Corporate wellbeing: il benessere dei dipendenti fa bene all’impresa
Intervista ad Andrea Bandini, Ceo di Gympass Italy: “Le imprese sono chiamate a strutturare programmi di benessere organizzativo, per rispondere alle crescenti richieste del personale. Abbiamo servizi in grado di soddisfare le esigenze di tutti gli addetti, ma la nostra forza è la misurabilità dei risultati: più engagement, meno turnover e assenteismo
Andrea Bandini, 32 anni, è CEO di Gympass Italy. Laurea al Politecnico di Milano, MBA alla Columbia Business School, 5 anni in McKinsey, poi l’ingresso in Gympass, società leader mondiale del Corporate Wellbeing.
Bandini, qual è l’elemento che distingue Gympass da altre imprese che offrono servizi di welfare aziendale?
Gympass è un programma di corporate wellbeing, rivolto esclusivamente alle aziende. La nostra mission è sconfiggere la sedentarietà, lavorare con le imprese è fondamentale per raggiungere l’obiettivo e sappiamo che anche per loro è importante partecipare a questa mission.
Per quali ragioni?
Avere dei dipendenti fisicamente attivi e coinvolti genera ritorni economici diretti sulla propria attività. Le imprese ne sono consapevoli, i dipendenti richiedono alle proprie aziende delle soluzioni di wellbeing e Gympass intercetta questo bisogno. I pacchetti di corporate wellbeing che offriamo sono lo strumento perfetto per dare risposta ai nuovi bisogni e risolvere le due grandi criticità che in genere le imprese incontrano. Il primo elemento di criticità che superiamo è quello della selettività di alcuni programmi, e sappiamo bene quanto sia importante per gli HR coinvolgere tutta la base dei dipendenti. Le nostre proposte coprono tutte le esigenze. Non solo palestre, anche centri sportivi e attività in grado di adattarsi a tutto il personale di una grande azienda. Oltre alla diversità delle attività, abbiamo un network di strutture affiliate diffuso in tutto il Paese (oltre 2100 centri), fondamentale per una grande impresa che opera su più sedi. La seconda grande criticità che contribuiamo a superare è quella di portare al successo questi programmi. Abbiamo esperienze in tutto il mondo e migliaia di aziende clienti, sviluppiamo programmi che sono seguiti da un team dedicato che si occupa del lancio e dell’engagement del personale, con iniziative mirate offline e online.
Ma perché un’impresa dovrebbe offrire questo servizio?
In estrema sintesi, esistono due motivi principali. In primis, l’impresa deve prendere in considerazione questi servizi perché sia il mercato che i propri dipendenti li richiedono, in quanto strumenti di attrazione e retention dei talenti. I dipendenti, soprattutto i millennials, chiedono sempre più che le imprese strutturino programmi di benessere organizzativo, oltre la pura compensation. L’impresa chiede dei risultati, ma deve mettere i dipendenti nelle migliori condizioni per raggiungerli. In secondo luogo, l’implementazione di questi programmi genera dei ritorni economici positivi, diretti e misurabili, in termini di riduzione del turnover, dell’assenteismo e di incremento della retention. La misurabilità degli effetti nell’impresa generati dai nostri servizi è un elemento molto apprezzato, il riscontro sulle scelte fatte è diretto e immediato.
Cosa intendiamo per benessere organizzativo?
Si tratta di un aspetto della gestione delle risorse umane che è diventato imprescindibile. Ormai è chiaro a chiunque si occupi di gestione delle risorse umane che la soddisfazione del personale è una leva fondamentale per migliorare i risultati aziendali. Per benessere organizzativo si intendono tutte quelle soluzioni che consentono al personale di lavorare e rendere al meglio. Ci sono tanti modi per migliorare il benessere organizzativo, l’incentivazione all’attività fisica è uno degli strumenti con l’impatto diretto maggiore.
Avete fatto indagini sul livello di soddisfazione dei dipendenti: cosa emerge? Come si incrementa la soddisfazione del personale?
Facciamo costantemente survey sui dipendenti delle aziende clienti per misurare l’impatto del nostro programma. Ne abbiamo fatta una di recente, su tutte le nostre imprese clienti (che hanno un numero di dipendenti che varia tra i 1.000 e i 100.000), che ha mostrato che il numero di persone fisicamente attive pre e post programma Gympass è triplicato. A livello globale, dove abbiamo delle case history con uno storico più lungo su aziende clienti, abbiamo misurato una riduzione del 50% del turnover e del 30% dell’assenteismo.
Che ritorni avete dalle aziende clienti?
Le reazioni principali sono di due tipi: la prima soddisfazione è il vedere i risultati misurati, prima ancora di entrare nel merito di quali sono stati i ritorni. La misurabilità è un elemento di qualità e distintività. La seconda tipologia di reazione è legata proprio ai risultati, con un impatto sul sentiment e l’engagement dei dipendenti già dai primi tempi di attuazione del programma. Possiamo dire che abbiamo clienti molto soddisfatti della scelta fatta.
Siete quelli che supportate le imprese a creare un clima aziendale positivo attraverso il coinvolgimento dei dipendenti, in Gympass che modelli adottate?
La filosofia di Gympass, che è la stessa che applichiamo con i clienti, si basa su 3 pilastri fondamentali: coinvolgimento dei dipendenti, condivisione e review periodiche degli obiettivi. In aggiunta, è fondamentale comprendere che le persone che collaborano con noi non sono solo lavoratori ma persone con proprie esigenze: capire e gestire queste complessità, genera un impatto positivo sul lavoro. Un leader moderno, in un mondo in cui siamo sempre connessi, deve porsi il tema del work life balance, comprenderlo e dare delle risposte, anche tracciando dei confini tra lavoro e vita privata.. anche questo è benessere organizzativo! Lo facciamo per gli altri, ma in primis lo applichiamo al nostro interno.