Secondo il “Millennial Survey Report” di Deloitte, il posto di lavoro è sempre meno fisso: il 43% dei Millennials e il 61% degli appartenenti alla Generazione Z prevede di cambiare impiego entro 2 anni. I giovani sono sempre più attenti all’impatto sociale dell’impresa.
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Software e hardware per le risorse umane, un mercato da 500 milioni di euro
A fotografare il settore è l’Osservatorio italiano delle tecnologie per le risorse umane, promosso da In-recruiting. Sono 49 le aziende attive, concentrate soprattutto tra Milano e Torino, e per la maggior parte sono nate dopo il 2011. Ancora pochi gli investimenti.
Ridurre gli orari per favorire l’occupazione: utopia o futuro?
In Italia si lavora più che in Germania, Francia e Regno Unito, eppure il nostro tasso di occupazione è inferiore alla media europea e la nostra produttività stagnante. Sono sempre di più gli esperti che ritengono che la soluzione sia diminuire le ore di lavoro procapite e ridistribuirle tra una platea più ampia di lavoratori
Lavoro agile, anche lo spazio è smart
Sempre più imprese optano per lo smart working. Ma lavoro agile significa anche ripensare gli spazi in cui le attività vengono svolte, così come le tecnologie che le rendono possibili. Anche in Italia sono tante le aziende che cominciano a farlo.
Le risorse umane al tempo dei social
I social network sono sempre di più usati dalle imprese per fare recruiting e per costruire la web reputation aziendale. I risultati di un’indagine Aidp sui direttori del personale italiani.
Strategie per le competenze digitali, solo un’azienda su tre le possiede
Le direzioni HR sono sempre più digitali: per il 60% investimenti in crescita nel 2018. Ma solo 1 su 3 ha una strategia sulle competenze digitali, che ponga al centro le persone.
Robot e Intelligenza Artificiale, quali sfide per il lavoro di domani
Secondo le stime di McKinsey, entro il 2030 tra il 5 e il 15% della forza lavoro nel mondo potrebbe dover cambiare occupazione in seguito all’avvento dell’automazione. Uno scenario che preoccupa circa un terzo dei lavoratori europei.
Quanto conta la reputazione di un leader
A maggio sono stati pubblicati i risultati della prima CEO RepTrak, condotta dal Reputation Institute. È il CEO di Google il più ammirato, tra gli italiani ci sono Giorgio Armani e Fabrizio Freda.
Head Hunter 4.0
La tecnologia ha modificato il lavoro del recruiter, ma quando si tratta di cercare figure executive sono altri fattori a fare la differenza. Il cacciatore di teste 4.0.? È colui che sa offrire consulenza di business. Ne parliamo con Piero Silvaggio, Managing Partner di Horton International.
BCorp, se la felicità è business
Guardano oltre il profitto e puntano ad aver un impatto positivo sui propri dipendenti, sulla società e sull’ambiente: sono le BCorp. Un modello di azienda nata negli USA e in rapida crescita anche in Italia.