Crescita salariale sopra l’inflazione, ma il potere d’acquisto non aumenta
Nel 2024, le retribuzioni hanno registrato un aumento del 3,6%, superando per la prima volta in quattro anni l’inflazione, anche se non hanno ancora recuperato completamente. Le previsioni indicano che il trend positivo proseguirà anche nel 2025.
Nei primi nove mesi dell’anno, le retribuzioni hanno registrato un aumento del 3,6%, mantenendo un andamento simile a quello del 2023. Per la prima volta in quattro anni però, la crescita salariale supera il tasso d’inflazione, un trend che, secondo le previsioni, potrebbe continuare anche nel 2025. Questi i dati che emergono dall’indagine retributiva periodica di ODM Consulting, società di consulenza HR appartenente a Gi Group Holding, aggiornata al 30 settembre 2024.
“Si è verificata l’inversione di tendenza che ci si era auspicati nelle previsioni dello scorso anno” commenta Miriam Quarti, Responsabile area Reward & Engagement di ODM Consulting. “Sono ormai lontani i record di inflazione toccati a fine 2022, anche se in termini di livello dei prezzi non c’è mai stata una discesa, bensì una stabilizzazione su valori più alti in modo permanente. Il cumulato relativo alla crescita dell’inflazione rispetto al cumulato della crescita retributiva non ha recuperato del tutto negli ultimi cinque anni, anche se è da sottolineare la spinta in positivo di 2023, 2024 e la tendenza 2025”.
Nonostante i progressi degli ultimi anni quindi, la crescita delle retribuzioni non ha completamente recuperato il divario accumulato rispetto all’inflazione nel corso degli ultimi cinque anni. In altre parole, anche se le retribuzioni sono aumentate, non sono ancora riuscite a colmare del tutto la differenza con l’inflazione che si era accumulata in passato.
Come varia la retribuzione
La retribuzione base può variare sensibilmente in relazione a tre fattori principali: la dimensione dell’azienda, l’area geografica e il settore di appartenenza, con differenze significative a seconda dell’inquadramento professionale.
Dimensione aziendale
Per tutti i livelli di inquadramento, la crescita salariale tende ad aumentare in base alle dimensioni dell’azienda.
- Quadri: Nelle grandi aziende, si osserva il maggiore incremento positivo rispetto alla media, con un +9,2%.
- Operai: Anche per questa categoria, le grandi aziende offrono retribuzioni più alte, registrando un +4,5% rispetto alla media. Tuttavia, è nelle piccole imprese che si riscontra il divario negativo più marcato, con un -9,1% rispetto al dato medio.
Posizione geografica
Anche la posizione geografica dell’azienda influisce significativamente sulle retribuzioni, seguendo tendenze generalmente uniformi ma con variazioni percentuali diverse a seconda dell’inquadramento professionale.
- Nord Ovest: è l’area territoriale che registra lo scostamento positivo maggiore per la maggior parte degli inquadramenti.
- Dirigenti: incremento più marcato, con un +5,8% rispetto alla media.
- Nord Est: rappresenta un’eccezione per gli operai, con uno scostamento positivo del +4% rispetto alla media.
- Sud: lo scostamento negativo più rilevante si osserva per i quadri, che registrano un -11,5% rispetto alla media.
Settore di appartenenza
Le differenze di retribuzione base annua (RBA) per ciascun inquadramento professionale in relazione al settore (commercio, industria,finanza, servizi) non sorprendono, seguendo tendenze consolidate.
- Dirigenti
- Finanza: settore con l’incremento più marcato (+15,1% rispetto alla media).
- Commercio: sopra la media con un +4%.
- Industria: retribuzioni in linea con la media generale.
- Servizi: scostamento negativo significativo (-8%).
- Quadri
- Finanza: retribuzioni in linea con la media.
- Commercio: sopra la media con un +7,6%.
- Industria: anch’esso sopra la media, con un +5,6%.
- Servizi: sotto la media con un -6,5%.
- Impiegati
- Finanza: settore più retributivo, con un +12% rispetto alla media.
- Industria: segue con un +8%.
- Servizi: sotto la media con un -7,6%.
- Commercio: Leggermente inferiore alla media, con un -6,8%.
- Operai
- Industria: offre le retribuzioni più alte, con un +4,1% rispetto alla media.
- Commercio: segna lo scostamento negativo più significativo, con un -8,6%.
L’impatto dell’inflazione
Il trend di crescita della retribuzione fissa lorda torna a superare l’inflazione, stimata all’1,3% dal FMI per la fine del 2024.
Sebbene per il 2025 si preveda un aumento del tasso di inflazione al 2,1%, le analisi indicano che la crescita retributiva dovrebbe mantenersi stabile al +3,6%, continuando a superare l’inflazione anche nel prossimo anno.