italia, abbiamo cercato soluzioni equivalenti per i nostri dipendenti esteri, garantendo loro gli stessi diritti e trattamenti dei lavoratori italiani. Avere un partner locale è fondamentale per gestire le complessità legate alla gestione di dipendenti internazionali, soprattutto nel periodo iniziale, finché l’azienda non è pronta a gestire in autonomia l’intero processo di assunzione. Il mio consiglio principale è quello di trovare un partner affidabile, come per noi lo è stato Remote, in grado di supportare non solo il processo di assunzione, ma anche l’intero ciclo di vita del dipendente, assistendoci anche per gli aspetti legali come trasformazioni contrattuali o esigenze specifiche, fornendo consulenza in lingua, utile per gestire la complessità dei mercati internazionali” conclude Mainardi.
Come rivedere il webinar
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