La pandemia ha accelerato un processo già in atto: la diffusione non solo dello smart working, ma anche dell'international remote working, che ha consentito a persone di aree diverse – del Paese, dell'Europa e del mondo – di svolgere la propria prestazione professionale in luoghi diverse dalla sede del datore di lavoro. Si tratta di un ambito organizzativo in via di sviluppo, che pone la necessità di definire aspetti quali le modalità contrattuali, i sistemi salariali o la legislazione applicabile. Nell'ambito della prima edizione di Officina Risorse Umane abbiamo affrontato questo tema con Andrea Benigni, Managing Director di Eca Italia, che si occupa di mobilità internazionale del lavoro.
Categoria: <span>Jobs trend</span>
Gli eventi HR del 2022
Formazione, aggiornamento, networking e non solo. Gli eventi del settore HR sono occasioni ricche di opportunità. Abbiamo selezionato per voi i principali in programma per il 2022.
Nuove prospettive, come il Covid ha cambiato il rapporto con il lavoro
A quasi due anni dall’inizio dell’emergenza pandemica e delle relative ripercussioni sulle modalità di lavoro, è giunto il momento di tirare le somme su come è cambiato l’approccio dei lavoratori al tema. È questo l’obiettivo del Randstad Work Monitor, una ricerca condotta in 34 Paesi nel mondo su un campione di oltre 800 dipendenti di età compresa fra 18 e 67 anni per ogni nazione. I dati che emergono dalla survey ci parlano di una nuova prospettiva nei confronti dell’equilibrio lavoro-vita privata, generata dai nuovi trend introdotti dalla pandemia. Basti pensare, ad esempio, che ben il 74% desidera una maggiore flessibilità in futuro nel proprio lavoro o nella propria carriera.
Risorse Umane, 5 trend per il 2022
Quali sono le principali tendenze che si prospettano in ambito HR per questo 2022? La ricerca internazionale Global HR di CoachHub ne indica 5: più investimenti in formazione, più lavoro ibrido e da remoto, più attenzione al benessere delle persone, il coaching come parte integrante della cultura d’impresa e una maggiore prontezza ai cambiamenti. Tendenze derivate anche dall’impatto che la pandemia ha avuto sul panorama corporate globale, ecco perché.
HR tech, se l’AI rimpiazza l’umano
Oracle e Workplace intelligence presentano i risultati della ricerca globale AI @ Work 2021 e i dati destano preoccupazioni. Ben l’85% dei 14.639 dipendenti, manager, responsabili delle risorse umane e dirigenti di C-Suite intervistati in 13 paesi segnalano la propria insoddisfazione in merito a come i datori di lavoro supportano le loro carriere. Ancora più significativo: l’82% crede addirittura che un robot potrebbe svolgere un lavoro migliore nel definire il loro futuro lavorativo. Vediamo perché e come la pandemia ha svolto un ruolo decisivo nella definizione di questo mindset.
‘The Big Quit’, con il burnout cresce il rischio dimissioni
Che si chiami The Big Quit, Great Resignation o un generico ‘labour shortage’, il trend attuale non lascia spazio a dubbi. Un sondaggio Microsoft ha condotto una survey su oltre 30.000 lavoratori nel mondo, il 41% dei quali stava considerando di lasciare o cambiare professione quest'anno. Ecco quali sono le cause di quello che è stato definito uno ‘sciopero globale ufficioso’ e quali sono le responsabilità di istituzioni, datori di lavoro e culture aziendali tossiche secondo la ricerca.
Geolocalizzazione, ora il controllo tech è anche contro il datore di lavoro
Grazie all’utilizzo di gps e chat di whatsapp si possono risolvere contenziosi e far emergere il nero.
Formula People e human intelligence. Il management nell’era dell’innovazione digitale
L'impatto rivoluzionario del digitale e dell’intelligenza artificiale nell'attività lavorativa non deve causare conflittualità con l'esperienza umana. Un’interazione sinergica e virtuosa tra tecnologia e valori socioculturali, tra mindset digitale e human intelligence, può generare un arricchimento per gli individui e le comunità, così come per le organizzazioni. Sulla base dell’esperienza maturata in Geox, e accelerata dalla pandemia, Francesco Garello, Group Head of Human Resources and Organization del gruppo veneto, analizza il nuovo management dell’era digitale nel libro “Formula People e Human Intelligence”, scritto a quattro mani con Roberto Provana.
Green jobs e futuro del lavoro, gli atenei si preparano
Il Governo stima che nei prossimi anni i posti di lavoro legati alla transizione energetica ed ecologica arriveranno a 3,1 milioni. E gli atenei si attrezzano per preparare i nuovi esperti dell’ambiente.
Smart working, l’inizio della fine?
Per quanto la pandemia abbia insegnato alle aziende che un’altra modalità di lavoro è possibile, a campagna vaccinale inoltrata si iniziano a riscontrare segnali di ritorno in presenza. Lo registra l’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, che il 3 novembre ha presentato i risultati del nuovo rapporto. Tra questi spicca il dato di circa 800 mila lavoratori del settore privato rientrati in presenza da marzo a oggi.