In linea con le tendenze internazionali, l’Italia procede verso la digitalizzazione, cui la pandemia ha impresso ulteriore impulso, specie nelle aree del cloud computing, dei big data e della cyber security. Cambiamenti che, se gestiti in modo accorto, potranno portare a un aumento di posti di lavoro e a una migliore qualità della vita, e che invece, se lasciati a se stessi, esporranno il Paese al rischio di skill gap, ineguaglianze e polarizzazione della forza lavoro. In che modo imprese e pubbliche amministrazioni stanno affrontando la digitalizzazione dei servizi e dei processi? Come è possibile alzare ulteriormente gli standard qualitativi e quantitativi?
Ne abbiamo parlato con Gianluca Grondona, Chief HR, Organization & Systems Officer di Webuild, che sarà tra i protagonisti dell’appuntamento Officine Risorse Umane, in calendario a Venezia il 23 e 24 ottobre 2021.
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Staff, produttività e cultura, come affrontare i 3 temi del lavoro ibrido
I timori sottesi al lavoro ibrido possono essere tanti: da come consolidare la cultura aziendale a come valutare la produttività, fino ai criteri con cui decidere chi beneficerà del lavoro flessibile. In questo contesto ogni azienda deve trovare la formula più adatta alle proprie esigenze, ma come? Harvard Business Review propone un percorso a step per affrontare le tre principali tematiche che compongono il quadro del lavoro ibrido: staff, produttività e cultura.
Cos’è una ‘happy company’? Alla scoperta della cultura del benessere come leva di produttività
Andrea Virgilio è CEO e Chief Happiness Officer di Heply, una software agency giovane, il cui successo si fonda sulla felicità dei propri dipendenti. Un approccio basato su alcune linee guida per gestire le risorse umane e la relativa produttività senza far mancare supporto, fiducia, senso di appartenenza, valorizzazione dei rapporti interpersonali, delle capacità individuali e dei momenti di crescita e formazione.
Trasformazione digitale, i ritardi delle imprese italiane tra resistenze al cambiamento e mancanza di strategia
Secondo l’ultimo sondaggio dell’Osservatorio Digital B2B della School of Management del Politecnico di Milano, quasi 8 aziende su 10 investono meno del 5% del proprio fatturato in progetti di digitalizzazione.
Sblocco dei licenziamenti, il punto della situazione a un mese di distanza
Il settore automotive quello più colpito; preoccupazione anche per l’impatto sulla produzione ad emissioni zero.
I 21 HR job del futuro
Quali saranno gli HR job emergenti nei prossimi dieci anni, a fronte dello scenario (post) pandemico e di macro-trend globali quali l’automazione, l’intelligenza artificiale o i cambiamenti demografici? L’analisi del Cognizant Center for the Future of Work, in partnership con Future Workplace e il suo network di CHRO, individua i 21 ruoli del futuro da qui al 2030.
Disconnessione, arrivano i ‘Zoom-free days’
L’accessibilità e la rapidità dei meeting online sono un’arma a doppio taglio? Sembrerebbe di sì. Alcune aziende hanno cominciato a porre restrizioni alle riunioni virtuali, indicate come killer di produttività e potenziali foriere di burnout. Allianz Technology, Esi Group, Accenture, Citi e HSBC hanno deciso di battezzare degli ‘Zoom-free days’, in cui i dipendenti saranno liberi da call.
Work Trend Index 2021, i dati Microsoft sul lavoro da remoto a un anno dall’inizio della pandemia
Il rapporto annuale di Microsoft raccoglie i dati globali su come siano cambiati gli ambienti di lavoro dopo un anno “da remoto” e i consigli degli esperti per aiutare i leader nell’evoluzione verso il lavoro ibrido.
Effetti della pandemia e prospettive post-Covid: luci e ombre viste da 500 manager
Wyser ha interpellato dipendenti e vertici di società in tutto il mondo per fotografare la situazione attuale. Prevale l’ottimismo (soprattutto in Asia e America) in settori come l’IT e l’online retail. Anche se la vera ripresa avverrà nei prossimi due anni.
Milano post-Covid, come sono cambiati i lavoratori con la pandemia
Una ricerca di Glickon mette in luce importanti cambiamenti: aumentano lavoro, stress e ansia. I 40-50enni la fascia d’età che ha colto più aspetti positivi.