Il talento è la vera merce rara di quest’epoca, le imprese stanno sviluppando complesse strategie per conquistare, sul web, i migliori cervelli. Secondo la classifica di Potentialpark, l’impresa italiana che sta operando al meglio è FS. Sul podio L’Oreal e Roche. Al quarto posto il Gruppo Hera (che ha il miglior portale per le candidature).
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Le figure introvabili: ingegneri informatici, insegnanti di lingue e saldatori
Il rapporto Excelsior di Unioncamere e Anpal conferma il disallineamento tra l’offerta di competenze e la domanda delle imprese. Oltre il 25% delle offerte di lavoro riguarda personale di difficile reperimento. Le competenze del futuro: uso del digitale e di modelli matematici, attitudine al risparmio energetico e alla sostenibilità.
Recruitment: la vivisezione del candidato non serve
Nell’era degli algoritmi e dei social, tutto è tracciabile e tutto è pubblico. Ma vivisezionare un candidato non è utile. Tecnologie sì, ma per valutare competenze.
Lavoro, esperienze all’estero, capacità di adattamento: il valore della laurea
Qual è la condizione occupazionale dei laureati italiani? Quanto “vale” la laurea? Il valore della mobilità e il tema della fuga dei cervelli. Con Ivano Dionigi, presidente di Almalaurea e già Rettore dell’Università di Bologna (2009-2015), abbiamo fatto una panoramica ampia sul tema “laurea e lavoro”.
A caccia di Phd: un’opportunità di crescita per l’impresa
Sta crescendo l’attività di ricerca di personale con alte specializzazioni, soprattutto da parte delle imprese che hanno bisogno di innovare e crescere. Nascono fiere e iniziative per supportare il matching tra domanda e offerta per il trasferimento di conoscenza dall’università all’impresa. Lavoro no problem per i Phd: l’80% ha un impiego a un anno dal conseguimento del titolo.
La leadership è la competenza chiave del manager del futuro
In un contesto economico in profonda trasformazione e sempre meno gerarchico, sviluppare la capacità di essere leader è una priorità sia per le imprese, sia per gli stessi dirigenti d’azienda. In una ricerca di Manager Italia le sfide per il futuro dei manager italiani alle prese con digitalizzazione e internazionalizzazione.
L’azienda dei sogni? Prima di tutto deve essere solida
È la caratteristica più apprezzata dai lavoratori italiani che valutano di candidarsi per una posizione, mentre per i colleghi Emea conta di più il modo in cui l’azienda tratta i propri dipendenti. Smart working sì, ma no a soluzione estreme di lavoro domestico sempre: la tecnologia può isolare, il confronto con i colleghi conta ancora molto.
La migrazione inversa dei manager HR: al Sud a caccia di talenti
Sono diverse le storie di imprese del Nord che non trovano personale nei loro territori e che stringono relazioni dirette con scuole e università del Mezzogiorno, per creare una relazione diretta con i talenti, ma l’offerta deve essere qualificata: non basta solo il posto fisso.
Svimez: ripresa con forza la migrazione interna di giovani qualificati.
A caccia di talenti con l’Employer branding
Nell’economia 4.0 sono sempre più importanti le competenze. L’Employer branding è uno degli strumenti di maggiore successo per attrarre e trattenere i migliori talenti. Il segreto è avere una buona strategia, è vietato improvvisare.
Digital communication, nuovi manager per nuovi scenari
Difficile oggi per un’azienda fare a meno di un digital communication manager, troppe le componenti che hanno un impatto diretto sul business: dall’ecommerce alle digital pr, dalla gestione dei dati alla Crm. Alessandra Mattarino, principal Consultant di Horton International, spiega quali competenze e quali skill ha il manager giusto.