Contratti virtuosi, i casi Lamborghini e Toyota
È stato approvato dal 99,8% dei lavoratori del colosso dell’automotive il documento di Fiom e Fim che propone meno ore di lavoro e più soldi in busta paga. In aggiunta, anche lo sportello psicologico in azienda, il cibo a chilometro zero in mensa e la filodiffusione con un sottofondo musicale «per rendere la fabbrica più umana e praticabile». Per Simone Selmi, funzionario Fiom «l’azienda sta raggiungendo risultati impressionanti. Noi vorremmo che Lamborghini continuasse a essere un riferimento nazionale anche per l’innovazione contrattuale». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Toyota Material Handling Italia, con un aumento di cento euro al mese per tutti i dipendenti, un buono benzina da 200 euro per il 2022 e un premio di risultato annuale che a regime arriva a 3 mila euro.
In un momento storico in cui mancano diverse figure professionali e diventa sempre più difficile trattenere i talenti in azienda, due realtà industriali di primo piano – Lamborghini e Toyota Material Handling – hanno deciso di agire concretamente sul contratto prevedendo una serie di benefit tutt’altro che di secondo piano, che da un lato vanno a supportare economicamente i lavoratori e dall’altro ne migliorano la qualità della vita lavorativa.
Lamborghini: benessere per i cinque sensi (e oltre)
Decisamente articolate le novità che compaiono nella proposta di contratto dell’azienda automotive di lusso – approvato dal 99,8% dei lavoratori – e che prevedono non solo il sogno di ogni dipendente – ovvero meno ore di lavoro e più soldi in busta paga – ma anche la presenza della filodiffusione con sottofondo musicale negli ambienti lavorativi, una proposta gastronomica con ingredienti a chilometro 0 in mensa, il rimborso dell’abbonamento ai mezzi pubblici e addirittura uno sportello psicologico in azienda; il tutto in vista di un obiettivo ambizioso: arrivare presto ai quattro giorni lavorativi a parità di stipendio, ça va sans dire. «La sfida è ridurre in maniera strutturale l’orario di lavoro, aumentando l’occupazione in un momento di forte crescita, garantendo al dipendenti, su sua richiesta, la possibilità di lavorare in smart working il 50% delle ore» afferma Simone Selmi, funzionario Fiom.
Non solo: il contratto prevede anche il congedo per l’ adozione di un figlio, per l’inserimento al nido (16 ore retribuite) e persino tre giorni al mese pagati al 100% per il congedo mestruale.
L’unico divario che ancora rimane irrisolto è quello tra i lavoratori diretti e quelli impiegati da ditte esterne, ma anche su questo fronte i sindacati stanno lavorando per trovare un accordo che riduca contrattualmente la distanza.
Toyota: benefici economici ma non solo
Per i 450 dipendenti divisi in tre stabilimenti della Toyota Material Handling, azienda metalmeccanica che si occupa di vendita e noleggio di carrelli elevatori, sarà un Natale più ricco: è stato infatti firmato l’integrativo al contratto – approvato dal 96% dei lavoratori – che prevede un aumento di cento euro al mese per tutti i dipendenti, un buono benzina da 200 euro per il 2022 e un premio di risultato annuale che a regime arriverà a tremila euro. Viene inoltre esteso il diritto all’assunzione anche a quei lavoratori che abbiano maturato un’anzianità lavorativa di 12 mesi continuativi oppure di 15 distribuiti nell’arco temporale di 36 mesi, mentre verrà favorita l’assunzione di personale proveniente da aziende in crisi del territorio.
Interessante anche l’iniziativa di istituire un part-time “generazionale” di sei mesi per i lavoratori prossimi alla pensione – riducendo il loro orario di lavoro ma mantenendo salario e contribuzione inalterati –, e quella di allargare la casistica per la quale usufruire del permesso retribuito di 24 ore.
E ancora, il nuovo contratto prevede il riconoscimento di un’indennità pari al 50% della paga minima per tre mesi al neo-genitore che usufruirà del congedo parentale e una borsa di studio fino a mille euro per quei lavoratori che vorranno conseguire un titolo di studi.