Diversity e comunicazione, le sfide di un team multiculturale
I team eterogenei per provenienza e background culturale performano il 36% di più di gruppi omogenei al proprio interno. Per integrare efficacemente molteplici nazionalità, però, occorrono programmi strutturati di formazione linguistica che consentano di comunicare in una lingua condivisa. Ci siamo fatti raccontare l’esperienza di Babbel for Business, che è da poco arrivata anche in Italia.
Molteplici studi hanno evidenziato l’impatto della diversità e dell’interculturalità sull’efficienza dei team e, di conseguenza, sui risultati d’impresa. Secondo una recente ricerca di McKinsey & Company (Diversity wins: how inclusion matters), le aziende con maggiore diversità di genere hanno il 25% di possibilità in più di generare maggiori profitti rispetto alle imprese meno differenziate al proprio interno. La percentuale sale al 36% se si considerano team eterogenei dal punto di vista etnico.
Una forza lavoro eterogenea, del resto, porta innovazione, poiché background diversi generano idee diverse, e, di conseguenza, crescita: lo stesso studio di McKinsey ha rilevato che le imprese capaci di includere talenti di provenienze molteplici avranno più probabilità di uscire dalla crisi rafforzate.
La lingua condivisa come elemento aggregatore dei team
Non mancano, ovviamente, le sfide. Assumere personale internazionale può aumentare il carico di lavoro delle risorse umane, che si dovranno confrontare con visti, trasferimenti e legislazioni differenti, oltre a prevedere processi di onboarding dedicati, capaci di tener conto delle differenze culturali e linguistiche, favorendo l’integrazione nei team e la collaborazione tra colleghi.
Uno degli elementi abilitanti per consentire ai team di affrontare questo processo è senza dubbio la costruzione di una lingua comune in cui esprimersi, conosciuta tanto dal personale già presente in azienda quanto dai nuovi assunti. Offrire un percorso di formazione capace di rendere fluidi e omogenei gli scambi, superando le barriere linguistiche e rafforzando la comunicazione interna, è dunque uno step fondamentale per le aziende che si trovano a gestire una forza lavoro internazionale ed eterogenea. Attraverso lo studio di una lingua comune, i dipendenti potranno non solo lavorare in team in modo efficace, ma anche comprendere nuove culture e superare eventuali bias, limitando malintesi e incomprensioni che possono minare il lavoro di gruppo e, in generale, il clima aziendale e l’engagement.
L’offerta digitale di Babbel for Business
Babbel for Business si occupa da anni di portare la formazione linguistica all’interno delle aziende aperte ai mercati internazionali, offrendo l’opportunità di apprendere le lingue in maniera personalizzata e flessibile. Dopo aver consentito a più di mille aziende a livello internazionale di formare i propri dipendenti internamente, lo storico provider di corsi di lingue è approdato quest’anno anche sul mercato italiano. Con la sua offerta formativa completamente digitale, Babbel for Business offre alle aziende corsi di lingua personalizzabili in base al livello di partenza e finalizzati all’apprendimento di lessici specifici per settore lavorativo, con lezioni disponibili via desktop e app e uno sguardo sempre attento all’inclusione e alla diversità.
Inoltre, acquistando i pacchetti premium Babbel Live o Babbel Intensive, che danno accesso a video lezioni di gruppo o one-to-one, gli studenti possono confrontarsi direttamente con insegnanti madrelingua qualificati ed entrare in contatto non solo con una lingua, ma anche con una cultura differente. L’offerta formativa prevede corsi di 14 lingue, con lezioni fruibili nella madrelingua dello studente, non necessariamente in italiano: un vantaggio importante per le aziende che hanno team internazionali.
Per scoprire di più su come portare il multilinguismo in azienda, è possibile scaricare la “Guida completa all’apprendimento delle lingue in azienda”. Per maggiori informazioni su Babbel for Business, invece, visitare il sito www.it.babbelforbusiness.com.
