Coaching per imparare a comunicare e a definire obiettivi comuni
L’esperienza di Easy Welfare, azienda specializzata in soluzioni per il welfare aziendale, che con Performant by SCOA ha attivato un percorso per sviluppare le competenze comunicative nel comitato direzionale
Per Easy Welfare, società leader nell’offerta di servizi di welfare aziendale, avviare un percorso di coaching rivolto alle risorse umane è stato quasi naturale.
“La nostra mission aziendale è offrire servizi per il benessere dei lavoratori, e noi per primi ci preoccupiamo della crescita professionale e umana di coloro che fanno parte del nostro team”, spiega Nelly Bonfiglio, direttore commerciale Easy Welfare.
La società ha iniziato cinque anni fa dal comitato direzionale, avvalendosi del supporto di Performant by SCOA, The School Of Coaching. Nel 2012, infatti, ha avviato un percorso che ha coinvolto una decina di figure dirigenziali, dal product manager al direttore marketing, con l’obiettivo di migliorare le relazioni interne, favorire i processi di comunicazione tra i livelli executive per facilitare il confronto e definire obiettivi comuni in una fase in cui l’azienda si apprestava ad affrontare sfide importanti.
“Era un momento molto delicato per l’impresa, in cui era essenziale cementare il gioco di squadra tra i diversi manager per prepararsi, uniti, a raggiungere nuovi traguardi”, dice la Bonfiglio.
Il corso è stato strutturato in diversi moduli di una giornata. Ognuno di questi si apriva con una sorta di “lezione frontale” con il coach, durante la quale il professionista introduceva il tema del giorno. Poi, divisi in gruppi o sottogruppi, i partecipanti svolgevano attività di laboratorio per imparare a sviluppare competenze o capacità comportamentali.
“Nel corso del modulo dedicato alla definizione di obiettivi, per esempio, abbiamo avuto il compito di definire singolarmente gli obiettivi aziendali considerati “facili e importanti”. Terminato il lavoro individuale è iniziato quello di gruppo, nel quale abbiamo cercato insieme di ordinare i diversi punti stabilendo gli obiettivi prioritari. A conclusione della prova tutti avevano ben chiari i bersagli su cui lavorare, e insieme abbiamo identificato le strategie da seguire per l’anno successivo”.
Dopo le sezioni di gruppo, il percorso di coaching è proseguito con tre sedute singole, durante le quali i dirigenti hanno lavorato in profondità su loro stessi, per sviluppare punti forza e competenze che erano emersi nei moduli precedenti.
“Per quanto mi riguarda sto tuttora continuando a seguire un percorso personalizzato, che mi sostiene e accompagna nel definire periodicamente obiettivi da raggiungere, competenze e comportamenti da sviluppare”, spiega la Bonfiglio. “In accordo con l’amministratore delegato ho deciso di investire in questa direzione nel momento in cui è avvenuto un importante cambiamento nella mia carriera, che mi ha portato a ricoprire il ruolo odierno. Grazie al coaching sto imparando a rafforzare due attitudini fondamentali nella posizione, una maggiore assertività nei confronti dei collaboratori e un’indipendenza verso il vertice. Attraverso gli strumenti che mi vengono forniti dai consulenti riesco inoltre a determinare di anno in anno la strategia da adottare per quello successivo, e ho un supporto costante sulle decisioni strategiche”.