Dinamiche di gruppo: equilibrio in bilico tra verità e menzogna
La menzogna è un elemento evolutivo delle capacità dell’uomo di lavorare in team. Un equilibrio delicato quello tra verità e menzogna, tra detto e non detto cui il team coach deve porre grande attenzione.
Cominciamo questa settimana con la pubblicazione di alcuni interessanti contributi che Performant by Scoa, che ci ha concesso: il tema di oggi è l’equilibrio nel team.
Diversi sono gli elementi che devono concordare perché si possa parlare di equilibrio all’interno di un team.
Spesso si è portati ad esaltare certe caratteristiche individuali che sembrerebbero le più opportune e necessarie per far funzionare un team, ma da cui l’equilibrio tra le parti potrebbe essere irrimediabilmente compromesso.
L’accento, ad esempio, che spesso si pone sulla leadership finisce spesso per offuscare altri ruoli e quindi competenze, che i componenti devono avere equamente distribuiti per ottenere out put adeguati.
Questi sono aspetti più “hard”. Ancora più delicati sono altri elementi di equilibrio nel team.
Nell’articolo di Roberto Degli Esposti si fa riferimento proprio a ciò che spesso genera impercettibili rumori di fondo che finiscono per diventare la colonna sonora silenziosa ma potente che guida il funzionamento di un gruppo di lavoro.
In particolare Degli Esposti fa riferimento alla menzogna, il non detto che aleggia nei team e che finisce per informare in maniera implicita l’esplicito, che diviene out put quotidiano.
David Clutterbuck: la menzogna è figlia della nostra evoluzione
Sul tema si esprime autorevolmente David Clutterbuck, ospite presso la sede di Performat by SCOA a Milano.
Il noto esperto di leadership, coaching and mentoring afferma che la capacità, che l’uomo ha sviluppato nel mentire e nel decifrare la menzogna, fa parte della nostra evoluzione ed ha e ha avuto l’importante scopo di metterci nella condizione di lavorare e collaborare anche con numeri consistenti di persone.
Questa abilità ha bisogno però di essere equilibrata nel lavoro di team perché spesso è proprio sul crinale del non detto, ma pensato, che si basa e si determina la possibilità di ottenere i risultati attesi.
Quindi chi si occupa di team, afferma Roberto degli Esposti, ha proprio questo compito importantissimo e afferma “….per chi si occupa di accompagnare e sostenere i Team alla ricerca della loro miglior possibile performance “sminare” o quanto meno rendere sostenibile (e dunque “equilibrante”) il livello di menzogne è determinante. E normalmente prioritario rispetto a qualsiasi altra forma di allenamento possibile.”