Un volume curato dal giornalista Vito Verrastro, con le storie di persone che dopo esperienze di successo all’estero hanno scelto di tornare in Italia e rimettersi in gioco. Anche le aziende possono fare molto per agevolare i rientri: il caso eccellente dell’IIT di Genova.
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Giri di poltrone, nuova nomina in Eric Salmon & Partners
Le nomine alle direzioni HR delle principali aziende italiane che hanno caratterizzato i primi 6 mesi del 2018. In Unicredit debutta la figura del disability manager.
Amministratori d’impresa: crescono gli over 70, perdono terreno i giovani
Una rilevazione di Unioncamere sui 3,8 milioni di persone che ricoprono incarichi di amministratore nell’impresa: tra il 2013 e il 2018 il loro numero è cresciuto di 48 mila unità, ma continuano a diminuire i giovani coinvolti nei board delle imprese.
3 giovani italiani su 4 pronti a trasferirsi all’estero per lavoro
Gli under 30 sono i più disponibili a spostarsi per crescere e cercare opportunità. A livello globale è in calo la percentuale di chi è disposto a cambiare Paese per lavoro. I megatrend della forza lavoro e i consigli per le aziende nel Decoding Global Talent 2018 di BCG.
Pc, smartphone e tablet fuori dalla porta: siamo in riunione
Nella Silicon Valley prendono sempre più piede i topless meeting, riunioni in cui è vietato introdurre device tecnologici di ogni tipo, per evitare distrazioni e infastidire gli oratori. Consultare il telefono nel corso di un meeting è considerato comportamento da maleducati.
Il lavoro secondo i Millennials: valori, flessibilità, formazione
Secondo il “Millennial Survey Report” di Deloitte, il posto di lavoro è sempre meno fisso: il 43% dei Millennials e il 61% degli appartenenti alla Generazione Z prevede di cambiare impiego entro 2 anni. I giovani sono sempre più attenti all’impatto sociale dell’impresa.
Software e hardware per le risorse umane, un mercato da 500 milioni di euro
A fotografare il settore è l’Osservatorio italiano delle tecnologie per le risorse umane, promosso da In-recruiting. Sono 49 le aziende attive, concentrate soprattutto tra Milano e Torino, e per la maggior parte sono nate dopo il 2011. Ancora pochi gli investimenti.
Ridurre gli orari per favorire l’occupazione: utopia o futuro?
In Italia si lavora più che in Germania, Francia e Regno Unito, eppure il nostro tasso di occupazione è inferiore alla media europea e la nostra produttività stagnante. Sono sempre di più gli esperti che ritengono che la soluzione sia diminuire le ore di lavoro procapite e ridistribuirle tra una platea più ampia di lavoratori
Lavoro agile, anche lo spazio è smart
Sempre più imprese optano per lo smart working. Ma lavoro agile significa anche ripensare gli spazi in cui le attività vengono svolte, così come le tecnologie che le rendono possibili. Anche in Italia sono tante le aziende che cominciano a farlo.
Le risorse umane al tempo dei social
I social network sono sempre di più usati dalle imprese per fare recruiting e per costruire la web reputation aziendale. I risultati di un’indagine Aidp sui direttori del personale italiani.