Costruire la fabbrica del futuro: cosa significa in termini HR? Il caso Agrate300 di STMicroelectronics

Ad Agrate (Monza e Brianza), il colosso dei semiconduttori sta realizzando una vera e propria fabbrica del futuro, la prima in Italia a 300 mm, frontiera della tecnologia. Ma cosa significa questo investimento in termini di HR? Con Gualtiero Mago, Group Vice President Italy Human Resources STMicroelectronics, abbiamo parlato di nuove assunzioni e formazione, senza dimenticare i temi dell’innovazione e della sostenibilità, che contribuiscono a rendere questo stabilimento avveniristico.

gualtiero mago

«STMicroelectronics è una multinazionale italo-francese  con diversi poli produttivi nel mondo e più di 50.000 dipendenti, 9.000 dei quali lavorano nella Ricerca & Sviluppo: l’industria dei semiconduttori si basa infatti sull’innovazione» inizia a tracciare un quadro generale della realtà aziendale Gualtiero Mago, Group Vice President Italy Human Resources STMicroelectronics, che prosegue ponendo il focus sull’Italia: «In Italia STMicroelectronics ha più di 12.000 dipendenti in 13 siti diversi, dislocati in tutta Italia – da Aosta a Palermo – con importanti realtà produttive in Agrate Brianza e Catania, e specializzazioni verticali in Marcianise (Caserta).
In Agrate Brianza convivono due realtà: il 200mm e il nuovo 300mm (i nomi si riferiscono al diametro delle fette di silicio, ndr.); per quest’ultimo sono stati investiti tre miliardi di dollari, progetto iniziato nel 2018, la prima fetta di silicio prodotta nel novembre 2022 e la prima ad essere commercializzata a inizio 2023».

Una fabbrica di questo tipo richiede delle dotazioni molto particolari, ce le racconta?

«Si tratta di un sito a tecnologia avanzatissima per il quale è stato necessario rispettare precise caratteristiche tecniche nella costruzione; le particelle di polvere comprometterebbero il funzionamento dei chip quindi le camere bianche per la produzione dei dispositivi sono molto più pulite delle sale operatorie, con un ricambio d’aria continuo (fino a 6 milioni di metri cubi ogni ora): serve un microclima costante; e le persone che vi lavorano sono vestite con tute che coprono tutto il corpo, per evitare di contaminare le fette che vengono lavorate. Anche gli asservimenti dell’edificio sono quanto di meglio esista in campo ingegneristico civile: è stato necessario scavare e palificare a 15 metri di profondità, poiché la struttura deve essere insensibile a qualsiasi movimento; su di un basamento di cemento sono stati costruiti i vari livelli dello stabilimento, che hanno come fulcro le camere bianche, con, al di sopra, un ulteriore livello per macchinari per il riciclo dell’aria».

Dal punto di vista dell’innovazione possiamo raccontare le caratteristiche del nuovo stabilimento e di quanto STMicroelectronics sia impegnata sul fronte della sostenibilità?

«Il 300 millimetri di Agrate è allo stato dell’arte sia a livello di innovazione, sia a livello di sostenibilità: “life augmented” è il nostro claim: creiamo tecnologia sostenibile in modo sostenibile per un mondo sostenibile. Il fondatore, l’ingegner Pasquale Pistorio, è stato un precursore della sostenibilità sin dagli anni ’80, quando abbiamo pubblicato il primo Codice Etico e di Condotta, seguito dalla prima Policy ambientale del 1993, dal report ambientale, dalla firma dei 10 principi UNGC nel 2000, la creazione della ST Foundation nel 2001, e, tra gli altri, la partecipazione al programma di riforestazione e al conflict minerals program.

Abbiamo conseguito gli obiettivi di CO2 previsti per il 2025 già nel 2019. Ed abbiamo assunto l’impegno alla Carbon Neutrality entro il 2027. Facciamo parte del Down Jones Sustainability Index e del Bloomberg Gender-Equality Index. Siamo aderenti dell’RBA (acronimo di Responsible Business Alliance ndr) e ne siamo auditati. Siamo nell’index Bloomberg Gender Quality.

