CCNL Studi professionali 2024: le principali novità retributive e contrattuali

Minimi tabellari, una tantum e welfare aziendale: cosa contiene il rinnovo del contratto collettivo nazionale per gli studi e le attività professionali

CCNL Studi Professionali

Il 16 febbraio scorso è stata conclusa un’intesa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale per gli studi e le attività professionali, con la firma dei sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs insieme all’associazione datoriale di settore Confprofessioni. Questa intesa dovrà essere ratificata definitivamente nelle prossime settimane tramite le assemblee dei lavoratori, e il nuovo Contratto entrerà in vigore dal 1° marzo 2024 al 28 febbraio 2025.

Nel rinnovo del Contratto collettivo nazionale per gli studi e le attività professionali del 2024, si prevedono aumenti salariali significativi e una somma una tantum. Dal punto di vista economico, l’accordo prevede un aumento complessivo del salario di 215 euro al mese per il terzo livello, con una riparametrazione per gli altri livelli. Questo aumento sarà distribuito in quattro tranche nel corso dei prossimi anni, con un importo di 105 euro a marzo 2024, 45 euro a ottobre 2024, 45 euro a ottobre 2025 e infine 20 euro a dicembre 2026. Inoltre, è previsto un bonus una tantum di 400 euro per la vacanza contrattuale, suddiviso in due rate da 200 euro ciascuna, da erogare a maggio 2024 e 2025.

Vengono previste nel nuovo contratto due causali che permettono l’assunzione a tempo determinato fino a 24 mesi:

  1. per incrementi  temporanei  dell’attività 
  2. nei primi 36 mesi  in occasione di  avvio di nuove attività, o aggregazione o fusione di attività

Per quanto riguarda la modalità di lavoro agile, il contratto regola sia il telelavoro (da casa) sia il lavoro agile (da qualsiasi luogo), incorporando l’accordo del 2021 tra le parti sociali su questo argomento nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL). Con alcune modifiche pensate per adattarsi alle caratteristiche specifiche degli studi. Molte decisioni sono lasciate all’accordo individuale obbligatorio tra le parti, che deve anche determinare in anticipo i giorni di lavoro in presenza o da remoto. Le giornate di lavoro da remoto non svolte non possono essere recuperate. Il diritto alla disconnessione è garantito, così come un orario flessibile, eventualmente con l’inclusione di fasce di disponibilità. La priorità nell’assegnazione dello smart working è data alle neo-mamme, ai genitori con figli fino a 8 anni e ai dipendenti con familiari disabili.

Per quanto riguarda il welfare, si prevede un aumento di 5 euro del contributo Cadiprof per l’assistenza sanitaria integrativa, al fine di introdurre nuove prestazioni anche per i familiari dei dipendenti. Vengono inoltre specificate ulteriori coperture delle prestazioni erogate dalla bilateralità per le figure con rapporto di lavoro autonomo non titolari.

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