Come il business coach alfabetizza alle emozioni

Emozioni e organizzazioni: un apparente ossimoro che è stato oggetto dell’attenzione di studiosi quali Elliot Jaques. Il business coach alfabetizza alle emozioni permettendo il loro riconoscimento,ammorbidendo i climi e le relazioni grazie a nuovi apprendimenti e visioni

Business coach

Emozioni e organizzazioni: un apparente ossimoro che è stato oggetto dell’attenzione di studiosi quali Elliot Jaques che, ad esempio, spiegava che l’organizzazione ha come ruolo fondamentale quello di favorire negli individui il controllo dell’ansia permettendo di tenere in equilibrio i due piatti della bilancia in cui sono riposte rispettivamente aspirazioni e paure.

Ansia, Aspirazioni, Paure:  con tra parole si entra nell’universo emotivo in cui si muovono, spesso inconsapevolmente, le organizzazioni. Parliamo di inconsapevolezza alla luce di una pervasiva retorica, che vorrebbe tali mondi scevri dell’emotività in quanto patrie della logica, della razionalità, della pianificazione.

Ma esattamente come i listini di borsa oscillano, con buona pace degli economisti, più in ragione degli stimoli emotivi, spesso creati ad arte, che non su inoppugnabili argomentazioni “scientifiche”, così le aziende e le persone che in esse vivono, “funzionano” agendo emozioni che raramente vengono riconosciute e ancor meno confessate.

Sebbene tutti ne facciano esperienza, grava un tabù potentissimo che associa impropriamente l’emozione alla debolezza. Ma non è l’emozione a rendere deboli, bensì l’analfabetismo diffuso, che non riesce a dare un nome a ciò che si prova, priva delle parole per esprimersi, spinge ad agire coattivamente.

 

Il business coach alfabetizza alle emozioni

Alfabettizzare emotivamente le persone e, quindi  le organizzazioni, è un processo delicato quanto ambizioso e difficilmente si può farlo in maniera autoreferenziale: c’è bisogno di un aiuto, che arrivi dall’esterno, che sia in grado di vedere oltre, che sia autorizzato a svelare ciò che è stato coperto, che sappia stimolare nuovi apprendimenti e visioni.

Il business coaching riassume in se queste prerogative e come dicono  Anja Puntari e Roberto Degli Esposti nel loro articolo, “Il ruolo delle emozioni nel business coaching: il processo di trasformazione”, “è una professione di supporto a favore di individui e organizzazioni, per dare sostegno al processo di crescita, trasformazione e sviluppo”.

Potrebbe essere paragonato ad un Virgilio, che accompagna l’organizzazione nel suo cammino trasformativo cui è spesso spinta da eventi dirompenti, a cui non ci si può sottrarre. II business coach si prende infatti cura della selva, spesso oscura, delle emozioni che galleggiano sotto lo strato della struttura aziendale.

Nel viaggio verso la nuova configurazione, il business coach aiuta a riconoscere, comprendere, apprezzare, dire l’emozione,. liberandola dal tabù dell’indicibile.

Un viaggio di ritorno verso la ricomposizione delle varie parti di sé: il diversity management inizia da se stessi ed il business coach aiuta ad riannodare i fili di una tela che è composta di ordito e trama, di razionalità ed emozione.

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