Sono solo alcuni degli esempi che evidenziano quale sia l’attenzione di ST per il tema. La sostenibilità rappresenta un vantaggio competitivo, non un costo: con processi migliori, si risparmia e si rientra degli investimenti fatti. Inoltre, se introduci innovazione per primo i competitor saranno obbligati a seguirti.
E siamo orgogliosi di essere stati certificati quali Italy Top Employer 2023 dal Top Employers Institute, e di essere stati riconosciuti come Italy Best employers for Women dall’Istituto tedesco di qualità.

L’83% dei nostri dipendenti raccomanda ST come “a great place to work”; abbiamo molteplici partnership con Istituzioni Universitarie, ed eroghiamo 42 ore medie annue di formazione, a livello globale, a ciascun dipendente.

Per il nuovo stabilimento avete assunto personale o avete preferito un processo di reskilling di persone già impiegate da voi?

«Ci siamo mossi in entrambe le direzioni. Investiamo molto sullo sviluppo delle persone sulla base di career path strutturati; diamo la possibilità ai nostri dipendenti di applicare al job posting interno. Nel 2022 abbiamo assunto più di 1.500 persone in Italia, inclusi i summer job (persone assunte durante il periodo estivo per copertura delle ferie); e nei primi 5 mesi del 2023 abbiamo già assunto più di 500 talenti a tempo indeterminato.
Nel nuovo 300mm abbiamo quasi 300 persone che non toccano mai il prodotto in lavorazione: i controlli avvengono da remoto il processo e lo stesso trasporto dei wafer avviene con sistemi robotizzati.

Abbiamo previsto sia crescite dall’interno, dal 200mm, sia assunzioni ad hoc dall’esterno. Il reskilling avviene mediante una piattaforma di conoscenza interna di valore, visto che siamo titolari di quasi 20.000 brevetti, con più di 600 nuove registrazioni nel solo 2022, e collaboriamo con tutte le più prestigiose università e centri di ricerca. Questi dati ci ricordano che le tecnologie con cui lavoriamo richiedono profili molto elevati di conoscenze, sia per la formazione universitaria, dalla laurea fino al PhD per le aree ingegneristiche e di R&S, sia per l’ulteriore specializzazione tecnica fornita durante l’apprendistato all’interno dell’azienda».

Avete pensato anche al benessere del dipendente?

«Il wellbeing è un elemento importante nella nostra cultura: l’innovazione tecnologica continua ha bisogno di talenti e il wellbeing è fondamentale per attrarli e per trattenerli. Per noi significa dare risposte concrete ai bisogni della persona; ai bisogni primari, assistenziali e sanitari, aiuti di supporto psicologico tramite la piattaforma STCare, corsi e supporti digitali per dipendenti e famigliari, facilitazioni pratiche come sportelli bancari e assicurativi interni. Ma anche la possibilità di usufruire del “deliveroo” della mensa da portare a casa, aree break conviviali, ferie solidali, ovvero la possibilità di donare ore di ferie a colleghi che si trovino in necessità.

Nell’ambito dell’attenzione alle comunità presso le sedi ove operiamo, abbiamo donato un milione di euro all’Emilia-Romagna colpita dal cataclisma alluvionale. Inoltre, abbiamo aperto un canale per donare anche ai nostri dipendenti, con la premessa che l’azienda avrebbe pareggiato la cifra raccolta. E ancora, abbiamo una policy per lo smart working: diamo la possibilità di lavorare da remoto, a chi può per ruolo, per due giorni alla settimana, mantenendo però gli spazi per tutti in ufficio perché le idee nascono dalle contaminazioni.
È presente inoltre abbiamo uno sportello sindacale lgbtq+ e dedichiamo grande importanza alla Diversity, Equity & Inclusion: da noi lavorano persone provenienti da 78 nazioni diverse, diversità che si traduce in valore.
Siamo in continuo sviluppo e stiamo investendo pesantemente anche in altri siti, Catania in primis, sempre con l’attenzione alle persone al centro» conclude Gualtiero Mago.

error

Condividi Hr Link